Attualità

ChatGPT: l’intelligenza artificiale che si scontra con la creatività umana

Da qualche giorno è balzato agli onori della cronaca il “caso ChatGPT” e lo stop di questo servizio in Italia. Ma andiamo con ordine. Prima di focalizzarci sul perchè ad oggi sentiamo l’esigenza di affidarci ad una applicazione che scriva pensieri ed articoli al posto nostro, cerchiamo di capire in cosa consiste questa applicazione e soprattutto come mai in Italia se ne sia bloccato l’utilizzo.

ChatGPT: cos’è e cosa ci permette di creare

Sono discordanti i pareri su cosa sia effettivamente ChatGPT. Per alcuni è un incubo mentre per altri è il regalo della vita. E nonostante sia stata rilasciata solamente alla fine del 2022, è già considerata una delle chatbot più sconvolgenti mai create in passato. 

ChatGPT sta per Chat Generative Pre-trained Transformer. Adesso è tutto più chiaro no? Come fate a non capire cosa sia la ChatGPT adesso che ne conoscete l’acronimo. Suvvia!! A parte gli scherzi, ChatGPT è un prototipo che mira a sviluppare le cosiddette AI Amichevoli ossia le intelligenze artificiali che contribuiscono al bene dell’umanità. E’ una chatbot capace di fornire un livello di conversazione pari ad un umano (ovviamente dipende dall’umano che si prende in considerazione!). 

E’ stato sviluppato da OpenAI, una società di ricerca sulle intelligenze artificiali che qualche anno fa annoverava tra i membri del board anche l’onnipresente Elon Musk.Il buon vecchio Elon è ovunque, c’è poco da fare! L’ambiente di addestramento è su cloud Azure di Microsoft. Poteva mai essere altrimenti?

Cosa ci permette di creare

A quanto pare, l’unica risposta a questa domanda è : tutto! No, il caffè e la lavatrice no, quelle son cose che incombono ancora su di noi! Per il resto corregge la grammatica (cosa buona e giusta!), fa i riassunti, traduzioni e chi più ne ha più ne metta. In parole semplici, pare voglia prendere il posto della nostra creatività. D’altronde, se nasci e cresci in un mondo in cui i compiti assegnati dalla maestra, vengono svolti da un’intelligenza artificiale, che motivazione hai tu di metterti lì a scervellarti per scrivere un tema, una poesia o una lettera d’amore? Tanto, c’è ChatGPT.

ChatGPT: stop in Italia

In Italia però il servizio è stato bloccato perchè, a quanto pare, questa chatbot non rispettava la privacy. Il Garante della privacy, infatti, ha disposto con effetto immediato la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI che, di risposta, ha reso il servizio inaccessibile per gli utenti che provano ad iscriversi dall’Italia. Secondo il Garante:

ChatGPT lo scorso 20 marzo aveva subito una perdita di dati (data breach) riguardanti le conversazioni degli utenti e le informazioni relative al pagamento degli abbonati al servizio a pagamento […] la mancanza di una informativa agli utenti e a tutti gli interessati i cui dati vengono raccolti da OpenAI, ma soprattutto l’assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali, allo scopo di ‘addestrare’ gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma.

ChatGPT: quando la creatività umana passa in secondo piano

La disumanizzazione di tutto ciò che ci circonda è cominciata. Viviamo in una realtà in cui tutto ciò che viene fatto da un’intelligenza artificiale sembra essere stato fatto nel modo migliore, più corretto. In poche parole: PERFETTO. E allora perchè impegnarci a fare un qualcosa con le nostre mani e con la nostra mente se, affidandoci ad una intelligenza artificiale, può uscirne un risultato decisamente migliore? Ed ecco che il mondo cambia rispetto al passato, rivelando una discontinuità che sembra accentuarsi sempre più, giorno dopo giorno. Ma la creatività, la fantasia, l’estro non erano caratteristiche prettamente umane? Vi immaginate se Manzoni non avesse messo giù “I promessi sposi” perchè “Tanto c’è AI che sicuramente fa meno errori!” o se Picasso non avesse dipinto la “Guernica” perchè “ AI è molto meno pasticcione di me..sicuramente farà un lavoro migliore!”.

Per quanto l’intelligenza artificiale sia utile sotto tanti aspetti, sotto altri dovrebbe un tantinello essere ridimensionata. La creatività, la fantasia, l’eccentricità sono prerogative umane e tali devono esserlo sempre. Non bisogna pensare che un testo scritto da una intelligenza artificiale sia migliore. E’ vero sarà sicuramente scritto in modo ineccepibile rispetto ad un testo scritto da noi dove saranno presenti, senza ombra di dubbio, errori ma errare è umano. Farsi aiutare da un robot anche per scrivere un riassunto è diabolico! Il pathos, l’enfasi, la passionalità con la quale un essere umano scrive, dipinge, recita non sarà sicuramente presente in una intelligenza artificiale. Suvvia, riprendiamoci quello che è nostro finchè ne siamo ancora in tempo ed evitiamo che Socrate, Aristotele ma anche semplicemente il nostro maestro delle elementari possano pensare ” ma nelle mani di chi abbiamo lasciato il mondo?”.

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Published by
Maria Francesca Malinconico