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Elezioni comunali: come funzionano, come e quando si vota

Le elezioni comunali sono un appuntamento importante per la vita democratica del nostro Paese e rappresentano una possibilità per i cittadini di esprimere la propria opinione sulla gestione della propria città e di scegliere i propri rappresentanti locali. In Italia, quest’anno le elezioni comunali si terranno a partire dal 14 e 15 maggio e coinvolgeranno molte città di diverse dimensioni e realtà socio-economiche. Ma come funzionano e qual è la modalità di voto?

Come funzionano le elezioni comunali

Le elezioni comunali sono elezioni amministrative che si svolgono a livello locale per eleggere il sindaco e il consiglio comunale. Queste elezioni hanno luogo ogni cinque anni e il loro scopo è quello di permettere ai cittadini di esprimere il loro voto sulla gestione della propria città o paese. In Italia, le elezioni comunali si svolgono in base a un sistema proporzionale con listini bloccati. Ciò significa che i candidati vengono presentati in liste di partito e il cittadino ha la possibilità di votare per una sola lista. I voti vengono poi suddivisi proporzionalmente tra i candidati presenti nella lista.

Le elezioni comunali sono aperte a tutti i cittadini italiani maggiorenni e residenti nel comune in cui si svolgono le elezioni. Anche i cittadini stranieri residenti nel comune possono votare, purché siano iscritti all’anagrafe del comune stesso. Le elezioni comunali differiscono leggermente per i comuni con meno di 15.000 abitanti. In questi casi, infatti, il sistema di voto prevede l’utilizzo del sistema maggioritario a turno unico, in cui il candidato che riceve la maggioranza dei voti diventa il sindaco.

Come si vota alle elezioni comunali

Il sistema di voto alle elezioni comunali in Italia è il medesimo delle altre elezioni. Ogni elettore deve presentarsi al seggio di votazione designato per il proprio comune di residenza con un documento di identità valido. In Italia, è possibile votare con la carta di identità, la patente di guida, il passaporto o la tessera elettorale.

Una volta al seggio, l’elettore viene identificato e viene consegnata una scheda elettorale con i nomi dei candidati. Ogni scheda ha una sezione dedicata al sindaco e una per i consiglieri comunali. Il votante deve segnare il suo voto con una apposita matita consegnata prima di recarsi nel seggio, in modo chiaro sulle schede fornite, inserendola poi nell’apposita urna.

Inoltre, dal 2018, in tutte le elezioni in Italia, comprese quelle comunali, è possibile utilizzare la cosiddetta modalità di voto “in formato digitale”. Questo sistema di voto prevede l’uso di una piattaforma online per l’invio del proprio voto in modo sicuro e anonimo. Gli elettori interessati devono registrarsi preventivamente sul sito dedicato del Ministero dell’Interno e richiedere le credenziali per l’accesso alla piattaforma.

Va tenuto presente che, in caso di mancato raggiungimento del quorum, ovvero della partecipazione del 50% più uno degli aventi diritto al voto, le elezioni comunali non saranno considerate valide e si dovrà procedere con un nuovo turno di votazioni. In questo caso, solo i candidati più votati del primo turno si sfideranno nel ballottaggio, che si terrà due settimane dopo il primo turno.

Elezione del sindaco e dei consiglieri comunali

Per poter candidarsi a sindaco in Italia, occorre rispettare alcune condizioni previste dalla legge. In primo luogo, bisogna avere la cittadinanza italiana e la maggiore età. Inoltre, bisogna essere iscritti nelle liste elettorali del comune in cui si intende concorrere alle elezioni. Oltre ai requisiti di base, la legge stabilisce anche alcuni limiti relativi all’accesso alla candidatura.

In particolare, non possono candidarsi a sindaco coloro che ricoprono cariche pubbliche o incarichi politici in altri enti o istituzioni. Inoltre, non possono candidarsi le persone che hanno subito condanne penali o che si trovano in stato di fallimento o di liquidazione giudiziaria. Per quanto riguarda l’elezione dei consiglieri comunali, il sistema italiano prevede un sistema di rappresentanza proporzionale. Ciò significa che i posti in consiglio comunale vengono assegnati in base al numero di voti ottenuti dalle diverse liste elettorali. In altre parole, le liste che ottengono il maggior numero di voti avranno il diritto di eleggere il maggior numero di consiglieri.

In particolare, il numero di consiglieri comunali varia in base alla popolazione del comune. In genere, i comuni più piccoli eleggono un numero ridotto di consiglieri, mentre i comuni più grandi ne eleggono un numero maggiore. Il numero esatto dei consiglieri comunali viene stabilito in base al numero di abitanti del comune e ai criteri previsti dalla legge. Una volta eletti, i consiglieri comunali hanno il compito di rappresentare i cittadini del comune e di prendere decisioni in materia di politiche locali.

Tra i loro compiti rientra anche l’elezione del sindaco, che avviene tramite votazione in consiglio comunale. In linea di massima, il sindaco viene eletto dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti alle elezioni comunali. Tuttavia, in alcuni casi può essere necessario raggiungere un accordo con altre liste per formare una maggioranza in grado di eleggere il sindaco.

Scrutini e risultati delle elezioni comunali

Gli scrutini delle elezioni comunali iniziano subito dopo la chiusura dei seggi, ovvero alle ore 23 del giorno di domenica 3 aprile. Il conteggio delle schede avviene presso la sede del comune, sotto la supervisione del presidente del seggio elettorale e di altri membri dello stesso seggio. Il conteggio delle schede si svolge in due fasi: nella prima fase vengono conteggiate le schede relative alle elezioni del sindaco, nella seconda fase vengono conteggiate le schede relative alle elezioni dei consiglieri comunali. Per quanto riguarda la pubblicazione dei risultati, questi vengono comunicati di volta in volta dal presidente del seggio elettorale al rappresentante delle liste presenti in sala, che possono quindi divulgare i risultati ai propri rappresentanti e ai sostenitori.

I risultati delle elezioni comunali sono pubblicati sul sito del Ministero dell’Interno e sul sito del comune interessato. Inoltre, le emittenti televisive e radiofoniche nazionali e locali offrono ampi servizi di aggiornamento sui risultati elettorali. In particolare, molte emittenti nazionali e locali trasmettono collegamenti in diretta dalle sedi dei comuni, dove i risultati vengono comunicati al pubblico e ai rappresentanti delle liste. In questo modo, gli elettori possono seguire in tempo reale l’andamento delle elezioni e conoscere i risultati finali.

I Comuni coinvolti

Le Elezioni Amministrative 2023 si terranno il 14 e 15 maggio in 598 comuni appartenenti alle regioni a statuto ordinario. Il turno di ballottaggio è fissato per il 28 e 29 maggio. Si andrà al voto il 2 e 3 aprile in 24 comuni del Friuli Venezia Giulia, il 21 maggio in 3 comuni del Trentino-Alto Adige ed in 1 comune dellla Valle d’Aosta, infine il 28 e 29 maggio si terranno le elezioni in 39 comuni della Sardegna e in 128 comuni della Sicilia. Complessivamente, considerando tutte le regioni, i numeri della consultazione elettorale sono i seguenti:

  • comuni al voto: 793 su 7.901 comuni italiani (10,0%)
  • appartenenti a regioni a statuto ordinario: 598 su 793 (75,4%)
  • appartenenti a regioni a statuto speciale: 195 su 793 (24,6%)
  • comuni superiori (*): 110 su 793 (13,9%)
  • comuni inferiori (*): 683 su 793 (86,1%)
  • capoluoghi di provincia: 18 (di cui uno capoluogo di regione)
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Published by
Filippo Coiro