Elly Schlein, da qualche giorno diventata leader del Partito Democratico, ha già le idee chiare sul suo programma da attuare. Ma come cambierà il partito politico sotto la sua guida? Quali sono i punti cardini del suo programma? Scopriamoli assieme.
Subito dopo la vittoria, la neo leader ha tenuto un discorso durante il quale ha sostenuto che, con lei a capo, il suo partito si darà da fare per combattere l’ingiustizia climatica e che lavorerà per porre in essere una vera e propria conversione ecologica. Non è la prima volta che Elly Schlein parla a favore della questione climatica. Infatti, quando ricopriva il ruolo di vicepresidente dell’Emilia Romagna ottenne la delega alla Transizione ecologica. È sempre stata a favore di nuove forme di energia più sostenibili, puntando all’investimento su fonti rinnovabili. Ha infatti proposto una serie di iniziative quali il potenziamento del Fondo italiano per il clima e l’attuazione di una vera e propria “legge sul clima”
«che accompagni con investimenti e risorse ogni settore del sistema economico».
Spesso, il mondo del lavoro, è considerato il tasto dolente di qualsiasi programma. Un po’ come l’immigrazione, di cui parleremo a breve.
Il mondo del lavoro è il secondo tema principale della mozione di Schlein. Per la nuova segretaria, la lotta alla disuguaglianza sul posto di lavoro è una delle priorità del nuovo Partito Democratico già altamente scosso dagli errori della Jobs Act, voluta dal governo Renzi che nel 2016 portò la stessa Elly Schlein a dimettersi dal partito. La mozione della nuova segretaria, che è a favore del salario minimo e della riduzione di ore di lavoro a parità di salario, mira ad introdurre anche in Italia la giornata lavorativa di quattro giorni.
Ecco l’altro tasto dolente di tutti i programmi politici: l’immigrazione. Il programma politico della Schlein mira a cambiare le politiche migratorie opponendosi alla chiusura dei porti. Nel suo discorso dopo il voto, ha difatti rimarcato la possibilità di porre in essere una missione umanitaria per il soccorso in mare. Quando è stata europarlamentare, la Schlein ha lavorato su una riforma del regolamento di Dublino per quanto riguardava le domande di asilo. Riforma che vuole riportare in auge; cosi come vuole abolire la legge “Bossi-Fini” sull’immigrazione. È inoltre a favore dello “ius soli” ossia alla concessione della cittadinanza italiana ai bimbi stranieri nati nel territorio dello stato italiano.
Facciamo un piccolo pitstop e ricordiamo cosa prevede la cosiddetta legge “Bossi-Fini”. La legge Bossi-Fini, la numero 189 del 30 luglio 2002, è stata approvata durante il secondo governo Berlusconi ed è inutile dire che prende il nome dai primi due firmatari, per l’appunto Gianfranco Fini che all’epoca era vicepresidente del Consiglio dei Ministri ed Umberto Bossi che all’epoca ricopriva il ruolo di ministro per le riforme istituzionali e la Devoluzione. Quali sono i punti salienti di questa legge? In primis, può entrare in Italia solamente chi ha un contratto di lavoro che gli consenta di mantenersi economicamente. Il permesso di soggiorno gli viene concesso della durata di due anni se si ha un contratto a tempo indeterminato e di uno in tutti gli altri casi. Se nel mentre la persona perde il lavoro, dovrà rientrare nello stato di appartenenza. Tutte le persone che hanno il permesso di soggiorno devono registrare le impronte digitali. È possibile il ricongiungimento familiare per chi è in possesso del permesso di soggiorno. Quest’ultimo dunque può essere raggiunto dal coniuge e dai figli.
Tralasciando questa piccola parentesi, ritorniamo ai punti salienti del programma elettorale di Schlein.
Per la neoleader, sia l’istruzione che la sanità pubblica di qualità devono essere un diritto di tutte e di tutti. Mira infatti non solo ad un incremento degli investimenti per gli studenti a partire dalle scuole materne ma anche a colmare le risorse insufficienti nel settore pubblico. Secondo Schlein:
Bisogna contrastare la retorica del merito, che in assenza di pari opportunità moltiplica e acuisce le disuguaglianze.
Elly Schlein è sempre stata in prima linea per i diritti LGBTQIA+ ed è favorevole all’introduzione del matrimonio egualitario cioè quello tra persone dello stesso sesso. È favorevole anche alla legalizzazione della cannabis sia a scopo ricreativo sia in ambito agricolo/industriale sia in ambito sanitario. È’ anche favorevole alla cosiddetta legge “fine vita” e nella mozione ha proposto di:
Garantire il diritto delle persone affette da malattie o condizioni cliniche irreversibili che provochino sofferenze insopportabili di richiedere assistenza medica per porre fine volontariamente e autonomamente alla propria vita.
E’ invece contraria al ritorno al nucleare mentre mira a sfruttare maggiormente il sole, il vento e l’acqua.
Beh, gli obiettivi ci sono e sono sfidanti. Se consideriamo che il popolo italiano è un popolo non molto aperto alle novità, riuscirà Elly Schlein a porli tutti in essere? Staremo a vedere.