Forbes, ecco la top ten delle donne più potenti al mondo … e c’è anche Giorgia Meloni
Forbes ha parlato e noi non possiamo che prenderne atto. È stata pubblicata, infatti, la classifica delle cento donne più potenti al mondo nel 2022 anche se la nota che accompagna l’articolo di Forbes si apre con un incipit che non rende molta giustizia alla situazione.
Quest’anno le donne sono state al centro degli avvenimenti più importanti.
Neanche fosse una novità. Quando capirete che dietro ogni evento importante c’è sempre una donna, sarà troppo tardi. Ed anche quando sembra ci sia un uomo, la donna è lì. Come diceva la mitica Virginia Wolf “dietro ogni grande uomo, c’è sempre una grande donna”.
E quest’anno una grande donna l’abbiamo in casa. Magari qualcuno non lo vorrà mai ammettere o addirittura preferirebbe trasferirsi in Tibet, rasarsi a zero e convertirsi all’induismo ma l’oracolo Forbes ha parlato. Giorgia Meloni è la settima donna più potente al mondo. Il nostro neopremier è la prima italiana a coprire una posizione così alta nella classifica delle cento donne più potenti al mondo.
Come capo del governo italiano più a destra dalla fine della Seconda guerra mondiale, Meloni è una figura controversa, il cui futuro politico rimane incerto. Ciò nonostante, il suo successo rappresenta una conquista per la leadership femminile, se non altro perché è l’unica donna alla guida di un paese del G20.
Si legge nell’articolo dedicato.
Questa classifica tiene conto, in generale, di quattro parametri ossia il denaro, i media, l’impatto mediatico e le sfere di influenza mentre nello specifico per i leader politici tiene conto del prodotto interno lordo e della popolazione mentre per i leader aziendali del fatturato e dei numeri dei dipendenti. Ma chi sono le altre donne che rientrano nella top ten del World’s Most Powerful Women?
Forbes, ecco la top ten delle donne più potenti al mondo
La donna più potente al mondo è l’attuale Presidente della Commissioni Europea, Ursula von der Leyen che per Forbes è “l’unica donna che riesce a fare politica su 450 milioni di persone”. Subito dopo troviamo Christine Lagarde, capo della Banca centrale europea; Kamala Harris , vicepresidente degli Stati Uniti; Mary Barra, Ceo di General Motors; Abigail Johnson, Ceo di Fidelity Investiments; Melinda French Gates, co-presidente della Bill & Melinda Gates Foundation; Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano; Karen Lynch, presidente e CFO di CVS Health; Julie Sweet, presidentessa ed amministratore delegato di Accenture ed infine Jane Fraser, ex partner di McKinsey & Company.
Ma la classifica è composta da altri novanta nomi di donne che non hanno nulla da invidiare alla loro controparte maschile. Facciamo un esempio. Se scendiamo all’ottantunesimo posto della classifica, troviamo Guler Sabanci, presidente del consiglio di amministrazione di Sabanci Holding. Guler è l’unica donna turca ad essere riuscita a rientrare tra le cento donne più potenti al mondo. E la cosa spettacolare non è che sia una donna ma che sia turca. Doppio chapeau per lei!
Altra donna che è rientrata di diritto nella classifica è Mahsa Amini, la ventiduenne iraniana morta dopo l’arresto da parte della polizia locale per non aver indossato correttamente l’hijab. Lei è il simbolo della forza delle DONNE iraniane. Il simbolo di chi vuole dire basta ai soprusi di una cultura che vede l’uomo predominare sulla donna. La sua morte è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso tant’è che il Time ha attribuito alle donne iraniane il riconoscimento di “eroine dell’anno”.
Una leggenda narra che le donne siano il sesso debole… sicuramente è una leggenda messa su o da un uomo o da una donna che non ce l’ha fatta. Diciamo che ultimamente noi donne ci stiamo prendendo una bella rivincita nei confronti dei maschietti. Vogliamo parlare di Samantha Cristoforetti, prima donna europea comandante della Stazione spaziale internazionale? O di Angela Merkel, prima donna cancelliere federale tedesco? O di Simone Veil, prima donna a capo della presidenza del Parlamento Europeo?
Sarà che finalmente abbiamo capito che i pantaloni li possiamo indossare indistintamente tutti, maschi e femmine…un po’ come le gonne, effettivamente. Ma la domanda qui sorge spontanea: non è che le donne stanno diventando così tanto “uomini” anche perché gli uomini stanno diventando un po’ troppo” prime donne”?