È passato qualche giorno dalle Midterm Elections negli USA e Biden, attuale Presidente in carica, continua a tirare sospiri di sollievo. Eh sì, perché non era poi così scontato che i Democratici ne uscissero quasi indenni, soprattutto dopo l’attacco a Capitol Hill del 6 gennaio 2021.
“Ce l’hai fatta Joe!” grida Kamala Harris, la sua vice, ma è davvero così?
L’ondata rossa dei Repubblicani, quell’ondata che si temeva durante i sondaggi, non sembra esserci stata ma se è vero che i Repubblicani non hanno avuto la meglio, è anche vero che i Democratici non ne sono usciti così vittoriosi. I numeri definitivi sono ancora molto incerti, visto che, soprattutto per la Camera dei Rappresentanti il conteggio sta ancora continuando e sono trentacinque i seggi non ancora assegnati. Al Senato, i Repubblicani contano 49 seggi mentre i Democratici 48. Gli Stati in bilico sono il Nevada, l’Arizona e la Georgia ma per quest’ultima si dovrà attendere il voto di ballottaggio del 6 dicembre, tra il reverendo democratico Raphael Warnock e la leggenda del football Herschel Walker. La Georgia è tra l’altro il vero ago della bilancia perché, secondo gli analisti, il Nevada dovrebbe andare ai Repubblicani mentre l’Arizona ai Democratici.
Dunque, da queste elezioni di Midterm esce un’America che tutto sembra tranne che unita sotto un unico partito anzi sembra quasi un Paese politicamente diviso a metà. Da queste elezioni è emersa una immagine del popolo americano quasi dilaniato da una sorta di rancore sociale che evidenzia, ancora di più, il divario tra le varie classi sociali. Ma che impatti avranno queste votazioni per le elezioni Presidenziali del 2024? Chi potranno, dunque, essere i possibili candidati a parte, i non più così giovani, Biden e Trump?
La poltrona è sempre dura da abbandonare. E ne sanno qualcosa Joe Biden e Donald Trump, ottantaduenne uno e settantottenne l’altro, che sembrano non volerne sapere di andare in pensione. Ma fortunatamente non sono gli unici possibili candidati alla Casa Bianca. Fortunatamente, infatti, ci potrebbero essere candidati non solo più idonei ma anche più giovani, cosa non affatto scontata. Facciamo qualche nome.
Il primo nome è quello di Kamala Harris, la prima donna non bianca Vicepresidente degli Stati Uniti d’America che però non è riuscita a conquistare la popolarità che sperava di ottenere a causa di non pochi problemi che Biden non ha voluto affrontare in prima persona. Quali? Aborto e minoranze etniche, per citarne qualcuno. Riuscirà Kamala a raggiungere quel traguardo, sognato anche da Hilary Clinton nel 2016, diventando il primo Presidente donna degli Stati Uniti d’America? Molti sognerebbero anche Michelle Obama sulla poltrona della Casa Bianca ma lei non ci pensa assolutamente amando la sua posizione ultra-partes che le permette di avere consensi a destra e a manca.
Un secondo candidato potrebbe essere l’attuale Segretario dei trasporti, Pete Buttigieg. Per molti, è il simbolo della modernità. Unito al suo compagno con matrimonio civile, ha due figli ed è un fervente ambientalista. Un asse Harris-Buttigieng, secondo alcuni analisti, non sarebbe un male.
“Big Gretch”, come la chiamano i suoi seguaci, avrebbe sicuramente un discreto seguito. Donna di polso, scansata in extremis ad un rapimento da parte dei suprematisti, i Wolverine Watchmen, è attualmente Governatrice del Michigan.
Quindi, a conti fatti, da queste elezioni di metà mandato chi ne esce vincitore e chi invece ne esce sconfitto? Sembra proprio che non ci sia una risposta a questa domanda perché non c’è un partito che, più di un altro, abbia preso il sopravvento. E se la politica è il riflesso del suo popolo, chiunque siederà alla Casa Bianca nel 2024, si ritroverà a dover governare un popolo totalmente allo sbaraglio.