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Ora solare: spostiamo le lancette o manteniamo l’ora legale?

L’ultima domenica di ottobre si avvicina. Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre dovrebbe rientrare l’ora solare. Quindi, le lancette dovranno essere spostate indietro di un’ora, dalle ore 3:00 alle ore 2:00. Dormiremo un’ora in più, la mattina farà chiaro prima, ma la sera farà anche buio prima, tornando alle tipiche sere autunnali-invernali.

Cos’è l’ora solare

L’ora solare è l’orario “naturale”, usato durante il periodo invernale, quando coincide con quello del meridiano del fuso orario di riferimento. Chiamato anche «ora civile convenzionale». Nel 2001, l’Unione Europea stabilì che, in ciascuno Stato membro, il periodo dell’ora legale avrebbe avuto inizio alle ore 1:00 del mattino, ora universale, dell’ultima domenica di marzo. Mentre sarebbe terminata alle ore 1:00 del mattino, ora universale, dell’ultima domenica di ottobre. In Italia significa regolare l’orologio alle 2:00 del mattino e impostarlo a segnare le 3:00. Ma più si avvicina la data del cambio all’ora solare, più se ne discute animatamente: lasciare in vigore l’ora legale.

Ora solare vs ora legale: la petizione

Il mantenimento dell’ora legale anche nei mesi invernali è un tema sul tavolo da anni in Europa. Nel 2018, il Parlamento europeo ha approvato, con l‘84% dei voti favorevoli, l’abolizione dell’obbligo del cambio di orario due volte l’anno. Lasciando di fatto liberi i vari Stati di scegliere se optare per l’ora solare o legale.

La carenza di gas, l’aumento dei prezzi di gas e luce, hanno portato diversi esperti a rilanciare l’idea di abolire questa transizione dell’orario almeno per quest’anno, almeno per un mese. È stato pubblicato sulla rivista Lancet Regional Heath Europe l’appello al Governo lanciato dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) e Consumerismo No Profit insieme ai rappresentanti delle istituzioni e della società civile, corredato da una petizione sul sito change.org, finalizzato a prorogare l’ora legale in Italia.

Abbiamo pubblicato su The Lancet, che è una rivista scientifica importante, le motivazioni scientifiche che sottintendono a questa richiesta dal punto di vista economico, ambientale e di salute. Le ricadute sono su tre livelli.

Prof. Alessandro Miani, presidente della SIMA

Ora legale: vantaggio economico

Mantenere l’ora legale – spiega Miani – consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno. E, considerati gli attuali prezzi del gas, determinerebbe nel nostro Paese risparmi sui consumi di energia stimabili in circa 1 miliardo di euro solo i primi due anni. Usciremmo da scuola o dal lavoro senza il buio pesto che, in alcuni pomeriggi invernali, abbiamo già verso le 15.30. Sappiamo poi che il grosso delle attività sono nel pomeriggio e quindi, nella differenza tra chi si sveglia molto presto e la totalità delle persone, c’è questo grosso risparmio- spiega Miani.

Da considerare anche le ultime previsioni diffuse da Terna. Nel periodo di ora legale tra marzo e ottobre 2021 – quindi prima del caro energia – è stato stimato un risparmio di oltre 190 milioni di euro. Questo ricondotto ad un minor consumo di energia elettrica pari a circa 420 milioni di kilowattora.

Ora legale: vantaggio ambientale

La svolta avrebbe effetti benefici anche sulle questioni climatiche, con conseguenze positive sulla salute umana.

Contemporaneamente, tenendo l’ora legale in questo periodo dell’anno, significa anche avere dei risparmi ambientali ossia una minore immissione nell’atmosfera di CO2 pari a 200 mila tonnellate all’anno, che corrisponderebbero a piantare in Italia 2 milioni di nuovi alberi.

Prof. Alessandro Miani, presidente della SIMA

Ora legale: vantaggio sulla salute

Infine, ma non per importanza, gli esperti giustificherebbero l’ora legale anche dalla necessità di evitare una fonte di stress per l’equilibrio psicofisico dei cittadini. In particolare, e in generale, alcuni sondaggi hanno riscontrato come il cambio d’ora causerebbe disagi psicofisici. Il passaggio all’ora solare perché prevede un’ora di sonno in più, ma anche più ore di buio. Con aumento di depressione per tutto il periodo invernale. Il passaggio all’ora legale darebbe sì più ore di luce, ma meno ore di sonno.

Sulla salute, invece, gli effetti benefici sono legati al fatto che un’ora di luce in più nei pomeriggi invernali significa stare di più all’aria aperta, fare attività sportiva o una passeggiata, ma anche avere una maggiore disponibilità di serotonina nel sangue, che è l’ormone del buonumore e che è stimolato dalla luce diurna.

Prof. Alessandro Miani, presidente della SIMA

Comunque sia, mantenere l’ora legale anche in inverno non sarebbe la prima volta in Italia. Questa proroga trovò terreno fertile nella prima e seconda guerra mondiale, proprio per fare risparmio energetico!

“Tutto sommato, oggi siamo in un’economia di guerra.”

Prof. Alessandro Miani, presidente della SIMA
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Published by
Maria Rosaria Calabrese