Diritto all’aborto, negli USA non sarà più costituzionale
Si dice sempre che i miglioramenti siano conseguenze di passi avanti fatti ma ieri, 24 giugno 2022, l’umanità, ha fatto un passo indietro. Perché? Negli USA, l’aborto non sarà più un diritto. La Corte suprema ha, difatti, deciso di abolire la storica sentenza del 1973 Roe v. Wade che legalizzava l’aborto. Ma cerchiamo di capire meglio cosa è successo.
Cosa troverai in questo articolo:
Aborto, gli USA dicono NO
Saranno i singoli Stati ad avere libero arbitrio sul legalizzare o meno l’aborto. È stata questa la decisione presa dalla Corte suprema divisa in 6 favorevoli all’abolizione e 3 contrari. Secondo i tre giudici che hanno votato contro la sentenza, molte donne hanno perso una tutela costituzionale fondamentale. Il presidente Joe Biden si pronuncia così dopo la decisione presa:
Oggi è un giorno triste per la Corte suprema e il Paese. La Corte suprema Usa ha portato via un diritto costituzionale.
Biden ha lanciato un appello a Capital Hill affinché si ripristini la sentenza iniziale dichiarando che abolire l’aborto è un colpo ai diritti delle donne. Nel frattempo, ha garantito l’accesso delle donne alla pillola abortiva e ad altri farmaci per l’assistenza riproduttiva approvati dalla Food and Drug Amministration.
Quando entrerà in vigore negli USA ?
Il divieto all’aborto negli USA entrerà in vigore nei prossimi 30 giorni ma c’è già divisione tra i 13 stati. Missouri e Texas hanno deciso di vietare l’aborto con effetto immediato mentre California, Oregon e Washington hanno annunciato un impegno comune a difendere questo diritto.
L’accesso all’aborto è un fondamentale diritto umano e resta sicuro, accessibile e legale a New York.
Dice il sindaco della Big Apple.
Le proteste contro i NO al diritto all’aborto negli USA
Ovviamente non sono mancate sia le proteste, scoppiate a pochi minuti dall’annuncio dell’abolizione, sia le manifestazioni di gioia da parte degli antiabortisti. Anche la politica è spaccata in due. Secondo la democratica Nancy Pelosi, speaker della Camera negli USA, questa è una decisione scandalosa, appoggiata dall’ex presidente Barack Obama che accusa la corte suprema di aver attaccato la libertà di milioni di americani. Di avviso opposto invece è il leader dei repubblicani Mitch McConnell che definisce l’abolizione una storica vittoria. Non poteva mancare l’opinione di Donald Trump, secondo cui, l’abolizione del diritto all’aborto è “volontà di Dio”.
Il diritto all’aborto nel mondo
“Un passo indietro”. L’abolizione del diritto all’aborto è un clamoroso passo indietro ed un colpo terribile ai diritti umani delle donne. E’ questo ciò che afferma l’ONU. Il conservatore Boris Johnson ha criticato aspramente questa decisione affermando:
Io ho sempre creduto nel diritto di scelta delle donne!
Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha voluto dire la sua e su Twitter ha denunciato questa scelta.
L’aborto è un diritto fondamentale per tutte le donne. Bisogna proteggerlo. Esprimo la mia solidarietà alle donne le cui libertà sono oggi rimesse in discussione dalla Corte suprema degli Stati Uniti.
Ma in Italia come sia messi?
In Italia l’aborto è legale dal 1978 grazie alla legge 194 ma solo entro la nona settimana di gravidanza ed in day hospital. Ma nonostante da noi la legge sia ancora in vigore, non è poi così facile per una donna italiana abortire. Basta pensare che in più di 70 ospedali italiani, il 70% dei medici è obiettore di coscienza. In 26 strutture ospedaliere, gli obiettori di coscienza raggiungono il 100%. Ecco perché poi si diffondono gli aborti clandestini da nord a sud e ufficialmente sembra che gli aborti in Italia si siano ridotti tantissimo. In Italia sta diventato difficile anche l’aborto farmacologico (RU 486), introdotto nel 2009 mentre in Francia è in vigore dal 1999 e in Inghilterra dal 1990.
Quindi si, è vero. Noi, per ora, abbiamo una legge che rende l’aborto un diritto ma dall’esempio americano, si evince che non ci vuole poi così tanto per far sì che i nostri diritti ci vengano sottratti. Che poi l’aborto dovrebbe essere una scelta soggettiva. Chi sei tu per decidere della mia vita? Chi sei tu per dirmi cosa devo o non devo fare? Tante, troppe volte, si decide di abortire a seguito di violenza. Anche questo è sbagliato? Ci sono decisioni su cui un estraneo non può e non deve mettere becco se non interpellato. L’aborto è una di queste.