Guerra Russia-Ucraina

Ucraina, l’ascesa economica di una nazione prima della guerra

Ciò che sta succedendo in Ucraina in questi giorni ha permesso di puntare i riflettori su un Paese che prima della guerra raramente attirava l’attenzione internazionale dei media soprattutto dal punto di vista economico. Ma è scoppiato un conflitto e nel 2022 ciò significa principalmente crollo dell’economia.

Il crollo dell’economia ucraina è qualcosa che ci tocca da vicino. Prima di addentrarci nel merito, però,cerchiamo di fare un breve excursus sul perchè l’Ucraina può essere considerata così tanto speciale dal punto di vista economico.

Ucraina, la storia che la rende “speciale”

La storia di un Paese è la sua carta di identità. Non bisogna, però, andare così tanto indietro nel tempo per avere visione di quanto l’Ucraina sia cambiata con il passare dei secoli. Governata prima dalla Lituania e poi dalla Polonia, nel XVIII secolo è caduta sotto il dominio russo. Basti pensare che i cosacchi avevano il controllo dell’Etmanato cosacco, vasto territorio in gran parte autogovernato.

Dopo la prima guerra mondiale e all’indomani della rivoluzione russa del 1917, una parte dell’Ucraina è diventata repubblica dell’Unione Sovietica. La restante parte è stata suddivisa tra Polonia, Romania e Cecoslovacchia. L’Ucraina, tra il 1932 ed il 1933, si è vista protagonista, suo malgrado, di una grave carestia, chiamata “Holodomor”. Invasa dagli eserciti dell’Asse nel 1941 durante la seconda guerra mondiale, ha subito una ulteriore devastazione prima di essere riconquistata dalle truppe sovietiche nel 1944. Per quasi 40 anni, si è lasciata cullare da una pseudo pace riconquistata per poi ripiombare alle cronache con lo scoppio, nel 1986, della centrale nucleare di Chernobyl, disastro che ha provocato ingenti danni al Paese nonchè migliaia di morti.

Finalmente, nel 1991 l’Ucraina dichiara l’indipendenza che però nel 2004 sfocia in quella che viene definita “rivoluzione arancione“. Tale rivoluzione scoppia a causa delle proteste di massa sui risultati elettoriali dopo le presidenziali del 2004. Questa rivoluzione ha breve durata, sostituita quasi subito da un altro movimento di protesta, centrato sul Maidan di Kiev (Piazza dell’Indipendenza). Mentre il governo Ucraino è occupato a fronteggiare tutte queste manifestazioni di protesta, la Russia si allarga. Infatti nel 2014 invade la Crimea che, nel marzo dello stesso anno, dichiara indipendenza dall’Ucraina e diventa parte della Russia. Quello che sta succedendo in questi giorni, dimostra che la Russia ha deciso di non fermarsi. La Russia vuole anche l’Ucraina che infatti ha deciso di invadere a febbraio di quest’anno.

Ucraina, sono le risorse umane a renderla unica

Adesso mettiamo da parte un attimo l’articolo di giornale e focalizziamoci su una mia esperienza personale. Lavorare per un’azienda internazionale in Germania, mi ha dato la possibilità di entrare in contatto con uffici ucraini con sede ad Odessa e di conoscere colleghi che parlavano fluentemente inglese, tedesco ed ucraino. Odessa è una città moderna, un po’ come Milano. Ha spazi di coworking modernissimi dove è possibile lavorare e fare amicizia.


Sinistra Kristina Shatokhina Sales Manager Ucraina, Concita Mauro Sales and Marketing Manager Italia, Ksenia Brack PR and Marketing manager Russi

Le persone conosciute durante questa esperienza sono persone con un attaccamento alla patria quasi smisurato. Hanno però una visione pessimistica del futuro perché prima dell’arrivo di Zelensky il paese era un paese altamente corrotto. A capo aveva Poroshenko, presidente fantoccio messo lì da Putin. Ma con l’avvento di Zelensky le cose sembravano essere cambiate. Colui che all’inizio era visto quasi come Beppe Grillo qui in Italia, adesso è diventato un eroe nazionale. Come? Grazie anche al suo massiccio utilizzo dei social. L’Ucraina è sempre stata una nazione con un alto controllo dell’informazione, forse anche più della Russia stessa.

Cosa c’è da migliorare?

Il PIL ha avuto un notevole aumento dal 1990 al 1999 passando dal 30% al 51%. I settori che hanno maggiormente contribuito a questo increase sono sicuramente il turismo ed i servizi finanziari. Anche però i servizi bancari, pubblicitari e legali hanno dato il loro notevole contributo. Il trasporto è un altro importante settore dell’economia dei servizi, soprattutto la parte del trasporto legata al trasferimento di gas principalmente dalla Russia. Ma nonostante questa sia una delle fonti di sostentamento più importante, il metodo di trasporto più utilizzato sono ancora le quattro ruote.

Settore d’eccellenza in Ucraina è rappresentato dall’industria IT. Con il giusto sostegno da parte del governo statunitense, il settore dell’informatica potrebbe rafforzare ulteriormente la democrazia in Ucraina. Il settore informatico con il 26% di crescita annua resta quello in più rapida ascesa in Ucraina. Supera di gran lunga il tasso medio di crescita globale per il settore! Oggi, l’industria impiega oltre 200.000 professionisti altamente istruiti che formano la nuova classe media ad alto reddito in Ucraina. I professionisti IT ucraini guadagnano in genere fino a otto volte la media nazionale. Inoltre,la sua espansione sta guidando la crescita in altri settori dell’economia ucraina, tra cui il settore immobiliare, al dettaglio, e l’industria del tempo libero.

Settore agricolo ed industriale

L’Ucraina ha visto un aumento delle esportazioni costante nel corso di questi anni. E’ diventata infatti un “enorme fornitore” di materie prime, prodotti chimici e persino macchinari oltre ad essere un fornitore importante di minerali. Il paese è ricco di rame ed è un importante produttore di nichel e platino. Il nichel è una materia prima fondamentale utilizzata nelle batterie dei veicoli elettrici. Il rame è ampiamente visto come una risorsa molto importante essendo ampiamente utilizzato nella produzione elettronica e nella costruzione di case.

Nel 2019 l’Ucraina si è classificata al 51esimo posto al mondo in termini di valore totale delle esportazioni, grazie soprattutto alle esportazioni agricole. L’Ucraina produce il 18% delle esportazioni mondiali di semi di girasole, di cartamo o di olio di semi di cotone; il 13% della produzione di mais; il 12% delle esportazioni mondiali di orzo; e l’8% di grano e Meslin. In cifre assolute, il mais costituisce il più grande mercato di esportazione ucraino e porta ad un guadagno di $ 4,77 miliardi ogni anno. Anche gli oli di semi (3,75 miliardi di dollari), il minerale di ferro (3,36 miliardi di dollari) e il frumento (3,11 miliardi di dollari) rappresentano alcuni dei principali mercati di esportazione per l’Ucraina.

Il mercato ucraino di esportazione di olio di girasole è particolarmente vitale per il commercio globale. Costituisce più della metà del totale delle esportazioni mondiali ogni anno.Non solo produce molto, ma molte nazioni acquistano questa ed altre materie prime ogni anno. La Cina acquista più mais dall’Ucraina che da qualsiasi altro paese. Molte nazioni nel sud-est asiatico dipendono enormemente dalle colture ucraine per nutrire le loro popolazioni.Molti paesi vulnerabili, alcuni dei quali soffrono già delle conseguenze di guerre o disastri naturali, come lo Yemen, dipendono dalle esportazioni alimentari sia dalla Russia che dall’Ucraina.

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Redazione