Curiosità

L’ora legale, i pro ed i contro di una scelta che fa fatica a diventare abitudine

Ebbene sì. È tornata l’ora legale. Tra la notte di sabato 26 e la mattina di domenica 27 marzo, le lancette si son spostate un’ora avanti e voi avete dormito un’ora in meno! Quindi tranquilli, se oggi vi sentite più stralunati del solito e soprattutto assonnati, non è perchè avete fatto baldoria ieri sera e non ne avete più l’età ma è tutta colpa dell’ora legale! Quindi per oggi, avete una bella scusa che sabato prossimo non varrà più!

Ma ha davvero solo colpe l’ora legale o possiamo anche darle anche qualche merito?

Ora legale, pro e contro

I pro

Partiamo dai pro, visto soprattutto l’incremento dei prezzi dell’energia elettrica e le bollette salatissime che stanno arrivando in questi giorni. Secondo Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, in Italia saranno risparmiati 190 milioni di Euro in quanto, in questi sette mesi, ci sarà un minor utilizzo dell’energia elettrica. Dovrebbe aggirarsi intorno ai 420 milioni di Kilowattora. Dobbiamo anche pensare che lo smart working è ancora in essere in quasi tutto il nostro Paese. Con l’ora legale si ritarderà l’utilizzo della luce artificiale di almeno un’ora.  Per chi ha a cuore l’ambiente, avere per quasi mezzo anno l’ora legale comporterebbe una riduzione dell’emissione dell’anidride carbonica di circa 200 mila tonnellate. Dal punto di vista meramente economico, nel 2021 con l’ora legale in Italia sono stati risparmiati circa 1,8 miliardi di euro.  

Quindi spostare le lancette avanti di un’ora porta non solo ad una riduzione di quella fantastica cifra che compare in bolletta accanto alla scritta “totale da pagare” ma anche ad un abbassamento delle emissioni di anidride carbonica e quindi ad una riduzione dell’inquinamento. Sempre secondo Terna, nel 2022 il risparmio economico sul costo medio del kilowattora per cliente domestico tipo si aggirerà intorno a 46,03 centesimo di euro al lordo delle imposte.

I contro

Passiamo agli aspetti negativi. I contro dell’ora legale sono particolarmente legati all’aspetto psicologico ed emotivo della popolazione. Nella letteratura scientifica non è difficile imbattersi in studi sulle possibili conseguenze del cambio di ora.  Infatti, molte ricerche hanno dimostrato che con l’arrivo dell’ora legale, sono aumentati gli incidenti automobilistici mortali legati alla privazione di sonno. Inoltre, mettere le lancette un’ora avanti ha aumentato il rischio di attacchi di cuore e gli ictus così come un aumento di casi di depressione quando si ritorna all’ora solare.

Però va precisata una cosa. Per quanto riguarda le patologie cardiache, una ricerca finlandese ha dimostrato che non è il giorno successivo al cambio dell’orario a far aumentare i casi di infarti, ma i primi giorni della prima settimana. Da questo studio è emerso che durante la questa settimana c’è un aumento della mortalità giornaliera di circa il 3%, specie nelle donne.  Dal punto di vista lavorativo, i lavoratori che hanno perso un’ora di sonno sono più propensi a perder tempo sul lavoro andando sui social. Uno studio ha dimostrato che sono aumentati anche i casi di infortuni.

Ora legale, dove e quando è nata

Il primo ad intuire che si dovesse sfruttare la luce del sole sin dall’alba fu Benjamin Franklin nel 1784. Chi però praticamente ha raggiunto lo scopo spostando in avanti le lancette dell’orologio è stato George Vernon Hudson, entomologo ed astrologo neozelandese. La Gran Bretagna è stato il primo Paese a sfruttare l’ora legale nel 1916, seguita poi a ruota da molti Paesi coinvolti nel primo conflitto mondiale tra cui l’Italia. Per il nostro Paese, l’introduzione dell’ora legale fu all’inizio solamente un caso eccezionale. E’ diventato un provvedimento definitivo dal 1966.  Il Consiglio Europeo nel 1980 introdusse una prima direttiva che proponeva come obiettivo quello di armonizzare la data di inizio in tutta Europa così da non avere “fusi orari” all’interno della comunità.

Ora legale si o ora legale no?

Lo spostamento in avanti di un’ora non è una posizione condivisa da tutti. Infatti, molti Paesi del Nord Europa, ne hanno richiesto l’abolizione visto che beneficiano meno della luce solare. C’è stato effettivamente un referendum online che ha visto l’84% dei cittadini europei votare a favore dell’abolizione. Ne è seguita una proposta alla Commissione Europea e nel 2018 la risoluzione è stata approvata dal Parlamento Europeo con 410 voti favorevoli, 192 contrari e 51 astenuti. L’Unione Europea ha invitato tutti gli Stati membri a prendere una posizione sull’ora legale. Ma rassegniamoci. Per ora, non sarà abolita. Messi sulla bilancia i pro ed i contro, i primi superano di gran lunga i secondi specie in ambito economico. Dunque, per oggi teniamoci i nostri sbadigli continui e le nostre occhiaie. Domani sarà un altro giorno…di ora legale!

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Published by
Maria Francesca Malinconico