L’innovazione è novità. È qualcosa che prima non c’era e adesso c’è. È tecnologia. È valore aggiunto. È voglia di imparare, di cambiare ma in meglio. Facciamo adesso un passo avanti. Ultimamente si sta diffondendo la disruptive innovation o, tradotta in italiano, l’innovazione dirompente. Ma di cosa si tratta? Da dove nasce questo termine? E perché sta avendo un seguito così importante?
Molto probabilmente è un concetto che risale al 1934 quando Schumpeter nel suo saggio “Teoria dello sviluppo economico” definì i miglioramenti di prodotti e servizi esistenti come “innovazioni incrementali”. Tale concetto poi fu coniato nel termine oggi conosciuto dagli autori del libro “Disruptive technologies: catching the wave” pubblicato sulla Harvard Business Review nel 1995. Da allora sono stati scritti molti i libri su tale “disciplina” ed altrettanti sono i corsi di aggiornamento messi a disposizione per apprenderla.
Tra gli istituti che cercano di dare seguito a questa disciplina c’è sicuramente il SIDI, ossia lo Swiss Institute for Disruptive Innovation. Tale istituto, attraverso la sua “School of Disruption” sta mettendo a disposizione svariati corsi, tra cui “Innovation Safari” e “Disruptive Innovation Strategy”. Il primo in collaborazione con un’equipe di esperti di settore, docenti e imprenditori tra cui Andrea Basso, Fabrizio Renzi, Antony Vitillo, Pietro Veragouth, Antonio Del Mastro, Daniel Levi e Igor Ciminelli. Il secondo a cura di Igor Ciminelli, membro del consiglio di amministrazione e responsabile marketing della stessa School of Disruption.
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I due corsi, complementari sotto diversi punti, offrono un compendio di skills e applicazioni utili e spendibili in settori che presto saranno ampiamente fruibili. Ma perché seguire questi corsi? Quale valore aggiunto mi darebbero? Beh, adesso vi elenco 5 motivi per i quali seguire i corsi sopra menzionati non è solo utile ma è anche figo!
Ho catturato la tua attenzione, eh? Mettere su una startup è un pochino il sogno di tutti, diciamocelo. Svegliarti di mattina sapendo che andrai a lavorare in una società che è tua e solo tua, non ti elettrizza? Sapere che se non ti aggiorni costantemente potresti buttare all’aria tutto ciò per il quale hai lavorato, non ti porta a volerlo fare?
Cercare di mettere su un business innovativo mai visto prima in un mercato completamente nuovo, non ti porta a voler apprendere come riuscire a farlo? Attraverso la conoscenza delle strategie nell’ambito dell’innovazione dirompente potrai conquistarti un posto nel mercato attraverso nuove tendenze ed incrementando quote di mercato fino ad ora snobbate dalle grandi aziende. Potreste creare business innovativi che Meta fatti da parte proprio! Imparando la disruption innovation potrai avere la capacità di cambiare le carte in tavola.
Adesso mi chiederete: si tutto molto bello. A parole siamo tutti molto bravi ma si può avere un esempio concreto? Certo! Le app più usate sul tuo telefonino: Netflix e Spotify! Netflix ha praticamente ucciso il noleggio di videocassette guadagnandosi fette molto significative di mercato e così anche Spotify. E come ha fatto? Attraverso la disruptive innovation, facile! In che modo?
Netflix ha accontentato i consumatori. La maggior parte dei clienti dei negozi Blockbuster voleva noleggiare gli ultimi film “on-demand” cosa che con le videocassette a noleggio non era ancora possibile. Netflix è diventato attraente perché ha sviluppato un interesse per nicchia che non era ancora stata presa in considerazione. Come nuovo arrivato, ha risposto alle esigenze del consumatore; esigenze che erano state ignorate da tutti gli altri concorrenti. Ha offerto una alternativa limitata a prezzi convenienti portando Blockbuster a scomparire dal mercato. Non ti ho ancora convinto? Scorri l’articolo! Mancano ancora altri 4 motivi!
È una materia “nuova” e la conoscenza della novità è sempre ben vista da tutte le società che vogliono assumere talenti brillanti che guardano oltre la punta delle loro scarpe. Quanti significati può avere una parola in generale? Ed in particolare, quanti significati può avere la parola “disruption”, secondo voi? Interruzione, perturbazione, disagio, disturbo, rottura, distruzione, sconvolgimento, disgregazione, disordine, turbativa, danni, scompiglio. Abbinatela alla parola “innovation” ed ecco il futuro.
La novità porta a sconvolgere gli equilibri. Porta a scombussolare tutto ciò che prima era statico e fermo. La novità porta con sé voglia di imparare. E solo chi ha voglia di imparare, cambia il mondo! Imparare questa materia può essere solo un vantaggio per voi stessi e per le società per le quali lavorate perché consentirà di prevedere non soltanto il comportamento della propria azienda ma anche quello di un eventuale concorrente.
Aprendo la mente con la disruptive innovation, si aprono gli occhi e solo aprendo gli occhi, si evitano scelte sbagliate in qualsiasi campo! Un esempio? Il Nokia! Non ha mai preso sul serio la minaccia del rivale per eccellenza, Apple, e sottovalutando la potenzialità dello smartphone è finita per perdere grosse quote di mercato. Nokia non ha seguito le novità in campo hi-tech e si è trovata a dover contrastare l’ascesa dell’iPhone, perdendo la corona!
Per creare nuovi business, devi essere creativo. C’è poco da fare! Se non hai fantasia, se non hai quella verve da uomo di mondo che ha visitato mari e monti pur stando chiuso nella propria stanza, creare nuovi business diventa complicato! Ma la creatività per quanto possa essere qualcosa di innato, deve essere alimentata altrimenti resta solo un piccolo puntino della tua personalità che esce fuori solamente per organizzare matrimoni!
Con questo non sto dicendo che organizzare matrimoni non sia bellissimo, è stupendo, ma non è innovazione. Se studi la disruptive innovation ti concentri su un nuovo nucleo tecnologico che può diventare il sostituto di un determinato prodotto. Quindi crei un nuovo prodotto che un pochino alla volta sbatte fuori dal mercato quello vecchio.
Un esempio? Il caso Kodak e le fotocamere digitali. Come tutti sappiamo, Kodak è stato un brand a lungo associato alle fotocamere analogiche tradizionali. A partire dagli anni ’90 però ha avuto difficoltà a stare al passo con lo sviluppo creativo che si stava diffondendo. Stava nascendo, infatti, il mercato della tecnologia digitale attraverso le SD cards e le chiavette USB. Poter rendere digitali le fotografie ed inviarle istantaneamente via web è stata una innovazione dirompente!
Con l’avvento delle tecnologie digitali, il ciclo di vita dei prodotti e dei servizi si è ridotto. In pochissimo tempo quello che può essere considerato un ottimo business, potrebbe fallire e diventare un pugno d’aria. Per sopravvivere in un contesto altamente variabile, bisogna imparare ad essere competitivi. Facciamo un esempio. Prendiamo i giornali, quelli cartacei. Avete notato che ci sono sempre meno edicole? Questo perché?
Perché con la diffusione degli smartphone e dei tablet, l’informazione è accessibile tempo-zero. Non c’è più bisogno di andare in edicola per comprare un giornale; basta googlare! Ecco perché molte testate hanno deciso di rimboccarsi le maniche e si sono resi competitivi anche e soprattutto online. Basti pensare all’’Huffington Post, uno dei siti più visitati al mondo. L’innovazione dirompente è competizione allo stato puro! Vedi un mercato di nicchia dove puoi emergere? Lo invadi e lo conquisti!
Veni, vidi, vici.
Gaio Giulio Cesare
“Innovation Safari” è un corso che si sofferma sul mercato dell’Intelligenza Artificiale e sulla Space Economy. Sono argomenti dinamici, sempre in continua evoluzione! Un ultimo esempio di intelligenza artificiale? Sophy, l’intelligenza artificiale che darà quel brio in più alle gare del futuro Gran Turismo 7. È un progetto del mondo gaming. È un videogioco di guida che è stato sviluppato osservando lo stile dei piloti veri e che ha un unico obiettivo: vincere!
“Disruptive Innovation Strategy“, invece, pone maggiormente l’attenzione su come una buona idea possa diventare un progetto concreto. Aiuta a rendere concreta un’idea astratta. Semplicemente aiuta a far si che tu riesca a concretizzare il sogno che avevi da bambino cercando di mettere da parte tutto ciò che è già presente nel mercato magari sotto forme obsolete!
Sì, non sono i soliti corsi! Quelli consigliati mese dopo mese, anno dopo anno. Magari con un titolo diverso, ma sempre quelli sono sono! I due corsi sopra menzionati sono giovani, sempre in continua evoluzione come il mercato al quale fanno riferimento. Sono corsi che ti portano ad aprire la mente su cose che non sapevi neanche potessero esistere. Potresti ritrovarti un giorno a pensare: “Ma questa cosa l’ho creata davvero io? Grazie SIDI!”. Guardiamo al futuro sempre con occhio giovane e con la voglia di imparare cose nuove a qualsiasi età. Perché il mondo dell’innovazione è in continua evoluzione e noi dobbiamo stare al suo passo! Come diceva Michelangelo:
Io sto ancora imparando.