ITA Airways: tra nuovi inizi e discontinuità con l’uscente compagnia di bandiera
Si è ufficialmente chiuso il sipario per Alitalia che dopo 74 anni di carriera nell’aviazione nazionale lascia il posto a ITA Airways. La neo compagnia aerea ha operato il suo primo volo nella mattina del 15 ottobre; ecco i dati e le vicende di questa settimana.
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ITA Airways: i numeri della NewCo
ITA ha iniziato il suo servizio con una flotta di 52 aerei rilevati dagli asset di Alitalia e un personale composto di 2800 unità di cui 1250 nel ruolo di staff a terra e 1550 impiegati a bordo; questi sono per la maggior parte ex dipendenti di Alitalia e il cui solo 30% delle assunzioni è stato assegnato al libero mercato. La Commissione Europea si era già espressa in merito al passaggio di asset e personale nonché in merito al conseguente rischio di continuità tra le due società; per il presidente di ITA, Alfredo Altavilla, le avvenute operazioni di acquisizione permetteranno lo svolgimento dell’attività di impresa garantendo la discontinuità col precedente vettore. In previsione anche un aumento a 105 aeromobili e 5750 impiegati entro il 2025.
Il capitale sociale inizialmente composto di 20 milioni è aumentato a 700 milioni registrati nel luglio 2021; mentre resterà in capo alla storica compagnia il patrimonio su cui gravano i debiti accumulati per 1,7 miliardi di euro, relativi a prestiti ponte effettuati dal 2017.
La questione del marchio e il nuovo logo ITA
Il 14 ottobre, la società Italia Trasporti Aerei acquista il marchio Alitalia Spa nonché il dominio internet www.alitalia.com per la cifra di 90 milioni di euro, a fronte dei 290 milioni richiesti come base d’asta in virtù della storicità del marchio, il cui valore al momento della procedura si aggirava intorno ai 110 milioni a detta della Commissione. Le ragioni dell’acquisizione sono rappresentate anzitutto dalla scelta di voler sottrarre il marchio da una eventuale rilevazione dello stesso da parte di compagnie concorrenti; cosa che affretterebbe e renderebbe più difficile una transizione ordinata alle livree degli aerei e alle divise del personale.
I nuovi mezzi previsti per marzo 2022 infatti, riporta Altavilla, cominceranno ad adottare la nuova personale livrea di colore blu con la striscia tricolore in corrispondenza della coda e il logo in oro bianco. Le spese stimate per la sostituzione del logo, già in uso nei cartelloni aeroportuali, ammontano a 80 milioni di euro e l’utilizzo combinato con i vecchi aeromobili dalla classica “A” consentirà di ammortizzare i costi, almeno nel primo periodo.
Le proteste per gli esuberi: dai sindacati al flashmob in Campidoglio
Già dal primo giorno di attività non sono mancate le risposte da parte dei sindacati confederali, riunitisi davanti al Terminal 1 di Fiumicino per protestare in riferimento al sistema di assunzione dei dipendenti ITA; non è infatti previsto il tanto richiesto contratto nazionale di lavoro e lascia più di 8000 ex dipendenti Alitalia senza la garanzia di una riassunzione. Si preme inoltre per la proroga della cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) fino al 2025; per l’eventuale estensione, spiega Ivan Viglietti, segretario nazionale della Uiltrasporti, si valuterà sulla base delle future assunzioni da parte di ITA.
Intanto l’impegno del governo sulle casse integrazioni rimane fissato al 2023. Più di scena è stata la recente manifestazione silenziosa delle hostess Alitalia. Manifestazione che ha visto le ex dipendenti spogliarsi dalle proprie divise per dimostrare il loro dolore e la solidarietà nei confronti delle colleghe entrate a far parte di ITA, dopo esser state, sostengono le manifestanti: “costrette a firmare un contratto umiliante e mortificante”.
ITA Airways: primi pareri sul futuro dell’erede di Alitalia
Un particolare ottimismo sulle prospettive della NewCo viene proprio dalla Commissione Europea. Per la Commissaria Margrethe Vestager si sono realizzate le condizioni per la discontinuità con la vecchia società; gli investimenti stanziati dallo Stato italiano per il decollo dell’azienda risultano in linea con le condizioni del mercato e non rappresentano un’ipotesi di aiuti di Stato così come era successo in passato per Alitalia. Per cui nessun ostacolo da parte di Bruxelles che anzi ha espresso il suo impegno a garantire una concorrenza leale nel settore.
Meno fiduciosa è la posizione in territorio nazionale. A preoccupare sono gli attuali numeri di ITA, così inferiori rispetto a quelli della precedente compagnia che ancora non consentono un’adeguata copertura, soprattutto sui voli a lungo raggio. La scarsità di mezzi ha causato anche l’esclusione dal bando per l’assegnazione delle rotte in continuità territoriale con la Sardegna, affidate alla spagnola Volotea. I legali di ITA Airways hanno depositato il ricorso per la sospensione dell’esclusione e nei prossimi giorni si avrà la risposta dei giudici amministrativi.
A cura di Thomas Pusceddu