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Squid game è la serie più vista di sempre su Netflix. Le ragioni del successo

Accantonata la serie tv “La Casa di Carta”, ora il popolo di Netflix non fa che parlare, scambiarsi opinioni e creare meme sulla serie tv del momento: Squid Game. Letteralmente “il gioco del calamaro” è una serie sudcoreana scritta e diretta da Hwang Dong-hyuk. Lanciata sulla piattaforma streaming il 17 settembre, ben presto ha raggiunto la vetta della classifica anche e soprattutto grazie al passaparola degli abbonati.

Squid Game: la trama

La prima puntata si apre con il protagonista Seong Gi-hun che è un giovane uomo con numerosi debiti di gioco, che ruba i soldi alla povera e ammalata madre per scommettere sulle corse dei cavalli, che trascura la figlia e che si arrabatta facendo lavori saltuari.

Grazie all’offerta di un uomo sconosciuto, Seong Gi-hun decide di cimentarsi in un gioco in cui il montepremi è pari a 45.600.000.000 ₩, corrispondente a circa 33 milioni di euro. Al gioco non partecipa da solo, bensì insieme ad altre persone, per un totale di 456 concorrenti, che hanno problemi finanziari simili, se non peggiori, ai suoi.

Ciò che i protagonisti non sanno, però, è che ogni persona che non supererà il gioco di volta in volta previsto, verrà letteralmente eliminato, ossia ucciso. I giochi son molto semplici e son quelli che i protagonisti facevano in tenera età. In totale sono 6.

Il successo di Squid Game

Nei primi 28 giorni dal lancio su Netflix, la serie sudcoreana ha tenuto incollati allo schermo 111 milioni di account superando la serie che fino a quel momento deteneva il record: Bridgerton che ha raggiunto 82 milioni di account.

L’annuncio del record arriva proprio dai canali ufficiali di Netflix:

Ci sono voluti più di 10 anni perché l’ideatore Hwang Dong-hyuk riuscisse a realizzare Squid Game, ma solo 17 giorni (e 111 milioni di utenti in tutto il mondo) per farla diventare la nostra serie più vista di sempre a ridosso del lancio

Il logo della serie tv

Perché Squid Game ha avuto successo?

Sono stati interpellati psicologi, giornalisti e sociologi. Ognuno ha dato il proprio contributo ma tutti sembrano concordare su un aspetto. La serie tv sudcoreana ha colpito i telespettatori perché, nonostante la violenza presente ad ogni gioco e nella trama in sé, va ad indagare sul profilo umano delle amicizie che di volta in volta vengono a formarsi nel susseguirsi delle puntate.

Secondo il giornale americano The Atlantic questi legami rivelano una verità più profonda: il successo individuale è un mito. Nessuno che sopravvive lo fa da solo, ma grazie ai sacrifici degli altri. In una scena, questo messaggio è rappresentato attraverso un gioco di tiro alla fune, in cui i giocatori sono fisicamente incatenati alla corda e gli uni agli altri

Tutti pazzi per le Vans bianche

Una volta arrivati sull’isola in cui si svolgono i giochi, i concorrenti vengono spogliati dai loro abiti e vestiti con una tuta da ginnastica e… un paio di Vans bianche modello slip on. Questo ha portato, in poco tempo, a far esplodere le vendite del modello di scarpe appena menzionato. Spesso cercare su google come “squid shoes” si stima che abbiano avuto un aumento delle vendite pari a +145%!

Vans slip on

Squid game ed Halloween imminente

Inutile dire che con Halloween alle porte, in molti siti di e-commerce si trovano già i costumi della serie tv. In primis l’uniforme delle guardie rossa con maschera, guanti e cintura e le tute da ginnastica uguali a quelle indossate dai concorrenti. Ma anche il costume della famosa bambola che troviamo nel primo gioco “un, due, tre stella”. O meglio ancora “Red Light, Green Light”.

Seconda stagione

Dato il successo della prima stagione, è ormai certo che seguirà anche la seconda considerata anche la fine della nona puntata della prima stagione.

Un aspetto importante è che il regista Hwang Dong-hyuk ha ideato, scritto e diretto di suo pugno ogni episodio. Un lavoro questo che gli è costato moltissima fatica. Pertanto lo stesso regista ha lasciato intuire che sì, un seconda stagione ci sarà, ma questa volta sarà affiancato da collaboratori che lo aiuteranno a creare un continuo e se possibile, che convolga ancora di più!

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Published by
Marta Contu