Spotify sta testando un nuovo abbonamento da 0.99$ al mese
Spotify lo conosciamo tutti, servizio musicale svedese che offre streaming on demand di musica e anche podcast. Attualmente viene offerto con un abbonamento gratuito e uno a pagamento (Spotify Premium) da €9.99 al mese, per non contare le due opzioni Famiglia e Duo per chi vive insieme. E’ notizia attuale invece il test di un nuovo profilo d’abbonamento, Spotify Plus, per adesso disponibile solo ad un ristretto numero di utenti, che è una via di mezzo tra la versione gratuita e quella Premium.
La versione gratuita ha alcune limitazioni, in particolare un limite superiore al numero di brani skippabili (6 ogni ora) e l’ascolto di Playlist solo in modalita shuffle (solo 15 predefinite sono “libere”) e intermezzi pubblicitari. Sulla versione per PC questi limiti non sono presenti, eccezione fatta per gli ads.
Cosa troverai in questo articolo:
L’offerta di Spotify Plus
Come detto, Spotify Plus è una via di mezzo tra la versione gratuita e quella Premium: offre infatti skip illimitati ed inoltre è possibile scegliere qulasiasi canzone si voglia riprodurre, ad eccezione fatta per la pubblicità che rimane. Il tutto a 99 centesimi al mese, peccato che al momento il prezzo non sembra definitivo dato che l’offerta viene proposta a diversi utenti con prezzi diversi (sicuramente per vedere fino a che punto gli utenti sono disposti a pagare).
Lavoriamo sempre per migliorare l’esperienza Spotify e conduciamo regolarmente test per informare le nostre decisioni. Attualmente stiamo conducendo un test di un piano di abbonamento supportato da pubblicità con un numero limitato di nostri utenti. Alcuni test finiscono per aprire la strada a nuove offerte o miglioramenti, mentre altri possono fornire solo insegnamenti. Al momento non abbiamo ulteriori informazioni da condividere.
Come si evince dalla comunicazione dell’azienda, ancora non è confermato l’arrivo di quest’offerta in modo definitivo. Qualora lo fosse, resta da capire il costo in Europa. Al momento infatti il test è limitato in paesi fuori dall’Europa, ma guardando il listino prezzi delle altre offerte attualmente attive non è difficile aspettarsi anche qui una conversione 1:1 tra prezzo in dollari e in euro.
Com’è nata la piattaforma
Spotify è stato sviluppato nel 2006 dalla Spotify AB a Stoccolma in Svezia. L’azienda è stata fondata da Daniel Ek, ex CTO di Stardoll e da Martin Lorentzon, cofondatore di TradeDoubler. L’azienda principale oggi è la Spotify Ltd situata a Londra, mentre i settori di ricerca e sviluppo sono rimasti ancorati all’originale Spotify AB di Stoccolma.
Spotify è stato offerto al pubblico il 7 ottobre 2008, con un sistema basato su inviti per gli account gratuiti, mentre gli account in abbonamento (e quindi a pagamento) erano disponibili a tutti. L’azienda ha riportato una perdita di 4.4 milioni di dollari durante il 2008, ma nel febbraio 2010 Spotify ha ricevuto un piccolo investimento da Founders Fund dove Sean Parker, allora dirigente, era stato reclutato per aiutare Spotify a “vincere le etichette nel più grande mercato di musica mondiale”.
Nel corso della sua esistenza, Spotify è stata soggetta a diversi problemi di sicurezza. Nel 2009 l’azienda annuncia che le informazioni private di utenti registrati durante il 2018 erano stati sottratti. Il 25 marzo 2011, invece, le pubblicità provenienti da fonti esterne sono state disabilitate a causa di un attacco che sfruttava una vulnerabilità di Java per introdurre programmi ostili nei computer delle vittime.