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Olimpiadi di Tokyo 2020: i Giochi più costosi di sempre

Lo scorso venerdì 23 luglio 2021 si è celebrata a Tokyo, in Giappone, la cerimonia d’apertura dei Giochi della XXXII Olimpiade, posticipati dal 2020 al 2021 a causa della Pandemia da COVID-19. L’Italia fino ad oggi ha conquistato ben 18 medaglie, di cui due ori.

L’organizzazione dei Giochi Olimpici è sempre un motivo di grande dibattito. Da una parte i riflettori sono puntati sul Paese ospitante, e da ciò ne deriva una grande attenzione mediatica, con oneri e onori. Dall’altra, invece, i costi e gli investimenti da affrontare sono enormi.

Già in un momento di normalità è complicatissimo organizzare le Olimpiadi e sostenerne i costi. In una situazione come quella odierna, nel bel mezzo di una pandemia, è ancora più difficile.

Quanto sono costate le Olimpiadi al Giappone?

I Giochi Olimpici di Tokyo 2020 molto probabilmente saranno le Olimpiadi più costose di sempre. I costi erano già schizzati alle stelle prima della pandemia, ma a causa del rinvio sono saliti ulteriormente, e sono destinati a crescere ancora. Quando nel 2013 Tokyo ha vinto il concorso per poter ospitare i Giochi del 2020 gli organizzatori avevano previsto una spesa di circa 7,3 miliardi di dollari. A dicembre 2019 il budget è stato rivisto a 12,6 miliardi di dollari, ben prima che si decidesse per il rinvio. Il costo stimato dovuto alla posticipazione è di circa 2,8 miliardi. Ad ogni modo, si stima che i costi a consuntivo arriveranno a sfiorare i 22 miliardi di dollari, anche se, secondo quanto riportato da giornali finanziari Nikkei ed Ashi, si potrebbe arrivare fino a 28 miliardi.

Insomma, in ogni caso non si tratta di una buona notizia per il Giappone e i Giapponesi.  Le cause di questi aumenti sono principalmente relative al rinnovo dei contratti di locazione, alla continua manutenzione degli impianti sportivi, oltre che al personale.

A quanto ammontano i possibili introiti?

Gli introiti principali derivano dagli sponsor locali, dal contributo del CIO (Comitato Olimpico Internazionale), dalla vendita di biglietti e dal merchandising. Secondo la quinta versione del budget, presentata a Dicembre 2020, gli introiti ammonteranno a circa 6,7 miliardi di dollari. Una cifra ben lontana da quelli che potrebbero essere i costi reali. In più Toyota, una delle principali aziende presenti ai Giochi e simbolo dell’industria giapponese, ha deciso di ritirare il proprio sponsor dalle Olimpiadi a causa del danno di immagine che potrebbe subire nel caso in cui l’evento risulti essere un flop. L’opinione pubblica giapponese, infatti, non è a favore dei Giochi sia per la paura che possano causare un aumento dei casi, sia per i costi esorbitanti da sostenere. È pur vero, infatti, che tali costi dovranno essere sobbarcati dai giapponesi stessi.

I principali introiti delle Olimpiadi di Tokyo 2020 (Fonte: Sky news)

Le esperienze passate

Tokyo non è la prima città ospitante a dover fare i conti con incrementi così elevati nei costi. Già altre città hanno vissuto tale problema. Nel 1976 Montreal ha dovuto affrontare costi più alti del 720% rispetto al budget iniziale. A Barcellona nel 1992 i costi hanno avuto un incremento del 266%. Più recentemente, a Londra 2012 i costi hanno superato del 76% quelli previsti a budget, a Rio 2016 l’incremento è stato del 352%. Anche alle Olimpiadi Invernali di Sochi nel 2014 si è verificato un aumento enorme, pari al 289%, portandole ad essere i Giochi più costosi di sempre finora.

I costi delle Olimpiadi estive e invernali (Fonte: Statista)

Insomma, organizzare le Olimpiadi non è sicuramente una sfida semplice. Certamente non bisogna sottovalutare o dimenticare i benefici che un tale evento porta in termini di turismo, Covid permettendo, e attenzione mediatica.

Tuttavia, dal punto di vista finanziario le Olimpiadi di Tokyo sono già un flop, dato che i costi saranno almeno tre o quattro volte maggiori rispetto al budget iniziale. Speriamo che risultino un successo almeno dal punto di vista sportivo.

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Published by
Giacomo Ferrario