Sport: una storia lunga millenni
Parlare della storia dello sport, significa parlare dell’evoluzione sociale dell’uomo.
Dalle danze propiziatorie rituali per il raccolto e la caccia fino alle partite di calcio odierne ne è passata di acqua sotto i ponti. Tuttavia si tratta di attività che hanno tutte una comune matrice e che non possono essere considerate in maniera scollegata.
Cosa troverai in questo articolo:
Lo sport al tempo dei Romani
L’attività fisica – nella sua accezione più pura – ci ha sempre contraddistinto sin dalla comparsa dei primi ominidi, complice la vita selvaggia che conducevano nella natura allo stato brado. però, è con l’avvento delle prime civiltà, che si può cominciare a parlare di sport in senso più “moderno”. Per gli antichi Romani, vivere significava andare a caccia, fare corroboranti bagni e saune nelle terme, cavalcare.
Dopo il “buio” del Medioevo, poi, gli studi sull’importanza di una sana attività fisica cominciarono a costellare il Seicento ed il Settecento. Tanto che ci sono pervenuti moltissimi documenti firmati da medici autorevoli dell’epoca. Questi scritti affermavano, già allora, i benefici effetti psicofisici dello sport, accennando non solo al suo ruolo terapeutico, ma anche igienico, militare e pedagogico.
Evoluzioni dello sport
Con l’Ottocento, lo sport comincia a virare verso la forma che ci è tanto familiare. Questo, grazie a Thomas Arnold, che nell’Inghilterra di inizio secolo divenne il famosissimo rettore del collegio di Rugby. Grazie a lui, per la prima volta, l’attività fisica cominciò a corredarsi di studi teorici, per permettere alla mente di irrobustirsi insieme al corpo: era nata la pedagogia sportiva.
Siamo arrivati, così, al Novecento, che porta con sé un altro nome fondamentale: Pierre de Coubertin. La sua storia è forse la più interessante di tutte. Nonostante provenisse da una famiglia aristocratica, durante i suoi studi si trasformò in un ribelle, scioccato dalle differenze di classe e dalla povertà dei ceti più bassi. Ispirato proprio da Arnold e dal suo affettuoso legame con i suoi studenti, de Coubertin comprese che lo sport, portato nelle scuole, poteva trasformarsi in un veicolo di accelerazione della democratizzazione sociale.
Lo sport infatti, poteva aiutare persone di ceti diversi – e persino nazioni diverse – ad interagire in maniera semplice e naturale. Verso la fine dell’Ottocento, riemersero le antiche rovine della mitica cittadina greca di Olimpia: il resto è storia. I Giochi Olimpici, grazie a lui, tornarono a vivere.
La nascita delle scommesse sportive
Con l’evolversi dell’ importanza dello sport sono comparse anche tante attività collaterali. D’altro canto, gli storici sono concordi nell’affermare che le prime scommesse sportive risalgono proprio alle Olimpiadi greche e, quindi, a oltre duemila anni fa!
Non è un segreto, poi, che i Romani scommettessero sui gladiatori e che il Medioevo, cercando di rendere illegali queste pratiche, non abbia fatto altro che favorirle, in una nuova accezione di clandestinità.
Il betting, in poche parole, è nato parallelamente allo sport.
Negli anni ‘50 infatti, Las Vegas legalizzò le scommesse nei suoi casinò.
Oggi, il panorama è molto più variegato e fluido. Con l’avvento di internet infatti, tutti possono piazzare scommesse sportive online comodamente dai propri smartphone, senza dover varcare la soglia di nessuna lussuosa casa da gioco!