Materiale elettrico: in crescita gli e-commerce di settore
Il processo di digitalizzazione che ha radicalmente cambiato il mondo del marketing si è tradotto anzitutto nella nascita e nella proliferazione degli e-commerce, i negozi digitali che attirano un numero sempre crescente di utenti e acquirenti. Questo nuovo, ma già ampiamente consolidato, canale di vendita è stato adottato in praticamente ogni settore merceologico, sia della grande distribuzione che della vendita al dettaglio; in tal senso, non fa eccezione il comparto del materiale elettrico, un segmento di prodotti rivolti sia ai privati che ai professionisti. In questo articolo vediamo quali sono stati i recenti sviluppi del settore, anche in relazione agli effetti sortiti dalla pandemia.
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I dati del 2020
Le contingenze che hanno caratterizzato il 2020, ossia l’emergenza sanitaria e le relative misure di contenimento del contagio da COVID-19, hanno influenzato le dinamiche del mercato: i negozi fisici, soggetti a chiusure parziali o limitazioni, hanno subito i danni maggiori, registrando un netto calo delle vendite. Come riportato dall’ISTAT in un recente rapporto, il mese di novembre 2020 – rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – ha fatto registrare un calo delle vendite al dettaglio, tanto per quanto concerne la grande distribuzione (-8.3%) quanto per le attività al dettaglio (-12.5%); di contro, lo shopping online cresce in maniera significativa (+50,2%). All’interno di questo scenario, anche il commercio elettronico presenta indici negativi; si tratta delle statistiche relative all’acquisto di servizi (diminuiti quasi della metà), mentre lo shopping di beni di consumo è aumentato di quasi un terzo. A spingere maggiormente la crescita del settore degli e-commerce sono i settore emergenti, come ad esempio il Food&Grocery (+70% rispetto al 2019) mentre settori consolidati, quali l’informatica e l’elettronica hanno fatto registrare percentuali di crescita più moderate.
Il comparto del materiale elettrico
Come altri settori merceologici, anche quello del materiale elettrico ha vissuto un 2020 a due facce: da un lato le difficoltà dei negozi fisici, legate non tanto alle chiusure quanto ad alcuni ‘effetti collaterali’ dell’emergenza sanitaria. Basti pensare, ad esempio, a quanti interventi di ristrutturazione edilizia sono rimasti incompiuti a causa delle difficoltà economiche patite dalla committenza. Di contro gli e-commerce specializzati, come ad esempio Emmebistore, hanno rappresentano una valida alternativa, grazie ai vantaggi offerti dallo shopping digitale. Oltre ad essere una soluzione pratica e veloce, l’acquisto online consente anche agli utenti meno esperti e competenti di fare i propri acquisti controllando, ad esempio, le specifiche tecniche di un dispositivo (così da verificare compatibilità agli impianti ed altri parametri).
Lo sviluppo futuro degli e-commerce seguirà diverse tendenze; le vendite online cresceranno ma i canali di acquisto saranno maggiormente diversificati. Un contributo crescente arriverà dai dispositivi mobili; in aggiunta l’utilizzo di più canali potrà giocare un ruolo importante: nel caso dei negozi di materiale elettrico, ad esempio, una buona integrazione tra catalogo digitale e negozio fisico sarà certamente un elemento in più per spingere ulteriormente le vendite. La presenza sul web, oltre a guadagnare una quota crescente di vendite, può essere utilizzata per migliorare il rapporto con il cliente e la sua esperienza d’acquisto. Iniziative di questo tipo saranno fondamentali per la sopravvivenza del settore, chiamato a fronteggiare una situazione di difficoltà che non si esaurirà certo a breve termine.
Secondo i dati di settore rilevati dalla ANIE, a settembre 2020 il comparto elettrotecnico ha fatto registrare, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un calo dell’attività industriale pari al 2,7% mentre il dato congiunturale è leggermente migliore (-1,2% rispetto ad agosto 2020); ad ogni modo, il comparto ha sofferto un calo quasi dimezzato rispetto al resto del manufatturiero nazionale (in calo di oltre il 5%). Per quanto riguarda il periodo gennaio-settembre 2020, il calo complessivo è stato del 12,8% rapportato con i primi nove mesi del 2019.