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Startup Hi-tech italiane: ecco come resistere al Covid

Gli ultimi dati della conferenza stampa dell’Osservatorio Startup Hi-tech svoltasi a Milano sembrano confermare le aspettative per il 2020. Nonostante l’avvento del Covid-19, le startup hi-tech italiane continuano a crescere e raccolgono ben 683 milioni di euro (solo il 2% in meno dello scorso anno).

I dati della Digital Innovation italiana

L’Osservatorio Startup Hi-tech è promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, in collaborazione con InnovUp – Italian Innovation & Startup Ecosystem.

L’Osservatorio Startup Hi-tech grazie ad una Ricerca effettuata prevalentemente tramite fonti primarie, fornisce il dato esclusivo sugli investimenti complessivi in startup da parte di investitori formali e informali in Italia. Difatti, l’ente analizza le dinamiche imprenditoriali e lo scenario delle startup hi-tech finanziate in Italia, con l’obiettivo di creare cultura sugli impatti e sulle opportunità offerte dalla nascita di nuove imprese. L’intento ultimo è accelerare le dinamiche positive, grazie alla costituzione di un punto di riferimento permanente in un processo complesso e multidimensionale.

Primo passo della Ricerca dell’Osservatorio Startup Hi-tech 2019-2020 è la mappatura di tutte le startup hi-tech finanziate in Italia e la valutazione critica dei loro impatti sulla crescita economica e occupazionale del nostro Paese.

Analisi iniziale è la stima esclusiva da fonti primarie del mercato degli investimenti in startup high-tech in Italia da parte di investitori “formali” (e.g. Venture Capital indipendenti, Finanziarie Regionali, fondi di Corporate Venture Capital) e “informali” (Venture Incubator, Family Office, Club Deal,  Business Angel).

L’Osservatorio ha poi analizzato le dinamiche di investimenti in startup da parte di imprese consolidate, e le performance delle startup hi-tech italiane che hanno ricevuto investimenti, lungo le principali fasi del ciclo di vita (finanziamento, crescita e exit).

Il risultato è uno studio volto a comprende gli elementi chiave dal punto di vista strategico e imprenditoriale alla base del successo, i modelli di business innovativi e le principali criticità riscontrate.

L’analisi delle Startup Hi-tech italiane

Le startup Hi-tech italiane raccolgono 683 milioni nel 2020, circa 11 milioni in meno di quanto raccolto nel 2019. Una decrescita quasi irrilevante se confrontata alle difficoltà del periodo Covid. Certamente la performance positiva di alcuni comparti ha aiutato il sistema a reggere l’urto della crisi.

A dominare la scena gli investimenti da parte di attori formali, che registrano una crescita del 34%, passando dai 215 milioni del 2019 ai 288 milioni del 2020. I finanziamenti da attori informali, invece, per la prima volta dal 2012 non crescono, passando da 248 a 247 milioni di €.

La componente dei finanziamenti internazionali determina in maniera significativa il calo complessivo degli investimenti nel 2020, passando da oltre 231 milioni di euro del 2019 ai poco più di 148 milioni (-36%).

Sono questi i dati emersi dall’Osservatorio Startup Hi-tech p e presentato in occasione del convegno “L’innovazione digitale non va in lockdown: alle imprese cogliere l’effetto startup”.

Come ha dichiarato Antonio Ghezzi, Direttore dell’Osservatorio Startup Hi-Tech “Se la speranza per il 2020 era quella di raggiungere o addirittura superare finalmente la soglia di 1 miliardo di euro di investimenti equity in startup hi-tech italiane, lo shock e la relativa crisi legata al COVID-19 hanno costretto l’ecosistema a fare i conti con una realtà ben diversa: dove la parola chiave non fosse necessariamente ‘crescita’ bensì ‘tenuta’”

Un chiaro esempio della resilienza delle startup Hi-tech in un anno che ha visto crollare tanti altri settori dell’economia italiana.

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Published by
Serena Zamboli