“Vaccinazione di massa nel 2021”: parla Arcuri

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Oggi sono stati registrati in Italia 28.337 nuovi casi (in numero minore di 6000 unità rispetto a ieri) di coronavirus:il totale contagiati dall’inizio della pandemia è ora pari a 1.408.868. Si deve prendere atto anche di 562 nuovi decessi (ieri 692), per un totale di 49.823. Tornano a salire -ieri 10 unità- i ricoveri in terapia intensiva: +43 (totale arrivato a 3.801). Nei reparti ordinari degli ospedali sono ricoverate 34.279 persone, incremento di 216 pazienti rispetto le 24 ore precedenti. Come ultima considerazione, in isolamento domiciliare si trovano attualmente 767.867 italiani; 13,942 in più di ieri.

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Vaccinazione di massa

Il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, nel corso di una conferenza stampa convocata con lo scopo di aggiornare riguardo le misure atte al contenimento ed al contrasto della pandemia, si è detto possibilista ed ottimista nei confronti di una possibile vaccinazione di massa entro il 2021. Ecco le sue dichiarazioni:

“Stiamo lavorando alacremente al piano di distribuzione, conservazione e somministrazione dei vaccini anti Covid; si tratterà della più grande campagna di vaccinazione mai vista. Le do un auspicio, ma non una previsione: penso che la quantità di vaccini che arriveranno nel nostro paese sarà una quantità crescente. Io penso che entro qualche mese potremmo arrivare nel corso del 2021 alla cosiddetta somministrazione su larga scala. <Infatti> -ndr-, sulla base delle previsioni non ancora validate, una parte importante della popolazione potrà essere vaccinata nel primo semestre del prossimo anno o entro il terzo trimestre del prossimo anno. Bisognerà vedere se i processi autorizzativi andranno tutti in porto e se tutti gli italiani vorranno farsi il vaccino. Dobbiamo essere in grado di vaccinare ogni italiano che lo vorrà; per ora, tuttavia, non è previsto l’obbligo e non conosciamo quanti italiani vorranno farsi il vaccino

Arcuri: vaccinazione di massa 2021

Procedure e bandi

Su strumentistica, tracciabilità e bandi:

“Stiamo progettando una piattaforma informatica che consentirà di gestire il processo di somministrazione, e la verifica della stessa, per sapere come si chiamano le persone che hanno fatto il vaccino e dove lo hanno fatto, lo scopo è quello di seguire la tracciabilità di queste persone sul territorio nazionale. Sul certificato (o patentino) di vaccinazione: sarà possibile e sarà il ministero della Salute a stabilire concretamente come agire. <Inoltre> -ndr-, due giorni fa il ministero della Salute dopo un lavoro lungo ed analitico ci ha dato le specifiche delle siringhe necessarie a somministrare i vaccini: lunedì bandiremo la gara per l’acquisizione delle quantità richieste. Non so se siamo in ritardo; ho la presunzione di credere di no: sarebbe paradossale avere i vaccini e non le siringhe. Riguardo ai frigoriferi? Se non ci fossero sarebbe impossibile avere i vaccini. Certo che ci sono. <Infine> -ndr-, abbiamo chiesto alle Regioni di evidenziare il fabbisogno di ossigeno, il quale ci sembrava iniziasse a scarseggiare: mediamente <infatti> non c’è una carenza di ossigeno liquido, ma una carenza delle bombole. Abbiamo <quindi> cominciato a contattare i principali produttori di queste bombole, che dovranno perciò essere già predisposte con l’ossigeno all’interno. Ci sembra, negli ultimi giorni, di aver ricevuto una buona risposta” conclude Arcuri.