E’ apparso ieri, l’appello di Burger King UK. “Acquistate anche dai concorrenti”. Qualcosa di insolito vero? invece no, anche perché il colosso del fast food non è la prima volta che lancia queste iniziative.
E’ bastato un post davvero singolare, a far partire questa nuova campagna di sensibilizzazione all’acquisto. Le restrizioni degli ultimi giorni, soprattutto in Inghilterra, hanno messo in ginocchio i vari ristoranti che per l’appunto dovranno chiudere e lavorare solo d’asporto. Così, con scioltezza, Burger King ha deciso di aiutare il prossimo e invitare tutta la popolazione non solo a comprare tramite le varie app di consegna a domicilio, ma soprattutto a ordinare dai vari concorrenti. Primo fra tutti: McDonald’s.
Anche se molto contenuta, solidale e certamente non incentrata sul “guadagno”, questa è a tutti gli effetti una mossa di marketing. In pochissimo tempo infatti, il nome Burger King è finito ovunque.
Ma come detto all’inizio, non è la prima volta che l’azienda decide di far parlare di se per le sue iniziative solidali. Tempo fa infatti, il King ha avviato una campagna denominata Love conquers all, insieme a McDonald’s in occasione del gay pride. Nel cartellone, le due mascotte dei fast food erano intente a baciarsi con sotto lo slogan appunto “L’amore vince su tutto“.
Sempre in tema marketing, non possiamo non citare l’iniziativa a favore di McDonald’s in cui, per un giorno intero, Burger King ha deciso di non vendere i suoi panini e incentivare invece le vendite dei Big Mac. Questo, poichè proprio in quei giorni McDonald’s stava supportando una raccolta fondi contro i tumori pediatrici.
Sembra proprio che per riprendersi, le varie attività dovranno inventarsi di tutto. Purtroppo però quando c’è di mezzo un problema così grave, non è semplice parlare di business o quant’altro. L’iniziativa di Burger King, nasconde dietro di se un bisogno di aiuto concreto, posti di lavoro persi e migliaia di lavoratori rimasti a casa. Tutti noi però, nel piccolo, possiamo contribuire.
“Un Whopper è sempre la cosa migliore, ma anche ordinare un Big Mac non è così male“.