L’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale ha pubblicato proprio negli scorsi giorni il risultato della sua ricerca su una possibile soluzione per arginare gli effetti del Covid-19. Un lockdown selettivo per gli over 70 potrebbe essere il giusto compromesso tra l’esigenza di salvare vite ed evitare il collasso economico. Andiamo ad analizzare meglio lo studio.
Come scrive Matteo Villa per INSPI, trovare una soluzione ottima per arginare gli effetti della pandemia risulta impossibile. Prima di proclamare un nuovo lockdown totale, come già successo in altri Paesi europei, il Governo potrebbe pensare ad una misura contenitiva parziale, un compromesso che permetta di perdere il minor numero di vite possibile, tenendo al contempo in considerazione la qualità e la speranza di vita di chi sopravvive.
Dagli studi sulla possibile letalità del coronavirus, si è potuto notare che questa aumenta esponenzialmente con il crescere dell’età dei soggetti contagiati. Basti pensare che in Italia l’82% dei deceduti per Covid aveva più di 70 anni, mentre addirittura il 94% ne aveva più di 60. Secondo le stime, infatti, il coronavirus è stato letale per meno di 5 soggetti su 10.000 tra i 30-39 anni, mentre per più di 7 soggetti su 100 nella fascia degli ultra-ottantenni.
Nello scenario ipotizzato dall’ISPI, se si riuscissero ad isolare solo i soggetti a rischio, dunque proclamare un lockdown selettivo, sarebbe possibile contenere la letalità del Covid-19. Il grafico sottostante riporta i risultati dello studio: se riuscissimo a isolare efficacemente gli ultra-sessantenni, la mortalità scenderebbe allo 0,07%, circa dieci volte inferiore, equivalente a 43.000 persone.
Secondo questo scenario, escludendo il lockdown totale e quindi considerando la diffusione del coronavirus tra la popolazione più giovane, la mortalità passerebbe da 460.000 soggetti a 43.000 (-91%) se si isolassero solo gli ultra-settantenni.
Un lockdown selettivo potrebbe arginare alcuni degli effetti più gravi del Covid-19, come l’esaurimento dei posti in terapia intensiva e la velocità di riempimento degli ospedali. Il problema di questo scenario resta nella difficoltà di isolare i soggetti a rischio, spesso conviventi con persone più giovani. Sarebbe impossibile pensare di isolare gli ultra-settantenni in soluzioni abitative come Covid-Hotel sia per il costo ingente, sia per la possibilità che possano divenire nuovi luoghi di contagio. Certo, tutelare gli anziani, riducendo al minimo i contatti con l’esterno, resta una delle più efficaci soluzioni dettate dal buon senso.
Sarebbe sbagliato ritenere che quella dell’isolamento selettivo sia un’opzione da scartare o da non considerare a priori. La possibilità di un lockdown parziale, seppur di difficile attuazione, potrebbe essere una delle soluzioni da considerare prima di decidere una nuova chiusura totale, con sicure ripercussioni sulla vita del Paese.
Soprattutto perché come ha scritto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nella Giornata Internazionale degli anziani: