Nuove indiscrezioni sull’approvazione da parte della Commissione Europea della fusione FCA – PSA. Secondo quanto riportato da Reuters, fonti vicine alla Commissione Europea avrebbero rilasciato indiscrezioni sull’approvazione della fusione tra i due colossi dell’automotive. L’ultimatum per la decisione dell’antitrust europeo era stato fissato a febbraio 2021, ma secondo Reuters il via libera potrebbe arrivare entro la fine di quest’anno.
La fusione FCA – PSA, annunciata nell’ottobre del 2019, porterebbe alla nascita del quarto gruppo automobilistico al mondo per volumi di vendite (8,7 milioni di veicoli all’anno), dopo GM, Volkswagen e l’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. In base alle stime nate dall’aggregazione dei risultati del 2018, al momento dell’annuncio si prevedevano ricavi di quasi 170 miliardi di euro e un utile operativo corrente di oltre 11 miliardi di euro. L’antitrust europeo aveva fissato l’ultimatum per l’approvazione della fusione entro la fine di quest’anno, salvo poi prorogare i termini a febbraio 2021 per poter esaminare ulteriori dettagli.
In particolare, a destare dubbi che richiedevano ulteriori indagini erano state le quote di mercato detenute dai due gruppi nel mercato dei veicoli commerciali di molti paesi UE. La fusione tra i due gruppi, quindi, avrebbe potuto ridurre eccessivamente la concorrenza sui veicoli commerciali leggeri (furgoni al di sotto delle 3,5 tonnellate) in tali paesi. Il Commissario europeo alla concorrenza della Commissione Europea, Margrethe Vestager, aveva affermato che “Fiat-Chrysler e Peugeot SA, con il loro ampio portafoglio di marchi e modelli, hanno una posizione forte nel mercato dei veicoli commerciali in molti paesi europei. Valuteremo accuratamente se l’operazione potrà influire negativamente in questi mercati e garantiremo che un panorama competitivo sano per gli individui e le imprese che fanno affidamento sui veicoli commerciali per le proprie attività”.
Secondo le indiscrezioni pubblicate da Reuters, per rassicurare la Commissione Europea, PSA avrebbe proposto di rafforzare la rivale Toyota, con la quale PSA ha una joint venture, incrementando la produzione dei suoi van. Inoltre, PSA e FCA potrebbero impegnarsi in tali paesi e per tale segmento di mercato a non richiedere l’esclusività alle proprie officine autorizzate.
Sebbene non vi sia nulla di ufficiale, secondo le indiscrezioni pubblicate, il via libera della Commissione Europea potrebbe arrivare entro la fine del 2020. Reuters ha contattato sia la Commissione Europea che i due gruppi, ma non ha ottenuto alcun commento in merito alla vicenda. Da varie dichiarazioni di FCA e di PSA emerge comunque l’intento di completare la fusione entro il primo trimestre del 2021.
Fusione FCA – PSA, parola d’ordine: “sostenibilità”
Tra gli obiettivi strategici della fusione ci sono il focus sull’innovazione tecnologica e l’espansione in nuovi mercati. Il gruppo FCA è sprovvisto di piattaforme modulari e predisposte per l’elettrificazione che sono tecnologia fiore all’occhiello di PSA. Le sinergie che si andranno a creare tra i due gruppi, dunque, saranno rivolte soprattutto allo sviluppo di auto elettriche, direzione in cui i mercati globali dell’automotive sembrano muoversi. Nel memorandum firmato lo scorso anno si prevedeva che le sinergie annuali a regime sarebbero stimate in circa 3,7 miliardi di euro, senza chiusure di stabilimenti in conseguenza dell’operazione. Inoltre, Stellantis “beneficerà di efficienze negli investimenti su scala ancora più ampia per sviluppare innovative soluzioni di mobilità e tecnologie all’avanguardia nel campo dei veicoli alimentati a energie alternative, della guida autonoma e della connettività.”
Con la fusione con FCA, PSA punterebbe a entrare nel mercato americano. FCA, dal canto suo, potrebbe espandersi nel mercato cinese: PSA, infatti, possiede una partnership con Dongfeng Motor Group. Il Gruppo avrà sotto di sé i marchi nuovi e quelli storici dei due colossi: Fiat, Jeep, Dodge, Ram, Maserati, Peugeot, Opel, Citroën, DS.