Taffo no mask: una storia di Real Time Marketing vincente

Come si fa a vendere l’invendibile? Chiedetelo a Taffo che da anni vende ciò che per molti è stato un tabù: i servizi di un’agenzia di onoranze funebri. 

In un modo ironico e dissacrante ha fatto crollare anche ciò che per anni non è stato neanche mai nominato: la “morte”.

L’ultima trovata dell’agenzia è stata quella di presentarsi alla famosa “Marcia della Liberazione”. Un ragazzo dello staff ha iniziato a distribuire dei volantini con su scritto «potrebbe avere bisogno di noi, un giorno». Ma i negazionisti della pandemia e i no-mask non hanno preso bene il riferimento alla morte con ironia ed hanno insultato il giovane che distribuiva i volantini.

Ma chi c’è dietro alla strategie di Real Time Marketing che permette all’agenzia di onoranze funebri di essere sempre sul prezzo e a far parlare di sé. E soprattutto è un fuoco di paglia oppure ha effetti diretti sul fatturato?

Scopriamolo insieme.

Taffo Funeral Services: la storia di un’azienda storica

L’attività TAFFO Onoranze Funebri inizia nei primi anni ‘40, fondata da Giuseppe Taffo, un falegname di un piccolo borgo aquilano. Iniziò su richiesta dei compaesani a costruire a mano le bare per dei servizi funebri.

Pian piano, oltre ai suoi prodotti da artigiano, i familiari dei defunti chiedevano di frequente a Giuseppe Taffo anche il servizio di accompagnamento della salma al cimitero. Il falegname cominciò a trasportare il feretro su un carretto di cui disponeva. 

Così, il falegname abbandonò l’arte ebanistica per dedicarsi all’attività funebre a 360 gradi diventando così un punto di riferimento per tutta la città. Infine, ha conosciuto una rapida espansione su L’Aquila, Roma e…sul Web.

Il sodalizio con Kirweb di Riccardo Pirrone

Un’accoppiata vincente che va avanti dal 2011 e che adesso conta una fan base di circa 240 mila utenti su Facebook e 71,3 mila followers su Instagram.

L’agenzia KiRweb è riuscita a portare in chiave ironica, ma sempre con rispetto, il concetto di morte sui social. Slogan ironici, cinici che hanno l’obiettivo di strappare un sorriso all’utente. Finalmente, si è capito che anche le agenzie funebri sono attività commerciali ed in tal senso sono inseriti all’interno del libero mercato. Di conseguenza, hanno necessità di investire nella comunicazione e nella pubblicità. Ed è per questo che si è affidata alla sinergia dell’agenzia KirWeb e NDV Comunicazione, web agency di Roma specializzata in web marketing e comunicazione digitale. 

Così TAFFO si è contraddistinta per la sua attenzione nel sociale ottenendo grande risonanza mediatica. Ad esempio, il suo post a favore dei vaccini ha ottenuto più di 15.000 condivisioni ed ha raggiunto più di 3,5 milioni.

Grazie alla KiRweb ha mostrato un modo di fare pubblicità e interazioni sui social network in modo intelligente ed ironico migliorando così la propria Brand Awareness.

Fonte: Open.online

Taffo no mask: chi c’è dietro ad ogni post di Taffo?

Riccardo Pirrone, non si definisce né marketer, né pubblicitario, nè troll, né social media manager e neppure un imprenditore digitale come Fedez. Però potremmo descriverlo come il fautore del successo di Taffo e di altre aziende.

Di fatti, è stata sua l’intenzione che l’ironia possa rappresentare l’unica via per esorcizzare la morte e da questo sono nate le sue campagne di comunicazione. La pagina del Brand è cresciuta da 2000 followers fino a superare i 300.000. Una strategia di comunicazione che ha fatto discutere e dividere le coscienze. Ma come si dice? “Purché se ne parli”.

Ma, il giovane laureato in Scienze della Comunicazione, conferma che c’è un ritorno economico tra la sua strategia pubblicitaria e le entrate delle aziende di cui cura l’immagine. In un’intervista su Open, Pirrone dichiare “ Sì, in alcuni casi dopo un periodo di decrescita, le aziende di cui mi occupo hanno visto migliorare – a volte anche raddoppiare- le proprie entrate, inteso anche come traffico sul web. O comunque c’è stata un’impennata non indifferente nel successo mediatico”.

Genio o provocatore? Non lo sappiamo, ma ciò che conta è aspettare un nuovo post di Taffo.

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Published by
Gabriele Proto