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Fabbrica e Intelligenza Artificiale: la nuova frontiera

Prendete un’azienda che produce impianti per il riciclo di metalli e pensate agli enormi costi fissi che deve sostenere. Ora pensate a quanto beneficio potrebbe trarre dall’IA per contenere i costi di manutenzione. Siete arrivati al perfetto connubio tra l’azienda Zato (azienda del settore) e Vedrai (esperta nei servizi di intelligenza artificiale).

Cos’è Zato

L’azienda Zato, nasce nel 1999 da una sinergia tra ingegneria e lavorazione dei materiali. Il primo compito posto all’epoca, era quello della produzione di materiali per la produzione (attualmente infatti, sono leader mondiale nel settore), passando poi negli anni a comprendere i principali fattori di: vendita e assistenza.

Mission della Zato, è quella di essere specialisti nella produzione di impianti per la frantumazione, triturazione e riciclaggio. La perfetta sincronizzazione tra: qualità, tecnologie evolute e soluzioni ingegneristiche avanzate, ha reso possibile il loro posizionamento tra i colossi del settore, rendendo di fatto l’azienda punto di riferimento di chi ha bisogno di attrezzature del genere.

Nella foto: frantumazione materiali ferrosi. Credits: https://www.ecosmalt.it/frantumazione-materiali-ferrosi-cormano/

Oggi l’azienda ha all’incirca 40 dipendenti e ben 5 richieste di brevetto (di cui una già accettata). Può vantare inoltre, un fatturato di 18,23 milioni di euro nel 2018 con un utile di 480 mila euro.

Vedrai x Zato

Ciò che Vedrai ha sviluppato per Zato, è quanto di più tecnologico è innovativo ottenibile da risorse attualmente disponibili. Spieghiamo subito il perchè. Come inizialmente detto, chi acquista un macchinario per la triturazione di materiali affronta un’enorme sborso iniziale. Ciò si traduce indubbiamente in un alto costo fisso per l’azienda e una conseguente manutenzione continua (anch’essa con i suoi relativi costi). Pertanto, per Zato, poter vendere un prodotto con bassi interventi di manutenzione rappresenta un grosso vantaggio. Fidelizzazione e crescita del brand sono quindi le due principali conseguenze di un’azione del genere.

Il modo in cui l’intervento dell’IA aiuta l’azienda è il seguente: fondamentalmente, numerosi sensori posti sui macchinari consentono di raccogliere dati utili a creare previsioni future sul comportamento dell’attrezzo. Così facendo, si prospettano possibili scenari in cui (a volte) è necessaria la manutenzione. Gioco forza quindi, che conoscere già a priori il possibile problema è un enorme vantaggio (che porta con se benefici economici e temporali).

IA fondamentale in lockdown

Proprio durante il periodo di lockdown, l’aiuto dell’intelligenza artificiale si è fatto sentire maggiormente. Zato infatti, ha avuto la possibilità di collegarsi direttamente con la macchina (che in questo caso ha richiesto magari un controllo). Così facendo, l’intervento è immediato e avviene ancor prima che il problema sussista. “Continueremo a investire e implementare sistemi di Intelligenza Artificiale con l’obiettivo di rendere la nostra azienda sempre più leader nel nostro mercato, consapevoli che al giorno d’oggi la tecnologia è fonte di vantaggio competitivo” dice Valerio Zanaglio, fondatore di Zato.

Vedrai sul Recovery Fund

Michele Grazioli, CEO di Vedrai, è fiducioso su quanto l’IA possa scendere in campo per spendere al meglio i 270 miliardi di euro del Recovery Fund. Per lui (e ovviamente per chi utilizza le sue soluzioni) gli strumenti in possesso, possono fornire importanti previsioni soprattutto sugli investimenti. “L’Intelligenza Artificial è una tecnologia che può aiutare a fare scelte ma non deresponsabilizza: la tecnologia in questo momento deve essere a supporto di chi prende decisioni” afferma Grazioli. Infatti, per lui, utilizzare la tecnologia non significa necessariamente farle prendere decisioni che in realtà spettano a chi di competenza. Essa, deve servire solo come strumento per quantificare i possibili scenari.

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Published by
Carmelo Giofrè