Il PIN INPS lascia il passo a SPID: ecco come funziona

A partire dal 1° ottobre 2020 l’Inps non rilascerà più nuovi PIN: con l’Identità digitale SPID sarà possibile accedere a tutti i servizi online dell’Istituto e della Pubblica Amministrazione.

INPS passa a SPID

In linea con gli obiettivi dell’Agenda Digitale Italiana, il passaggio a SPID rende il rapporto con la Pubblica Amministrazione più semplice, sicuro ed affidabile. Ma cos’è SPID? Scopriamolo insieme.

SPID: Sistema Pubblico di Identità Digitale

SPID è lo strumento gratuito che permette di accedere a tutti i servizi online di amministrazioni e soggetti privati aderenti con un’unica Identità Digitale (username e password scelti dall’utente).

Identità Digitale SPID

Utilizzando un’unica password sarà possibile effettuare prenotazioni sanitarie, iscrizioni scolastiche e tanto altro ancora. Il sistema SPID, inoltre, è sicuro: la privacy è garantita e ci sono ben 3 livelli di sicurezza in base al tipo di servizio che si richiede.

Tutti i cittadini maggiorenni italiani posso richiedere SPID: basta possedere un indirizzo e-mail, un numero telefonico, un documento d’identità valido e la tessera sanitaria. Bisogna poi scegliere tra i diversi Identity Provider erogatori del servizio. Attenzione però: gli Identity Provider hanno diverse modalità di registrazioni – gratuite o meno – e consentono livelli di sicurezza SPID differenti.

L’identità digitale SPID al centro della trasformazione digitale

Secondo la Strategia per la Crescita Digitale 2014-2020, l’innovazione digitale è un investimento pubblico che coincide immediatamente con una riforma strutturale del Paese. L’Identità Digitale SPID diventa uno degli strumenti per attuarla.

In particolare nella conferenza stampa “Welfare con una nuova e univa identità digitale” svoltasi lo scorso 25 settembre a Roma, INPS ha sottolineato l’importanza di SPID come strumento per la digitalizzazione del Paese.

Durante l’incontro, il Direttore Generale di Agid (Agenzia per l’Italia Digitale) Francesco Paorici, si è soffermato sul ruolo dell’identità digitale:

“Il passaggio a SPID è una sfida fondamentale per la digitalizzazione del Paese. Inps e il Ministero del Lavoro sono state amministrazioni proattive per attuare questo passaggio e rappresentano un esempio a cui anche le altre amministrazioni hanno la responsabilità di tendere”. 

La fase transitoria dei servizi online INPS

La decisone di INPS di procedere al passaggio dal PIN a SPID va ad attuare il processo di semplificazione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione e da seguito alle politiche di digitalizzazione del Paese.

A partire dal 1° ottobre è iniziata la fase transitoria di trasformazione dei servizi online INPS. Gli utenti potranno accedere ai servizi online offerti da INPS utilizzando sistemi di autenticazione alternativi attualmente accettati, ovvero:

  • Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID);
  • Carta d’Identità Elettronica (CIE);
  • Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Per gli utenti già in possesso di un PIN Inps si potrà scegliere di continuare ad utilizzarlo, ma solo fino alla conclusione della fase transitoria.

Il PIN sarà ancora rilasciato dall’INPS solo a determinate categorie di utenti e per i servizi loro dedicati. In particolare potranno richiedere il rilascio e il rinnovo del PIN in modo usuale i seguenti utenti:

  • Minori di diciotto anni;
  • Persone che non hanno documenti di identità italiani;
  • Persone soggette a tutela, curatela o amministrazione di sostegno.