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Juve senza soldi? Il bilancio indica “profondo rosso”

Nei giorni scorsi, la Vecchia Signora ha riscritto il progetto di bilancio al 30 giugno 2020. La motivazione è quella di integrare nei conti della stagione 2019/2020 i costi della rescissione del contratto di Gonzalo Higuain.

La svalutazione del contratto ha portato ad un aumento del “rosso” che è passato da 71,4 a 89,7 milioni di euro.  Questa manovra ha generato un effetto economico sull’esercizio del periodo consigliato pari a 18,3 milioni di euro. 

Juve senza soldi solo a causa di Higuain?

La perdita aggiuntiva di 18,3 milioni di euro prima citata si riferisce alla quota di ammortamento del costo del cartellino per il quinto anno. El Pipita fu acquistato per la cifra record di 90 milioni di euro circa 4 anni fa ed ha giocato con i bianconeri per tre stagioni. La quarta stagione (non in ordine di tempo) il calciatore argentino è stata trascorsa per metà al Milan e metà al Chelsea. 

In quell’anno la Juventus ricevette la quota di ammortamento come pagamento che è rimasta a carico del bilancio dei bianconeri. A causa della risoluzione, quest’anno, la società di Agnelli non riceverà alcun corrispettivo. Il club ha comunicato agli investitori l’aggiornamento del bilancio con il seguente comunicato:

«Facendo seguito a quanto comunicato nella giornata di ieri – in relazione alla risoluzione consensuale del contratto per le prestazioni sportive con il calciatore Gerardo Gonzalo Higuain – e al comunicato stampa diffuso in data 11 settembre 2020 relativo all’approvazione del progetto di bilancio al 30 giugno 2020, si rende noto che il Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club S.p.A, riunitosi in data odierna, sotto la Presidenza di Andrea Agnelli, ha proceduto alla modifica e all’approvazione del progetto di bilancio per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2020 per tenere conto della svalutazione del valore residuo del calciatore Gerardo Gonzalo Higuain e del conseguente effetto economico negativo sull’esercizio 2019/2020, pari a € 18,3 milioni».

Juve senza soldi? Il bilancio indica “profondo rosso”

Bilancio Juve: debiti netti e ricavi operativi

Secondo il progetto di bilancio al 30 giugno 2020, a fine giugno i debiti finanziari netti ammontavano a circa 385,2 milioni di euro. A prima vista, può sembrare che l’importo rispetto a giugno 2019 sarebbe diminuito. Infatti, in questo periodo i debiti netti ammontavano a 463,5 milioni di euro. 

Questo perché, quest’anno la società ha incassato un aumento di capitale versato dai soci di circa 300 milioni di euro. In poche parole, escludendo la ricapitalizzazione è come se i debiti netti fossero aumentati di circa 221 milioni di euro in un anno.

Nel comunicato dello scorso 11 settembre, la società bianconera ha comunicato che i ricavi dello scorso esercizio erano pari a 573,4 milioni di euro. Questo perché erano incluse anche le plusvalenze derivate dal calciomercato che sono salite a 166,58 milioni rispetto ai 127 dello scorso anno. Al netto di tale plusvalenze, i ricavi operativi della scorsa stagione sono di 406,8 milioni di euro. Una perdita di circa 88 milioni di euro.

Colpa del Covid se la Juve è senza soldi?

La Juventus, a causa delle misure restrittive anti-Covid, ha avuto un calo dell’8% del fatturato.  Il risultato negativo (peggiorato di 31,5 milioni quello dell’esercizio precedente) deriva inoltre da maggiori oneri sulla gestione dei diritti dei calciatori, con maggiori ammortamenti e svalutazioni.

I ricavi da gare si abbassano dai 70,7 milioni di euro a 49 milioni a causa delle partite a porte chiuse. Ma grandi perdite sono dovute anche del faticoso cammino in Champions interrotto troppo presto contro il Lione. Questo ha portato ad una perdita di oltre 40 milioni di euro dei proventi media. Anche il merchandising ha subito una frenata  mentre in rialzo i guadagni dovuti ai nuovi contratti con gli sponsor Allianz e Jeep.

L’esercizio 2020/2021 si presenta ai nastri di partenza già in difficoltà. La situazione sanitaria non è ancora rientrata e di conseguenza la crisi economica avanza. Questo potrebbe comportare a dei pesanti sacrifici sul mercato per poter far quadrare i conti.

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Published by
Gabriele Proto