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Instagram Reels: Facebook attacca l’incerto TikTok

Introduzione

Si sa, mai sanguinare di fronte allo squalo. Non appena TikTok (app popolarissima tra la gen Z) ha mostrato segni di debolezza derivanti dalla proposta di bando negli USA e lavora per respingerli, Zuckerberg cala l’asso.  Mercoledì infatti, Instagram, l’app di condivisione di foto facente riferimento a Facebook, ha rilasciato Reels. Proprio alla stregua della celebre TikTok, le persone possono utilizzare Reels per creare video di 15 secondi ideati e progettati con lo scopo di facilmente condivisibili. Seguendo il modello di TikTok, inoltre, Reels consente agli utenti di rendere le proprie registrazioni video sincrone a spezzoni di canzoni o file audio registrati da essi stessi, potendo aggiungere inoltre altri effetti, quali i filtri di realtà aumentata. Qui trovate una maggiormente dettagliata descrizione del prodotto “Reels”.

Instagram Reels: timing perfetto

Il timing di Zuckerberg è stato perfetto: TikTok è stato recentemente alle prese con un tumulto geopolitico assai rilevante con il presidente Donald Trump. La Casa Bianca,  infatti, ha affermato che TikTok stessa rappresenta una minaccia alla sicurezza nazionale a causa della sua proprietà (la società Internet cinese ByteDance), aggiungendo che l’app deve vendere i suoi affari negli Stati Uniti entro 45 giorni o sarà bannata. Prosegue dunque la lotta di The Donald nei confronti del Paese Rosso e di tutte le sue aziende principali (leggasi, una fra tutte, Huawei)

La data di rilascio

Instagram Reels è disponibile su larga scala a partire da ieri (ovvero in oltre 50 paesi, tra cui Stati Uniti, Gran Bretagna e Giappone). Inoltre, sarà anche presentato in India, leggasi una delle aree di crescita futura chiave per tutto l’ecosistema Facebook. Se a ciò si aggiunge che nel Giugno appena trascorso giugno, TikTok è stato bandito in India, ecco che si apre una considerevole fetta di mercato per l’azienda Californiana.

Instagram Reels: le dichiarazioni

“TikTok sta facendo grandi cose in questo formato, così come altre app e funzionalità quali Snapchat e YouTube. Tuttavia, non esistono due servizi uguali e questa capacità di risposta immediata alla domanda dei consumatori è la concorrenza sul lavoro, uno dei segni distintivi del settore tecnologico da molto tempo. Aumenta semplicemente la scelta, il che è positivo per le persone”. Afferma Instagram in una nota. TikTok ha rifiutato di commentare.

I precedenti di Facebook

Facebook possiede senza dubbio un pregresso in termini di clonazione di funzionalità o app concorrenti. Zuckerberg ha infatti lanciato sul mercato un prodotto chiamato Stories (sia per Instagram che per Facebook, rispettivamente nel 2016 e 2017) come risposta all’ascesa impetuosa dell’app Snapchat. Stories era una copia pressoché esatta delle Storie di Snapchat, feature che permetteva alle persone di raccontare le loro giornate in brevi video o istantanee destinate a scomparire in 24 ore.

La mossa di Facebook, in quello specifico caso, ha intaccato la crescita di Snapchat, secondo i documenti che Snap stessa, società madre di Snapchat, ha presentato per la propria IPO nel 2017. Evan Spiegel, fondatore di Snapchat, aveva già all’epoca espresso frustrazione per la volontà di Facebook di copiare e tentare così di indebolire i suoi concorrenti.

Instagram Reels vs TikTok

Seppur non avendo risposto direttamente a Instagram, i dirigenti della casa madre di TikTok hanno criticato Faceboo, in una nota ai dipendenti di questa settimana. Zhang Yiming, amministratore delegato di ByteDance, ha dichiarato di voler espandersi come società globale, ma anche TikTok ha affrontato un

“intenso ambiente politico internazionale, oltreché la collisione e il conflitto di culture diverse, il plagio e la diffamazione della concorrente Facebook. Vi sono state difficoltà complesse e inimmaginabili che l’azienda ha dovuto affrontare nell’ultimo anno e queste sono addirittura peggiorate con il trattamento ingiusto dell’amministrazione Trump.”

Le motivazioni di tale affermazione

In un’audizione del Congresso dello scorso mese, avente come referenti anche altri dirigenti tech, Zuckerberg ha indicato la Cina e prodotti quali TikTok come realtà di cui gli Stati Uniti dovrebbero preoccuparsi.  Tale affermazione non è casuale, infatti TikTok è stata a lungo sotto il radar di Facebook: nel mentre TikTok cresceva rapidamente negli ultimi anni (negli USA e altrove), Facebook ha anche lanciato Lasso, altro clone dell’azienda cinese, nel 2018. Tuttavia quest’ultimo non riscosso il successo del pubblico che era stato messo in preventivo, così Facebook lo ha chiuso a luglio.

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Published by
Alberto Girardello