Sostenibilità e sguardo al futuro. Queste, le due chiavi utilizzate da KFC per la nuova strategia: produrre nuove crocchette etiche partendo da cellule di pollo e materiale vegetale, attraverso una stampante 3D. La svolta inoltre è l’invariabilità di gusto e consistenza, il tutto senza danneggiare nessun animale.
L’azienda, per la sua scelta ha deciso di stringere un accordo con la società Russa 3D Bioprinting Solutions. L’idea che hanno sviluppato insieme, è quella di creare la “carne del futuro” come risposta alla crescente popolarità di uno stile di vita sempre più sano e all’avanguardia, e soprattutto, all’aumento della domanda di alternative alla carne tradizionale, con metodi di sviluppo sempre più rispettosi dell’ambiente.
Tale produzione, certamente avrà un impatto minimo sul mondo animale e sull’ambiente in generale. Si stima che il consumo di energia si ridurrà di circa il 50% e che il suolo aziendale necessario possa essere 100 volte più piccolo. Grandi numeri, se accostati anche alle minori emissioni di gas serra. Raisa Polyakova, General Manager di KFC Russia afferma: “Stiamo lavorando per renderli disponibili a migliaia di persone in Russia e, se possibile, in tutto il mondo”.
Alla KFC, il monitoraggio delle ultime tendenze ed innovazioni è sempre alle porte, questo, per stare al passo con i tempi introducendo tecnologie avanzate nelle reti di ristoranti. L’esperimento nel testare la tecnologia di bioprinting 3D per creare prodotti a base di pollo, può anche aiutare a risolvere diversi problemi globali incombenti, punto di forza per l’azienda infatti, che si reputa molto orgogliosa di contribuire allo sviluppo.
Ma le tecnologie di bioprinting 3D, non sono nuove. Ampio sviluppo infatti, è stato quello nel settore della medicina; ed oggi, si stanno affacciando a quello alimentare. Ricordiamo inoltre che se questo dovesse essere il futuro, il pianeta certamente ne sarà grato, meno impatti, meno consumi, meno inquinamento.
La KFC è la classica azienda Americana. Harland Sanders all’epoca ragazzo, decide di svolgere numerosi lavori, tra i quali, uno in particolare che gli insegna l’arte della cucina. Nel 1930 gli viene offerta la possibilità di aprire un distributore di benzina con annessa cucina. Qui, avvia per la prima volta in Kentucky la galoppata verso il futuro: crocchette di pollo fritto. Ottiene grande successo grazie alla formula “Home Meal”, ossia pasto da consumare a casa. Dal 1940 al 1952 apre la catena KFC (Kentucky Fried Chicken) che venderà però dopo una decina di anni per 2 milioni di dollari. Oggi, il marchio ha 24000 ristoranti in 145 Paesi con un fatturato superiore ai 20 miliardi.