La società fondata nel 1884 a Roma, ha da poco annunciato in modo ufficiale il progetto per la creazione di un nuovo hotel nella città storica dal nome: Bulgari Hotel Roma.
Valorizzare le bellezze Italiane, questo, l’intento dell’amministratore delegato di Bulgari: Jean-Christophe Babin, che con un maxi-investimento ha reso possibile la progettazione di un nuovo hotel di lusso a Largo Augusto Imperatore, zona molto gettonata grazie anche all’iconica Piazza di Spagna. Il palazzo su cui sorgerà la nuova attrazione Romana, fonda le radici nel 1936 su progetto dell’architetto Vittorio Ballio, stile razionalista e colori tipicamente Romani come marco Travertino e mattoni rosso bruciato, ed esaltazione del legame con la visione dell’Imperatore Augusto: queste, le principali caratteristiche del palazzo. Ad aumentare il valore dell’operato, c’è una donazione di 120 mila euro fatta direttamente da Bulgari per riqualificare l’Ara Pacis su cui si affaccia il palazzo.
L’apertura, dovrebbe essere per il 2022 considerando ovviamente tutti i lavori da svolgere. La straordinarietà dell’operato però non risiede nei tempi brevi di realizzazione, bensì nel patrimonio artistico e culturale su cui sorgerà. Il palazzo che verrà trasformato nel nuovo Bulgari Hotel, è infatti proprietà di Edizione Property, che possiede oggi un patrimonio di immobili che va dal Fondaco dei Tedeschi a Venezia a l’immobile di Champs-Élysées a Parigi.
Notevole, anche la partership con Antonio Citterio – Patricia Viel, che affermano: “La straordinaria sinergia tra il progetto di rigenerazione per la Piazza Augusto Imperatore e il recupero di questo edificio del trentennio riverbera la potente alchimia che lega Bulgari e Roma. Lavoriamo da dieci anni ai progetti Bulgari che hanno la vocazione di disseminare nel mondo la straordinaria aura di questo binomio.”
Il Bulgari Hotel Roma comprenderà tra le altre cose:
L’apertura di un Hotel a Roma è forse la notizia più importante per l’azienda Bulgari, poiché fonda le radici proprio nella capitale. Ma il portafoglio di proprietà possedute è vastissimo: Milano, Londra, Dubai, Beijing, Bali e Shanghai e in aggiunta tra il 2020 e 2022: Parigi, Tokyo e Mosca. Notevole punto a favore però, è che tutte le strutture sono Leader nel settore. Caratteristica unica nel suo genere, soprattutto per un mercato come quello del gran lusso. Ad accrescere la notorietà del progetto e della maison stessa, la creazione di una collana “Ospitalità Italiana” in oro bianco per celebrare il nuovo investimento. Un pezzo unico per rappresentare Roma e la bellezza dell’intera città.
“Ringrazio Bulgari per il rinnovato impegno con cui segue la valorizzazione dei beni culturali della nostra città. Roma riparte con maggiore slancio: lavoriamo per renderla più bella e accessibile a tutti. Un importante investimento privato che porterà molti posti di lavoro”. Ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi.
Di certo, dietro tutte le decisioni prese dal marchio Bulgari, c’è un management di tutto rispetto. Un gruppo solido e di notevole esperienza capace di investire anche dove il rischio è maggiore e in periodi non particolarmente favorevoli. Il segno del passaggio di storia, dal vecchio al nuovo pensiero avviene nel 2001: quando Bulgari crea un’azienda comune con la divisione Lusso di Marriott International per lanciare un nuovo marchio di hotel di lusso. Infine, nel 2011 LVMH annuncia di aver acquisito il 51% del capitale del gruppo Bulgari, quota, che sale infine al 98,09% nel settembre dello stesso anno. LVMH, proprietario infine di 3,7 miliardi di euro in totale, aumenta gli investimenti pubblicitari e crea un centro di acquisti per tutti i marchi di gioielleria del gruppo. Nel 2012 Bulgari annovera 180 punti vendita di proprietà nel mondo oltre a riacquistare i diritti di utilizzo del marchio che erano stati ceduti ai franchisee.