ufirst: evitare le code grazie al tuo smartphone

Risparmiare tempo è una delle esigenze più comuni tra tutte le persone, soprattutto durante lo svolgimento di particolari mansioni. In aiuto c’è: Ufirst.

Ufirst Evitare Code Smartphone

Credits: www.mistergadget.tv

Con la pandemia vissuta, sono state moltissime le Aziende o Startup che si sono messe in atto per creare qualcosa di nuovo, qualcosa che potesse aiutare la vita di tutti i giorni. Come sappiamo, bisogna ridurre i contatti, evitare gli assembramenti e un’altra serie di accorgimenti da seguire. Proprio per questo, tra le tante realtà aziendali presenti in Italia, una che spicca in modo particolare è: ufirst.

Cosa troverai in questo articolo:

ufirst

ufirst è l’app rivoluzionaria che ti permette di evitare le file e presentarti nel posto desiderato quando è il tuo turno. L’applicazione, è diventata la più scaricata durante il periodo di lockdown ma esiste da alcuni anni. L’idea nasce precisamente a Roma, quando: Luca La Mesa, Paolo Barletta ed Eduardo Teodorani, decidono di creare un’applicazione per il mondo del leisure (turista che viaggia per piacere). Ma da li a poco, ci si è resi conto che il vero obiettivo era il B2B, arrivando così nel 2018 ad una fusione con Qurami (già conosciuta ai tempi e utilizzata da molte strutture come app di prenotazione turno online). Il concetto era semplice: risparmiare tempo ed evitare la congestione dei servizi grazie ad una semplice prenotazione tramite smartphone. L’app trasmette un “numero virtuale” sul telefonino, e manda una notifica quando è quasi giunto il turno dell’utente, segue un notevole risparmio di carta e il mondo ringrazia. Ultimissima novità invece: Fila Programmata, il nuovo servizio che permette di scegliere giorno e orario di ingresso. Questo riduce notevolmente i tempi morti, consentendo al personale di organizzare al meglio il lavoro.

HomePage Ufirst
HomePage ufirst Credits: www.ufirst.com

Business Model

Il modello su cui si basa è il classico B2B, c’è una quota fissa da pagare e un contratto annuale con pagamento mensile, ovviamente, più sono i punti vendita che una singola azienda abbina e più sono i vantaggi (in termini economici) offerti. Business certamente aiutato dal particolare periodo che stiamo vivendo, la pandemia infatti, ha reso ufirst un’app essenziale per chi volesse andare ad esempio al supermercato, al comune o all’ospedale. La cosa molto importante da sottolineare, è che questo servizio ha risolto un bisogno di moltissime persone divenendo ancora più popolare (passa infatti da 3 mila a 150 mila utilizzi al giorno), e ciò ho consentito al team di ufirst di creare sinergie con moltissime aziende.

Tra le prime che possiamo citare c’è: Esselunga, la società Italiana è stata tra le prime ad assecondare l’idea di ufirst mettendola a disposizione nei vari centri da lei posseduta. Per il gruppo Milanese infatti, vi era l’esigenza di scaglionare gli ingressi nei negozi e questo è stato possibile in due modi: il primo prevedeva di selezionare l’Esselunga più vicino e prenotare un numero, il secondo invece (nel caso si fosse sprovvisti dell’app) permetteva all’utente di comunicare diretta al personale il proprio numero sul quale ricevere una notifica in prossimità del proprio turno. Ma le sinergie non si fermano qui, alla lista si aggiungono: Ikea, Leroy Merlin, Feltrinelli, Tim, Apple e altri tipi di attività, nomi importantissimi che aumentano la notorietà di ufirst. Un business piaciuto anche alla famiglia Moratti.

Presente e futuro

L’escalation di ufirst, ha permesso di raggiungere milioni di utenti e una posizione di leadership molto solida dovuta soprattutto al traguardo conquistato nell’Apple Store Italiano: terzo posto subito dopo Zoom e Tik Tok. Ma se nel presente l’app è ormai assodata, per il futuro i progetti sono molto ambiziosi. Lo stesso Barletta asserisce infatti: “Sogno un futuro prossimo in cui apro l’app, ci inserisco le varie cose che devo fare e sarà l’app a dirmi dove andare prima, mi metterà in fila e mi dirà anche che strada fare per trovare meno traffico. Una app quindi che dia la forza a tutti di gestire al meglio il proprio tempo e che possa anche migliorare l’ambiente contribuendo a diminuire le nostre emissioni giornaliere, componente su cui stiamo già lavorando”. Tra le altre cose inoltre, c’è il focus sull’estero. Le esigenze sono le stesse e la soluzione esiste.