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Italia: tra Campari e Ferrari, sfreccia il settore vinicolo

Parlare di Italia e vini, significa raccontare una storia di 300 specie di uve diverse, fatta di tradizioni, cultura e sapori antichi, che nel tempo si sono tramandati riuscendo ad essere unici nel mondo. L’intero sistema Italiano, è articolato in categorie di denominazione che stabiliscono classi di qualità distinte idealmente collocate in una “Piramide di qualità” dove al vertice troviamo il livello qualitativo più alto: IGT, DOC, DOCG. Ma l’Italia non è solo vino, forte è la presenta nel campo degli spumanti o vino-spumante. Recentemente infatti, si è vista la combo Ferrari-Campari.

Ferrari: brand di spumante più forte

Ad accrescere la notorietà dell’Italia in ambito spumanti, è stato certamente il riconoscimento del marchio Ferrari secondo la classifica Global Wine Brand Power Index come marchio di vino più forte in Italia.

Ferrari si mette infatti in prima posizione con un indice di notorietà di 100 punti, ciò a conferma della qualità del prodotto e di una gestione aziendale da parte del presidente delle cantine: Matteo Lunelli, da far invidia ai concorrenti. La notorietà del brand, permette a Lunelli di attuare scelte strategiche anche rischiose soprattutto in periodi di crisi Covid, poiché alla base ha un’azienda solida e di grande importanza.

Nell’immagine: Trento DOC “Giulio Ferrari Collezione” 1997 Credits: www.italiaatavola.net

Qualche dato

Fondata nel 1902 a Trento da Giulio Ferrari, che negli anni ha deciso di cedere l’attività a Bruno Lunelli (fino ad arrivare a Matteo Lunelli nel 2001), l’azienda è riuscita a farsi strada grazie alle strategie sulla produzione: metodo classico, e le caratteristiche stesse del prodotto. Nel 2018 si è calcolato un fatturato di 100 milioni di euro, e un utile di 13,7 milioni di euro con un numero totale di dipendenti pari a 300.

Le cantine Ferrari però, riescono ad avere questa grande influenza sul mercato grazie alla vasta gamma di prodotti al loro interno, si parla di: Grappa Trentina, i vini delle Tenute Lunelli e prosecco Bisol. Notorietà accresciuta anche grazie alle due stelle Michelin possedute dalla Locanda Margon. Si stimano in totale 24 milioni di bottiglie prodotte, che rendono Ferrari all’apice del successo.

Campari e l’acquisto di Tannico

Se la recente nomina di Ferrari non bastasse a mettere l’Italia al primo posto tra le eccellenze manageriali del settore vinicolo, ecco che si aggiunge un’acquisto clamoroso da ben 23,4 milioni di euro.

Campari Bitter, azienda che sul mercato si posiziona con un portafoglio comprendente oltre 50 marchi, ha deciso di acquistare il leader Italiano della vendita di vini online: Tannico, con un’accordo sull’acquisto di una partecipazione del 49%. L’accordo però prevede che Campari prenda inizialmente il 39% dell’intero capitale dell’enoteca per poi progressivamente raggiungere il 49%. Valore che toccherà il 100% a partire dal 2025. Una scelta strategica del genere molto probabilmente è fatta per proteggere in un certo senso le aziende stesse, anche perché il settore dell’e-commerce non è il punto forte dell’azienda che fonde le origini a Novara.

Nell’immagine: Una bottiglia di Campari Bitter Credits: www.vlstechnologies.it

Ecco come ha descritto l’operazione Bob Kunze-Concewitz, Chief executive officer di Campari Group: “Quale parte essenziale del nostro percorso di trasformazione digitale, l’ecommerce costituisce un canale strategicamente rilevante per il nostro business. A tale proposito, Tannico, la principale piattaforma di e-commerce per vini  e premium spirit in Italia, rappresenta una soluzione unica e strategica per i nostri obiettivi di sviluppo commerciale. Facendo leva sull’esperienza di Tannico, saremo in grado di accelerare i nostri piani di sviluppo nell’e-commerce, canale già in crescita, ma destinato a diventare ancora più strategico a seguito delle probabili durevoli modifiche nel comportamento dei consumatori indotte dall’emergenza Covid-19, migliorando significativamente le nostre competenze in ambito digitale. Con il nostro supporto Tannico potrà inoltre accelerare fortemente il proprio sviluppo internazionale e nell’area dei servizi B2B, incrementando ulteriormente la velocità già estremamente ragguardevole della propria crescita.”

Tannico

Leader nel settore delle vendite online di vini e spumanti prestigiosi in Italia, l’enoteca online Tannico si conferma ancora una volta: solida e riconosciuta dalle grandi aziende. Tutto questo, grazie all’AD e Co-Fondatore Marco Magnocavallo, che nel 2013 fonda una realtà imprenditoriale, capace nel 2019 di chiudere con 20,3 milioni di fatturato ricavi in crescita del 36% e 100.000 clienti in tutto il mondo a cui ha inviato all’incirca 1 milione e mezzo di bottiglie. Una leadership riconosciuta anche a livello internazionale che adesso, racchiude una quota di mercato superiore al 30%.

Vendere online non è certamente semplice, ma Magnocavallo è riuscito a rendere un’idea partita dal B2C (Business to Consumer) solida e forte anche nel canale B2B (Business to Business) fornendo quindi servizi anche ad aziende prestigiose.

Eccellenze Italiane

Tutte queste operazioni non fanno che aumentare la fama Italiana nel mondo in termini di imprese manageriali, scelte strategiche e sinergie ottimali, ma spesso ci si chiede il perchè di queste operazioni.

Alla base di tutto, ci sono molteplici fattori: aver saturato il mercato, voler cambiare settore, puntare su un nuovo prodotto. Tutti questi motivi, consentono ad un’azienda leader di poter mettere in atto sinergie con un altro gruppo al fine di acquisire quote di mercato sempre più grandi, con conseguente aumento del fatturato da un lato, e del carico manageriale dall’altro. Va da sé quindi che non è da tutti poter eseguire una fusione, o un’acquisizione completa. L’Italia del resto, di esempi del genere ne possiede tanti, dal recente investimento Menarini, alle nuove scelte di Armani.

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Published by
Carmelo Giofrè