Contributo a fondo perduto: la guida
L’Agenzia delle entrate ha recentemente provveduto a predisporre tutte le procedure attuative ai fini di eseguire le domande al “Contributo a fondo perduto” previsto dal ddl Rilancio, il quale prevede una cifra minima di 1.000 Euro per le singole persone fisiche e di 2mila per le società. Dal 10/06/2020 è reperibile in rete
“e da lunedì sarà operativo, il modulo per avere il contributo a fondo perduto, con poche righe da compilare” Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia, Porta a Porta.
Sul proprio sito, inoltre, la stessa Agenzia fornisce le istruzioni necessarie per richiedere il contributo a fondo perduto.
Cosa troverai in questo articolo:
Guida al contributo
Con un provvedimento emesso dal direttore Ernesto Maria Ruffini, sono delineati gli steps da adempire allo scopo di richiedere ed ottenere il contributo statale che dovrebbe sostenere le imprese e le partite Iva pesantemente ferite dagli strascichi economici generati dal lockdown. Nella fattispecie, il provvedimento dà il via libera alla procedura per la richiesta, la quale avrà facoltà di essere predisposta e spedita attraverso l’utilizzo del canale telematico Entratel oppure con una specifica procedura web che l’Agenzia renderà disponibile nel portale “Fatture e Corrispettivi” del sito www.agenziaentrate.gov.it.
A ciò è necessario aggiungere il fatto che, in una guida stilata dalla medesima Agenzia delle Entrate già consultabile online, trovano posto dettagliatamente tutti i cavilli della misura, del calcolo del contributo e delle le indicazioni necessarie alla sua richiesta.
Come fare per ottenerlo
Il bonus erogato a fondo perduto potrà essere demandato a seguito della compilazione elettronica di una data istanza la quale deve essere presentata in un giorno compreso fra il 15 giugno e il 24 agosto. Allo scopo di preparare ed inviare l’istanza, sarà possibile utilizzare un apposito software nonchè il canale telematico Entratel/Fisconline, cioè una dettagliata procedura web presente nella sezione riservata del portale Fatture e Corrispettivi. Il contribuente poi potrà far uso degli intermediari il quale ha precedentemente delegato al proprio Cassetto fiscale o al servizio di Consultazione delle fatture elettroniche. L’accesso all’iter sarà consentito attraverso le credenziali Fiscoonline o Entratel dell’Agenzia, con le Spid, o infine avvalendosi della Carta nazionale dei Servizi. Con lo scopo di verificare ogni richiesta presentata, il sistema dell’Agenzia provvederà a compiere due elaborazioni sequenziali relative ai controlli formali e sostanziali. L’esito derivante sarà inviato attraverso apposite ricevute restituite al soggetto il quale ha inviato la domanda.
A chi spetta?
Il contributo in oggetto può venire demandato dalle imprese, dalle partite Iva o dai titolari di reddito agrario, con la conditio si ne qua non che siano in attività nel giorno della formalizzazione della richiesta per l’ottenimento del bonus stesso.
Specificatamente, il Decreto Rilancio precisa che:
“non possono fruire del bonus a fondo perduto i soggetti la cui attività risulta cessata nella data di presentazione della domanda, i soggetti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria, gli intermediari finanziari e le società di partecipazione, i soggetti che fruiscono del bonus professionisti e del bonus lavoratori dello spettacolo introdotti dal Decreto Cura Italia e gli enti pubblici”
I requisiti necessari per il bonus
Gli aventi diritto al bonus devono soddisfare due requirements:
- Aver avuto nell’anno solare 2019 ricavi o compensi inferiori o uguali a 5 milioni di euro;
- Il totale di fatturato e corrispettivi di aprile 2020 deve essere inferiore ai due terzi del medesimo di aprile 2019;
Due sono, tuttavia, le eccezioni alla regola:
- Il soggetto il quale richiede il bonus ha avviato la propria attività a partire dal primo gennaio 2019: in questo caso ha diritto al denaro indipendentemente dal fatturato;
- I soggetti con domicilio fiscale o sede operativa situati nel territorio di Comuni colpiti da eventi calamitosi (sisma, alluvione, crollo strutturale) ancora in emergenza al 31 gennaio 2020 (dichiarazione dello stato di emergenza da Coronavirus) hanno diritto al bonus senza vincolo alcuno.
Come si calcola il contributo?
Fatturato e i corrispettivi di aprile 2020 meno il valore corrispondente di aprile 2019. A ciò si opera una specifica percentuale strettamente legata ai ricavi e compensi:
- 20% qualora ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano 400mila Euro;
- 15% qualora ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano 1 milione di Euro;
- 10% qualora ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano 5 milioni di Euro.
Il contributo in ogni caso versato per un valore non minore di 1.000 Euro per le persone fisiche e 2mila Euro per le società. Considerazione non da poco, il bonus è esente da tassazione sia per ciò che concerne le imposte sui redditi sia per l’Irap e non ha alcuna incidenza sul calcolo del rapporto per la deducibilità delle spese e degli altri componenti negativi di reddito.