Dopo numerose notizie scoraggianti dovute alla pandemia Covid19, l’Italia porta qualche buona notizia per le accademie italiane. La classifica più consultata al mondo, Il Qs World University Rankings, ha registrato un balzo in avanti per le nostre università italiane. In particolare gli atenei di Milano, Bologna e Roma hanno registrato significativi balzi in avanti.
La Quacquarelli Symonds (QS), secondo quanto riportato da LinkedIn, è stata fondata nel 1990 e si è affermata come fornitore leader mondiale di informazioni e soluzioni specializzate per l’istruzione superiore e le carriere. La Mission principale è quella di permettere alle persone motivate in tutto il mondo di realizzare il loro potenziale, promuovendo la mobilità internazionale, i risultati scolastici e lo sviluppo della carriera. L’azienda raggiunge circa i 490 dipendenti su LinkedIn e ogni anno fornisce informazioni dettagliate riguardo la classifica delle più prestigiose università mondiali.
I ranking internazionali delle università sono classifiche generate annualmente da appositi istituti internazionali, che confrontano le migliori università di tutto il mondo su diversi parametri. La metodologia QS valuta le università secondo sei parametri ben specifici, con rispettivo peso:
La classifica mondiale di QS, che è dominata dal MIT (Massachusetts Institute of Technology), Stanford University e Harvard; vede un trend positivo e di crescita nelle Università italiane. L’Italia in questo modo si aggiudica il titolo di settimo Paese più rappresentato al mondo in questa edizione e il terzo dell’Unione Europea, dopo il Regno Unito (86) e la Germania (45) e prima di Francia (28) e Spagna (26).
Al vertice delle Università italiane primeggia il Politecnico di Milano (137ma posizione) per il sesto anno consecutivo. Molto bene anche le performance dell’Università di Bologna, che riporta significativi balzi in avanti (sale al 160esimo posto, +17 posizioni rispetto allo scorso anno) e della Sapienza di Roma, che sale di 32 posizioni, raggiungendo il 171esimo posto. Nella 17esima edizione del Qs Rankings, compaiono 36 atenei italiani tra i mille selezionati, di 93 nazioni.
I dati in immagine, mostrano come il trend di crescita delle principali tre università italiane sia positivo. In particolare il Politecnico di Milano ottiene un punteggio migliore nella voce “Employer Reputation”, mentre la Sapienza e l’Alma Mater si distinguono per il punteggio ottenuto nella voce “Academic Reputation”.
Nella classifica italiana le top 10 risultano avere un trend più o meno stabile inserendosi tutte nelle prime 500 Università al mondo. L’Università di Padova ha una crescita in positivo raggiungendo la posizione 216 nel mondo. Nella classifica di quest’anno ci sono anche quattro new entry: l’università Vita-Salute San Raffaele che debutta al 392mo posto, la Libera Università di Bolzano (601-650), l’Università della Calabria e l’Università Politecnica delle Marche (801-1000).
Ciascun istituto di ranking adotta una propria metodologia, che pesa i vari fattori in maniera diversa. Negli ultimi 10 anni la mobilità studentesca è notevolmente aumentata in tutto il mondo. Gli studenti che scelgono di studiare fuori sede, in particolare quelli stranieri, si informano anche usando i ranking internazionali. I ranking sono usati come riferimento anche da docenti e ricercatori, istituzioni ed enti finanziatori, ed influenzano le loro decisioni.