Sono tornati protagonisti gli incentivi rottamazione per chi ha intenzione di cambiare la propria automobile, misura volta anche a far ripartire il settore delle auto dopo il blocco totale dovuto al lockdown attuato per far fronte al coronavirus.
Si tratta di un emendamento al Decreto Rilancio depositato alla Camera giorno 3 giugno da PD, Italia Viva e Leu, ora in attesa di approvazione. In caso di esito positivo, l’emendamento avrà validità a partire da giorno 1 luglio 2020, fino a giorno 31 dicembre 2020. Il suddetto emendamento prevede un contributo totali pari a 4.000 euro, di cui 2.000 euro sono di contributo statale (donati dallo Stato Italiano), mentre gli altri 2.000 vengono forniti dal concessionario che si occupa della vendita dell’automobile.
Innanzitutto partiamo con il dire che 4.000 euro di contributo sono previsti esclusivamente per chi rottama un’automobile che ha più di 10 anni di età. Inoltre, è necessario acquistare una nuova automobile che rientri nello standard europeo sulle emissioni inquinanti Euro 6, con emissioni di CO2 superiori a 61 g/km. Il contributo scende a 2.000 euro, qualora si acquistasse una nuova automobile (sempre che rispetti lo standard Euro 6), ma senza rottamare un veicolo vecchio di 10 anni. Il tutto, solo se il venditore applica uno sconto almeno pari alla misura dell’incentivo statale.
Passiamo ora al prossimo anno, infatti sono state previste ulteriori misure fino al 2021. L’anno prossimo, il contributo si dimezza e si passa, quindi, a 2.000 con rottamazione e 1.000 euro senza rottamazione. L’automobile da acquistare dovrà essere Euro 6 e con emissioni di CO2 comprese tra 61 g/km e 95 g/km.
È stato previsto un incentivo anche per chi opera sul mercato delle auto usate. Infatti, è stata prevista l’esenzione dal pagamento degli oneri fiscali sul trasferimento di proprietà per chi acquista un’automobile usata, che rientri nello standard Euro 5, rottamando una macchina Euro 0, Euro 1, Euro 2 o Euro 3.
Infine, l’emendamento prevede anche un aumento di 200 milioni di euro nel 2020 e di 50 milioni di euro nel 2021, per quanto riguarda il Fondo per l’acquisto di autoveicoli a basse emissioni 200 milioni di euro. Si tratta di veicoli a trazione elettrica, ibrida, a GPL, a metano, a biometano, a biocombustibili e a idrogeno (Dl 83/12).
L’emendamento non dovrebbe aver problemi a passare in Parlamento, in quanto anche dall’opposizione sono arrivate proposte simili. In particolare, Forza Italia ha chiesto la riduzione del peso fiscale per le auto aziendali di nuova immatricolazione, l’inserimento di bonus (2.000 con rottamazione e 1.000 euro senza rottamazione) per l’acquisto di auto in stock (prodotte prima di marzo 2020 e immatricolate entro il 31 dicembre 2020) e di incentivi che vanno da 1.000 euro a 3.000 euro per l’acquisto di veicoli commerciali. Infine, lo stesso partito chiede anche un fondo straordinario da 450 milioni di euro (di durata triennale) per il mercato dei veicoli industriali.