Crisi Rayanair e Easyjet: si ripartirà dopo il COVID?
Come si stanno muovendo le compagnie aeree ai tempi del Covid-19? Volare sembra sempre più difficile e tante sono le perdite nel settore.
Periodo nero per il business legato ai servizi di trasporto su strada o ferro, per via mare o per via aerea. Mentre tutti gli altri settori stanno via via riprendendo piede con le dovute misure di sicurezza, i settori che avranno una ripartenza ancor più lenta sono proprio gli ultimi. Volare ai tempi del Covid-19 sembra davvero difficile.
Flash del settore inter-emergenza sanitaria. L’86% delle merci che son circolate in questi ultimi due mesi è stata trasportata grazie all’ausilio del trasporto su gomma. Flashback alla crisi del 2008. Una crisi che aveva portato nell’immediato successivo decennio una generale sofferenza del settore con un -33% di unità prodotte (-11,842 unità), la perdita di oltre 130.000 posti di lavoro e la chiusura di circa il 30% delle concessionarie. Ed oggi? Gli ultimi due mesi hanno registrato dati praticamente post-bellici. Si sono toccati picchi di -40%, circa, per il mese di marzo e -58,4% per il mese di aprile.
Secondo l’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), ci troviamo di fronte a due possibili casi di sviluppo della situazione legata ai trasporti. Un primo caso ottimistico in cui le perdite girano attorno al -30% dell’intero settore e, un’altro caso “pessimistico” (se il precedente poteva esser definito “ottimale”), con perdite attorno al 40%. Una bomba pronta ad esplodere con ripercussioni gravissime sul mondo del lavoro. Passo indietro, l’UNRAE è un’associazione di categoria del settore automotive costituita dalle case automobilistiche estere che in Italia distribuiscono e vendono mezzi di trasporto.
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Volare: compagnie aeree low-cost
Le notizie per il mondo dei trasporti via aerea sono a dir poco pessime. Le compagnie low-cost e non, stanno subendo ingenti perdite dovute a cancellazioni, rimborsi e costi di mantenimento di flotta e personale (immaginate quanti altri fattori sono da dover aggiungere..). Una crisi che sembra non aver fine.
Uno dei più grandi player di mercato nel settore delle compagnie low-cost, Ryanair, il primo maggio ha annunciato un taglio di circa 3mila posti di lavoro dal prossimo luglio. 3mila persone, con relative famiglie e relativo indotto (che a quel punto non necessita di esistere). Per chi “resta” si vocifera di tagli fino al 20% dello stipendio con relativa chiusura di vari “basi” in Europa.
Il numero uno di Ryanair, Michael O’Leary, commentando le varie misure disposte a livello mondiale, ha annunciato che i voli della sua compagnia non riprenderanno se dovesse diventare obbligatorio il distanziamento sociale sugli aerei. Si potrebbe contare un taglio di capacità di trasporto netta che comporterebbero un aumento dei prezzi volto a sostenere i costi variabili di mantenimento di un aereo. O’Leary, nonostante vari attacchi, ha previsto un taglio del 50% del suo stipendio per i mesi di aprile e maggio, prolungando questa riduzione fino a marzo 2021. Il tutto in previsione di un possibile prolungamento della crisi fino ad inizio 2022.
easyJet scrive ai suoi clienti per avvertirli che gli aerei della compagnia low-cost non vedranno voli fino al 18 maggio: «Nessuna certezza sui tempi di riapertura dell’Europa» . «Da quando i nostri aerei hanno smesso di volare, qualche settimana fa, è scattato il lockdown in quasi tutta Europa, ad oggi, nonostante sia incoraggiante osservare che alcuni Paesi stiano finalmente iniziando a vedere una luce in fondo al tunnel, non c’è alcuna certezza sui tempi di riapertura dell’Europa. Al momento non è possibile acquistare alcun volo fino al 18 maggio ma appena possibile ti faremo sapere quando torneremo a volare», queste le parole del CEO della compagnia britannica Johan Lundgren.
Volare: la ripartenza!
In questo momento tutte le compagnie aeree si stanno muovendo su vari fronti. Da un lato nelle complesse operazioni di rimborso, cancellazione, ridirezione e distribuzione dei voucher sostitutivi per i voli già prenotati e mai effettuati a causa dello stop. Dall’altro lato, si stanno eseguendo le operazioni di manutenzione della flotta rimasta a terra, per poter tornare a volare in sicurezza non appena i cieli si riapriranno.
«Appena possibile ti faremo sapere quando torneremo a volare» scrive il CEO di easyJet. easyJet, è la compagnia numero uno a Malpensa con oltre otto milioni di passeggeri trasportati ogni anno dal Terminal 2 e importanti investimenti in corso. Ricordiamo anche lo sforzo immenso durante l’emergenza con più di 650 voli di rimpatrio che hanno riportato a casa più di 45.000 persone.