Con la festa dell’ Immacolata inizierà ufficialmente la corsa ufficiale ai regali di Natale. Tra qualche giorno centinaia di ragazzi troveranno sotto l’albero delle chitarre scintillanti e inizieranno a sognare di diventare delle rockstar.

Prima di capire come poter accordare tale strumento ed arrivare a suonare almeno “La Canzone del Sole”, centinaia di chitarre verranno abbandonate o rivendute su qualche piattaforma di vendita online. La causa di questo fenomeno è duplice.

Niente più guitar hero

Il successo e la diffusione tra i millennials di generi musicali quali l’elettronica, l’hip hop e trap, non permettono la nascita di nuovi “guitar hero” del calibro di  Jimy Hendrix, David Gilmour, Eric Clapton e Bruce Springsteen e con questo lo spirito di emulazione che ha caratterizzato le generazioni precedenti. Allo stesso tempo studiare e imparare a suonare tale strumento è assai difficile, in quanto richiede passione e dedizione. Il tasso di abbandono tra i first player è assai elevato e si assesta intorno al 90%.

Quanto appena detto si riflette anche sul mercato, dove i principali player e competior del settore come Gibson e Fender, hanno visto una drastica riduzione delle vendite dei loro prodotti e un conseguente calo dei loro ricavi.  Entrambe hanno cercato di reagire ma puntando su strategie differenti.

La strategia di Gibson

Gibson, azienda  Statunitense di chitarre fondata nel 1902, ha puntato ad innovare il prodotto venduto con conseguenze disastrose sia a livello finanziario che tecnico. Le vendite sono crollate ulteriormente e questo ha spinto l’azienda a dichiarare la bancarotta nel 2018.

La strategia di Fender

Fender uno dei più famosi marchi nel mondo dei costruttori di chitarre fondata nel 1946 ha optato su una innovazione diversa che si è dimostrata vincete. L’autore di tale successo è stato Andy Mooney un dirigente di grande esperienza che aveva già lavorato per Disney, Nike e Quiksilver.

Mooney ha puntato a far diventare Fender più digitale e concentrata sui clienti: il che vuol dire più app, più dispositivi connessi e una nuova attenzione verso l’insegnamento della chitarra.

Il primo passo è stato quello di identificare chi sono i nuovi potenziali clienti e quali siano i loro interessi. Attraverso un’analisi di mercato  Fender ha scoperto che il 50% dei nuovi chitarristi è di sesso femminile. Subito dopo, l’azienda ha iniziato a intercettare le artiste più interessanti della scena e, contemporaneamente, a costruire le sue campagne marketing anche per un pubblico femminile.

Altro risultato interessante è stato che i potenziali clienti spendevano quattro volte in istruzione che in attrezzatura tecnica. Per sfruttare al meglio tale aspetto nel 2017 Mooney ha optato per una strategia digitale, lanciando sul mercato un sistema di insegnamento online in abbonamento denominato Fender Play e che attualmente ha 110.000 paganti.

Da qualche settimana è stata lanciata Fender Song, un’applicazione mobile che permette di identificare gli accordi di una canzone e di professionalizzare ulteriormente l’apprendimento tecnico di una canzone. Ma non è finita qui. Per i prossimi anni è in programma il lancio di nuovi prodotti come un app per l’accordatura e un’app che aiuti a regolare l’amplicatore e replicare fedelmente il suono di artisti famosi.

I risultati di questa nuova strategia digitale sono stati eccezionali e le vendite delle chitarre Fender sono tornate a crescere.

Riferimenti

https://www.rollingstone.it/musica/news-musica/smettetela-di-fare-il-funerale-alla-chitarra-elettrica/413398/#Part6

https://www.ilpost.it/2016/11/23/fender-app/

https://www.repubblica.it/economia/2018/05/02/news/gibson_in_crisi_ma_non_per_le_chitarre_chiede_il_chapter_11-195316972/

https://www.corporateinnovation.it/blog/il-caso-gibson-fender

https://it.businessinsider.com/la-nuova-vita-di-fender-prima-ti-insegna-a-suonare-online-poi-vende-la-chitarra/?fbclid=IwAR2L4LVBtC7612u4lBQqoH7Ge3ntCZIInrKh_-hfHoM8BJsGA768dojqngk