I Nutella biscuits sono sugli scaffali dei supermecati italiani da meno di un mese, eppure, nel giro di poche settimane stanno registrando numeri da capogiro e dando vita ad una competizione commerciale tra due colossi come la Ferrero e la Barilla.
Secondo quanto riportato dalla società d’analisi Iri per La Repubblica, solo nella prima settimana di vendita solo state vendute 27 mila confezioni, oltre un milione nella seconda e più di un milione e mezzo nella terza, per un totale di circa 57 milioni di biscotti.
Conti alla mano stiamo parlando di un fatturato pari a 8 milioni di euro. Gli obiettivi del gruppo erano di incassare 80 milioni in un anno,un traguardo che sembra non solo facilmente raggiungibile, se non addirittura superabile con una prospettiva di 130 milioni. Volendo analizzare al meglio la distribuzione delle vendite si ha che il 16% delle confezioni sono state vendute nel Nord-Est, il 37% nel Nord-Ovest mentre il Sud e il Centro sono entrambe sopra il 20%.
Tuttavia questa crescita vertiginosa sta creando un bel po’ di problemi a livelli di produzione, dato che la capacità produttiva dell’azienda di Alba non riesce a stare dietro alla richiesta. Questo si riflette anche a livello di vendite, poichè che il tempo che passa tra l’arrivo nel punto vendita e l’acquisto da parte dei clienti è più che doppia rispetto a prodotti simili della stessa marca. In altri termini, i supermercati non riescono a ricarica gli scaffali nei tempi richiesti.
Ecco svelato il perché della loro scomparsa e dell’etichetta di prodotti introvabili. Cosa che non è passata inosservata ad alcuni, che hanno dato inizio ad alcuni fenomeni di “bagarinaggio”. Come riporta il quotidiano “Il Mattino”, in diversi minimarket nella zona di Napoli, nello specifico tra Mergellina, la Torretta e il Vasto, una confezione arriva a costare 6 e 8 euro. Su Amazon è possibile trovare una singola confezione di Nutella Biscuits a 12 euro, ovvero 4 volte il suo prezzo di vendita.
Nonostante tutto, in poco tempo, il gruppo Ferrero ha conquistato il 16% del mercato nella sua categoria e come abbiamo già detto, la domanda è destinata a crescere. Ma i concorrenti non stanno certo a guardare. Barilla, storico rivale del gruppo Ferrero, ha intenzione di rispondere a tale mossa con il lancio di un nuovo prodotto denominato Biscocrema, un nuovo biscotto ripieno di crema Pan di Stelle, che arriverà sugli scaffali a metà gennaio, ad un costo di 2,99 euro, quanto proprio i Nutella Biscuits.
Il lancio di questo nuovo prodotto non è che l’ultimo atto di uno scontro tra Barilla e Ferrero, che è in corso da più di dodici mesi e che ha avuto inizio con il lancio da parte della prima della Crema Pan di Stelle, conquistando una quota di mercato pari al 7,5%, a discapito della diretta concorrente Nutella.
La sfida tra i due colossi ha radici molto profonde e ha origine nel 2014 con tutte le questioni legate alla presenza o meno dell’olio di palma nei rispettivi prodotti. Nell’arco di pochi anni la sfida è passata dalle sale stampa e alle conferenze direttamente sugli scaffali, dando vita ad una battaglia a suon di prodotti gustosi che solo pochi anni fa era del tutto impensabile.
Articolo a cura di Cosimo Perlangeli