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Emanuele Filiberto di Savoia annuncia: la famiglia reale ritorna!

Ha scatenato molta curiosità e immancabili polemiche un video pubblicato su Twitter da Emanuele Filiberto di Savoia, in cui il nipote dell’ultimo re d’Italia Umberto II annunciava l’imminente ritorno della Famiglia Reale con queste parole:

“Buonasera a tutti gli italiani, ho il dovere di annunciare ufficialmente il ritorno della Famiglia Reale. È tempo di tornare a respirare la tranquillità, la fiducia e l’eleganza di cui abbiamo fiducia oggi più che mai”. E poi ancora aggiunge in tono solenne: “In momenti di complessità un Paese ha bisogno di una guida stabile. Che porti fiducia e che sia da esempio. Di questo e altro voglio parlare al Paese”“Guidata da un forte senso del dovere, la Famiglia Reale si pone l’obiettivo di tutelare i cittadini per guardare al futuro con rinnovato ottimismo. Grazie a tutti. I reali stanno tornando”, aggiunge l’erede di casa Savoia concludendo il suo “messaggio alla nazione”. Il tweet viene accompagnato dall’hashtag #irealistannotornando.

Qual’è la verità?

Dopo qualche ora in cui l’argomento è stato al centro di un ampio dibattito sulle varie agorà della rete ecco svelato l’arcano: nessuna restaurazione all’orizzonte, Filiberto è solo il testimonial che Netflix Italia ha scelto per il lancio nel nostro Paese della terza stagione di “The Crown”, serie dedicata alla Famiglia Reale inglese che sarà in streaming da domenica 17 Novembre. A chiarire definitivamente la questione è proprio Netflix, che ha pubblicato un video sulle pagine social in cui Emanuele Filiberto si agghinda allo specchio con abiti nobiliari, prima che la clip stacchi su un’immagine della protagonista della serie Tv Netflix nei panni della Regina Elisabetta II d’Inghilterra, sulla cui figura è incentrata The Crown.

 

Anche Iva Zanicchi complice di Netflix

Netflix non è nuova a questo tipo di trovate geniali per il lancio dei suoi prodotti originali: l’anno scorso, in attesa della seconda stagione di “Suburra”, scelse Iva Zanicchi come vittima del furto del Premio ricevuto a Sanremo nel 1969 per “Zingara”, finito (come regalo da parte di Aureliano) nelle mani di Spadino (Giacomo Ferrara).

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Published by
Enzo Barresi