Termini come Industria 4.0, Fabbrica Intelligente, Smart Manufacturing, Edge computing sono ormai entrati nel linguaggio comune e rappresentano, da qualche anno a questa parte, uno dei principali trend di sviluppo del settore manifatturiero. Con questi termini si vuole spesso indicare l’utilizzo di tecnologie digitali all’interno del contesto manifatturiero, in modo tale rendere più efficiente la produttività e migliorare la qualità produttiva degli impianti.
Tra diverse tecnologie digitali attualmente disponibili, solo nove rappresentano i building blocks della trasformazione digitale del settore manifatturiero. Queste, così come suggerito dal MISE[1], vanno dalla Realtà Aumentata, per passare dall’ Internet of Things (IoT) ed arrivare fino alla Big Data Analytics.
Ma se queste tecnologie abilitanti rappresentano la linfa vitale dell’industria 4.0, i dati costituiscono la linfa vitale delle tecnologie digitali. Le tecnologie sopra citate, infatti, rendono disponibili una grossa mole di dati derivanti direttamente dall’impianto di produzione o, più semplicemente, dalla singola macchina utensile. Affinché tali dati siano realmente utili per poter migliorare l’efficienza produttiva e la qualità del prodotto, è fondamentale dotarsi di una serie di strumenti idonei ad una loro appropriata gestione ed elaborazione.
La soluzione classica nella gestione dei dati è quella di inviarli ad un data center centralizzato dove poi saranno effettuate tutte le analisi utili per ottenere valore e informazioni utili per il controllo e l’ottimizzazione del processo. Tuttavia tale approccio nei contesti manifatturieri si rivela, sempre più spesso, poco utile a seguito della necessità di avere risposte e risultati in real-time o near real-time. In questo contesto entra in gioco l’Edge computing, che combinato con l’ IoT, consente l’elaborazione e analisi dei dati nell’immediata prossimità di generazione degli stessi, rimandando l’elaborazione più approfondita e complessa a soluzioni centralizzate o posizionate su Cloud. Tale approccio comporta una serie di vantaggi sia per l’operatore di produzione interessato al controllo e all’efficienza della singola macchina utensile, sia ai responsabili di reparto interessati all’ottimizzazione della produzione.
Il sempre più diffuso utilizzo di tecnologie IoT in ambito manifatturiero e la necessità di avere risultati in tempi brevi, stanno determinando una rapida crescita nell’adozione di tale architettura IT. Il tutto è avvalorato anche dalle analisi di mercato. Secondo un’indagine di Gartner[2], il 27% delle organizzazioni sta già pianificando di sfruttare l’edge computing come parte della propria strategia di infrastruttura. Inoltre, entro Entro il 2022, metà delle grandi organizzazioni integrerà i principi dell’edge computing nei loro progetti.
Articolo a cura di Cosimo Perlangeli
[1] Piano Nazionale Industria 4.0
[2] https://www.zerounoweb.it/techtarget/searchdatacenter/edge-computing-un-mercato-in-crescita-secondo-le-previsioni-gartner/