Mark Zuckerberg, lo scorso maggio, alla corte di Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica, stava parlando di affari. Secondo Cnbc, che cita una fonte anonima la quale sarebbe al lavoro sul progetto, Facebook e la casa madre dei Ray-Ban starebbero collaborando alla creazione di occhiali a realtà aumentata -Ar- che dovrebbero essere disponibili fra il 2023 e il 2025, tuttavia è bene specificare che, considerando i lunghi tempi di consegna, non vi è alcuna garanzia sul completamento del progetto nei tempi previsti.
Il nome in codice del dispositivo -indipendente dallo smartphone e dotato di un piccolo display- è Orion. Tale device conferma l’interesse della casa di Menlo Park per la realtà aumentata e per dispostivi che ci liberino dalla schiavitù del capo chino sullo smartphone, fatto noto dall’aprile del 2017. Durante quel mese Zuckerberg aveva dato un assaggio della vision aziendale riguardo gli occhiali a realtà aumentata con una simulazione digitale del possibile aspetto finale del prodotto. Questo venne mostrato al pubblico durante una presentazione apposita e ricordava un paio di comuni occhiali dotati però della capacità di sovraimporre oggetti digitali all’interno del campo visivo. Facebook è dunque al lavoro da tempo per sviluppare gli occhiali Ar nei suoi Reality Labs di Facebook a Redmond, aventi centinaia di dipendenti, ma finora Zuckerberg ha faticato a ridurre le dimensioni del dispositivo in un formato ergonomico che i consumatori possano trovare attraente.
Due anni dopo e a tre dal potenziale debutto di Orion, possiamo affermare che forse è un po’ presto per scoprire come si chiamano i passanti e aggiungerli su Facebook e Instagram con una mossa della testa (funzionalità che vorrebbero essere introdotte), ma intanto il progetto è proseguito. Mark Zuckerberg — nonostante i noti buchi nell’acqua di Google, che anch’essa con Luxottica aveva tentato di rimpiazzare gli smartphone con i Google Glass, e Snapchat, la quale continua a insistere con gli Spectacles senza riuscire a raggiungere numeri degni di nota e nonostante un primo buco da 40 milioni di dollari — ha detto al proprio capo dell’hardware Andrew Bosworth di dare la priorità ai glasses.
“Siamo passati a una struttura organizzativa più funzionale l’anno scorso, e abbiamo inserito le attività sui prodotti Ar nella nostra struttura dedicata ai prodotti togliendole dal laboratorio di ricerca, adesso che siamo più vicini al lancio”
ha affermato a Business Insider la portavoce di Facebook Tera Randall.
Gli occhiali Orion sarebbero ideati per sostituire gli smartphone, e consentirebbero agli utenti di ricevere chiamate, mostrare informazioni in un piccolo display e trasmettere in streaming sui social media. Facebook sta inoltre sviluppando un assistente vocale che servirebbe da input dell’utente per gli occhiali. Inoltre, l’azienda avrebbe sperimentato un dispositivo ad anello che consentirebbe di immettere informazioni tramite il sensore di movimento. Il dispositivo sarebbe chiamato in codice Agios.
Anche Apple starebbe lavorando a qualcosa di simile, senza però voler del tutto disaccoppiare i suoi iPhone, e potrebbe colpire il mercato già dal prossimo anno. Tuttavia per ora alcun marchio è riuscito ad attirare l’attenzione con un prodotto in grado di generare una domanda consistente. Ecco perché, dice The Information, Zuckerberg comincerà a testate il mercato con Stella: una linea di Ray-Ban + Facebook connessi a un’app smartphone per registrare e trasmettere in diretta ciò che si sta facendo e vedendo.