Il Marketing Mix e le P di Kotler

Cos’è il Marketing Mix?

Il Marketing Mix è l’insieme di azioni svolte da un’impresa e volte a combinare le variabili controllabili di marketing, al fine di raggiungere i propri obiettivi. Il Marketing Mix costituisce la base di partenza per il marketing operativo ovvero, la conversione del marketing strategico in fattori manovrabili dall’azienda per raggiungere i suoi obiettivi.

Le 4 P del marketing mix

Il primo a parlare di 4 P del Marketing Mix è stato Edmund J. McCarthy, nel libro “Basic MarketingA Managerial Approach” nel 1960. La diffusion si larga scala di questo modello è merito del docente universitario Philip Kotler, a cui poi saranno intitolate queste 4 P (le 4 P di Kotler). Queste P rappresentano le leve del marketing mix e sono:

  • Product – Prodotto
  • Price – Prezzo
  • Place – Distribuzione
  • Promotion – Promozione/Comunicazione

Vediamole nel dettaglio.

Prodotto

Questa variabile concerne la strategia legata alla ideazione, produzione e  sviluppo dei prodotti dell’azienda. La progettazione dei prodotti si lega irrimediabilmente con la segmentazione del mercato. L’azienda deve decidere cosa produrre in base al mercato che serve o vuole servire. Per non rimanere “indietro” è necessario controllare periodicamente che il prodotto/servizio abbia caratteristiche in grado di accontentare il cliente. In caso ciò non si verifichi, l’azienda potrebbe dover modificare la sua offerta.

Prezzo

La politica di prezzo può fare la fortuna di un’azienda ma anche darle il colpo di grazia. Il prezzo rappresenta il valore che una persona assegna al bene/servizio e per questo motivo è soggettivo. Non nel senso che ciascuno di noi domani può andare e pretendere di pagare una Porsche un Euro ma come somma che si è disposti a pagare per avere il bene X. Il prezzo contribuisce a plasmare la percezione che il prodotto ha all’occhio dei terzi. Un prezzo troppo basso può far passare l’idea che sia di bassa qualità e quindi non essere acquistato. Al contrario, un prezzo alto può scoraggiare chi ha difficoltà a permetterselo o anche semplicemente chi lo valuta in maniera più “economica”.

Distribuzione

La distribuzione riguarda le strategie e azioni che formano il processo di collocamento del prodotto/servizio del produttore presso il consumatore. I beni vengono portati dal cliente mentre per i servizi si cerca di fare l’opposto e attirare il cliente al servizio. Per arrivare più efficacemente al mercato obiettivo individuato dall’azienda, questa può fare ricorso a degli intermediari. Questo permette di ampliare la propria rete senza dover sostenere i costi di una filiale o simili. Ovviamente è importante osservare e confrontarsi con la concorrenza in modo da studiarne le strategie e adeguare le proprie ad esse.

Comunicazione

La comunicazione è l’insieme delle azioni dell’azienda per far conoscere sé stessa e i propri bene/servizi dal consumatore. La comunicazione ha anch’essa delle leve, che sono:

  • Vendite dirette, portare i prodotti letteralmente a casa del cliente per presentarli
  • Promozione delle vendite, incentivazione all’acquisto dei servizi per un periodo limitato di tempo
  • Relazioni pubbliche, i rapporti tra il produttore e il macroambiente

Pubblicità

Anche la comunicazione dipende dalla clientela a cui ci si vuole rivolgere. Se si mira a fidelizzare i giovani sarà più utile avere una presenza solida sui social.

Le 4 P sono sette

Con l’evoluzione del mercato il concetto di marketing mix è cambiato. Alle quattro P di Kotler si sono aggiunte tre variabili che catturano la maggiore importanza dell’aspetto sociale. Queste sono:

  • People – Persone
  • Process – Processo
  • Prova tangibile

Persone

Queste variabile indicano le persone che fanno parte di un target obiettivo o di uno ad esso collegato. Questa leva mira a gestire i rapporti con la clientela attuale e potenziale. Attraverso delle strategie specifiche, si possono comprendere e analizzare le  caratteristiche del target dei clienti in modo da rendere più efficace il prodotto, il prezzo e  la strategia di marketing in generale. I consumatori si sono trasformati e ora non sono disposti ad avere a che fare con aziende e marchi impersonali. Ora il marchio non rappresenta solo l’azienda ma in qualche modo, anche le persone che ci lavorano. Tutto questo si può riassumere nel concetto di reputazione e nei vantaggi che ne derivano

Processo

I processi riguardano la fornitura e l’utilizzo di un bene/servizio da parte del cliente. Più un processo è efficiente e più consente all’azienda di massimizzare la qualità e minimizzare i costi. La percezione che i processi aziendali sono efficienti, ha benefici anche dal punto di vista dell’immagine che si proietta ai clienti.

Prova tangibile

Questa variabile fa riferimento a ciò che il cliente pensa del prodotto o servizio venduto. Le recensioni aiutano i clienti a creare un’immagine mentale dell’azienda e di conseguenza a fidarsi o meno della stessa.

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Published by
Andrea Noli