Coca-Cola Hbc Italia si compra Acque Minerali, meglio nota come Lurisia e in questo modo mette a segno un colpo da 88 milioni di euro. Il principale imbottigliatore dei prodotti della multinazionale di Atlanta nel nostro paese ha infatti sottoscritto un accordo preliminare per l’acquisizione dell’azienda di Roccaforte Mondovì (Cuneo) attualmente controllata dal fondo d’investimento privato IDeA Taste of Italy, gestito da DeA Capital Alternative Funds Sgr, dalla famiglia Invernizzi e da Eataly Distribuzione. E subito dopo l’annuncio dell’operazione arriva la decisione di Slow Food di interrompere la collaborazione con l’azienda di acque minerali, iniziata nel 2007. Il completamento dell’operazione è atteso per la fine del 2019. Piero Bagnasco, attuale presidente e amministratore delegato di Lurisia, e Alessandro Invernizzi, rappresentanti di due degli azionisti venditori rimarranno in consiglio d’amministrazione per garantire continuità.
Fondata nel 1940 in Roccaforte Mondovì, nel Nord-Ovest d’Italia, Acque Minerali imbottiglia acque minerali e frizzati provenienti da fonti a 1.400 metri sul livello del mare sul Monte Pigna, in imballaggi in “pet” e vetro; oltre a bibite come chinotto, gazzosa, aranciata (normale, rossa e amara), limonata e tonica. La fabbrica piemontese si aggiunge ai 4 stabilimenti di Coca-Cola HBC Italia presenti in Campania, Abruzzo, Basilicata e Veneto; dove ha sede il più grande centro produttivo di Coca-Cola in Europa. Una realtà globale, ma anche italiana, con piani di investimento nella capacità industriale che nel 2019 ammontano a quasi 45 milioni di euro. Il celebre marchio della bibita gasata a base di caffeina torna dunque in Piemonte a distanza di sei anni da quando decise di chiudere lo stabilimento di produzione di Gaglianico, in provincia di Biella.