Wimbledon: i prati inglesi sono una miniera d’oro
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Introduzione
Si è da poco conclusa l’edizione numero 133 di Wimbledon, terzo major tennistico dell’anno, la quale ha visto il trionfo incredibile di Novak Djokovic (16esimo slam in carriera per il serbo). La finale si è dimostrata un evento di caratura mondiale (durata 4 ore e 57 minuti- record nella storia londinese) complice anche la presenza dall’altra parte della rete di Roger Federer, dai più considerato il più grande tennista della storia. Il percorso dello svizzero è stato comunque memorabile, complice l’epica semifinale in cui ha eliminato Nadal.
Numeri da capogiro
2500 tv collegate, 108 000 000 £ di diritti televisivi, 13 aziende partner, 5 000 000 $ annuali derivanti dal rinnovo dell’accordo di sponsorizzazione con la sola American Express, 15 000 biglietti venduti per la finale (Centre Court completamente esaurito) con picchi di 7000£ sterline, £14,245,000 di montepremi complessivo del torneo maschile (con un incremento del 9.25% rispetto al 2018). Numeri da capogiro, i quali dimostrano la portata dell’evento.
Abbonamenti londinesi
Può sorgere ora spontanea una considerazione: “Se decidessi di assistere dal vivo alle sfide tra i più forti tennisti del mondo, quanto spenderei?” La risposta a tale domanda è fornita dal sito di Wimbledon stesso; hanno infatti preso il via le vendite degli abbonamenti per il quinquennio 2021-2025. Una singola tessera costa 80000£, 16000£ a stagione, 1230£ a giornata. Trattasi di 30000£ in più rispetto al costo quinquennale del lustro in corso, fatto che dimostra l’esponenziale crescita del torneo verde.
Il numero totale di tessere messe in vendita è pari a 2520 (il 16,7% dei 15000 posti a sedere del Centrale), ed oltre a premettere al fortunato (e facoltoso) proprietario di assistere a tutte le partite, gli consentiranno anche l’accesso a ristoranti, a strutture di ristoro pluristellate e alla celeberrima Champions Room: luogo di culto per gli amanti della racchetta. Dalla vendita degli abbonamenti, il Club si aspetta di guadagnare oltre 200 milioni di sterline.
Occorre però sottolineare come sia presente il diritto di prelazione per i possessori degli attuali abbonamenti, ciò significa che nemmeno pagare tale cifra può garantire la prossima visione bordo campo di Federer-Nadal. Vi sono infatti famiglie dell’elite londinese le quali tramandano l’abbonamento di generazione in generazione.
Un investimento possibile
Considerazione finale per coloro che invece solo alimentati da un forte animo speculativo: la tessera inglese può rappresentare un vero e proprio investimento. Così come accade per la diffusa pratica del bagarinaggio al di fuori degli stadi italiani, è infatti possibile rivendere l’intero abbonamento (in maniera assolutamente legale) ad un prezzo che nel mercato resale raggiunge le 140000£.
Di certo il giro d’affari movimentato da Wimbledon è imponente, tuttavia ciò è merito di un’organizzazione impeccabile e di partite memorabili come quelle di quest’estate.