Istat, dati di Dicembre 2018 su industria allarmanti

In un comunicato stampa pubblicato dall’Istat il 19 Febbraio 2019, è stato pubblicato uno studio relativo all’andamento della produzione Italiana relativo al mese di Dicembre 2018. Dal comunicato è emerso che la situazione italiana risulta essere critica, per quanto riguarda la produzione industriale. A dicembre i ricavi sono crollati del 7,3% su base annua, il dato peggiore dal 2009, periodo di piena crisi finanziaria. Gli ordinativi dell’industria hanno registrato un -1,8% rispetto a Novembre, probabilmente per effetto delle perdite subite sul mercato estero. In relazione al 2018 si registra un calo di crescita sia per quanto riguarda il fatturato che le commesse. Il fatturato ha registrato una crescita del 2,3%, di molto inferiore del 5,3% relativo al 2017; per quanto riguarda gli ordinativi si ha invece un +2%, in netta frenata rispetto al 6,3% dell’anno precedente.

fonte: www.mckinsey.com

In un comunicato stampa pubblicato dall’Istat il 19 Febbraio, è stato diffuso uno studio relativo all’andamento di fatturato e ordinativi dell’industria Italiana relativo al mese di Dicembre 2018. Dal comunicato è emerso che la situazione risulta essere critica, per quanto riguarda la produzione industriale. I dati di Dicembre 2018 mostrano che i ricavi sono crollati del 7,3% su base annua, situazione peggiore dal 2009, periodo di piena crisi finanziaria.  In relazione al 2018 si registra un calo di crescita sia per quanto riguarda il fatturato che per le commesse. Il fatturato ha registrato una crescita del 2,3%, di molto inferiore del 5,6% relativo al 2017; gli ordinativi hanno invece registrato un +2%, in netta frenata rispetto al 6,3% dell’anno precedente. Gli ordinativi dell’industria, inoltre, riportano un -1,8% rispetto a Novembre, probabilmente per effetto delle perdite subite sul mercato estero.

I settori in calo

Il calo dell’industria registrato dai dati dell’Istat è legato pressoché a tutti i settori dell’industria. Il settore dei mezzi di trasporto (diversi dalle auto) è notevolmente peggiorato rispetto ad un Dicembre 2017 in cui si erano registrati dati particolarmente positivi. Per quanto riguarda le automobili, i ricavi hanno perso a Dicembre il 7,3%, assolutamente in linea con i dati della produzione complessiva, e in tutto il 2018 hanno registrato un -3,5%. Gli ordinativi  sono crollati del 18,4%. Male anche l’industria farmaceutica (-13%) e l’industria chimica (-8,5%). Il calo dell’industria emerso dai dati dell’Istat è legato pressoché a tutti i settori. Dai dati di Dicembre 2018 è emerso che il settore dei mezzi di trasporto (diversi dalle auto) è notevolmente peggiorato rispetto all’anno precedente. I dati relativi a Dicembre 2017 erano stati particolarmente positivi. Per quanto riguarda le automobili, i ricavi hanno perso a Dicembre il 7,3%, nella media rispetto ai dati complessivi, e in tutto il 2018 hanno registrato un -3,5%. Gli ordinativi sono crollati del 18,4%. Il settore peggiore è quello legato alle apparecchiature elettriche (-21.4%). Male anche l’industria farmaceutica (-13%) e l’industria chimica (-8,5%), con alcune eccezioni. L’unico settore industriale in crescita in un finale di 2018 disastroso risulta essere quello di macchinari e attrezzature (+5,4%).

Il report Istat

Questo il comunicato stampa integrale riportato sul sito dell’Istat, relativamente ai dati di Dicembre 2018:

“A dicembre si stima che il fatturato dell’industria diminuisca in termini congiunturali del 3,5%. Nel quarto trimestre l’indice complessivo ha registrato un calo dell’1,6% rispetto al trimestre precedente. Anche gli ordinativi registrano una diminuzione congiunturale sia rispetto al mese precedente (-1,8%), sia nel complesso del quarto trimestre rispetto al precedente (-2,0%).

Il calo congiunturale del fatturato riguarda sia il mercato interno (-2,7%) sia, in misura più accentuata, quello estero (-4,7%). La flessione degli ordinativi è la sintesi di un incremento delle commesse provenienti dal mercato interno (+2,5%) e di una marcata contrazione di quelle provenienti dall’estero (-7,4%).

A dicembre tutti i raggruppamenti principali di industrie segnano una variazione congiunturale negativa: -1,8% i beni di consumo, -5,5% i beni strumentali, -1,7% i beni intermedi e -9,7% l’energia.

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 18 di dicembre 2017), il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 7,3%, con un calo del 7,5% sul mercato interno e del 7,0% su quello estero.

Sempre con riferimento al fatturato corretto per gli effetti di calendario, tutti i principali settori di attività economica registrano cali tendenziali. I più rilevanti sono quelli dei mezzi di trasporto (23,6%), dell’industria farmaceutica (-13,0%) e dell’industria chimica (-8,5%).

L’indice grezzo degli ordinativi segna un calo tendenziale del 5,3%, derivante da diminuzioni sia per il mercato interno (-3,6%) sia per quello estero (-7,6%). Si registra una crescita per il solo comparto dei macchinari e attrezzature (+5,4%), mentre la diminuzione più marcata si rileva per l’industria delle apparecchiature elettriche (-21,4%).

Nella media dell’anno, il fatturato dell’industria registra una crescita del 2,3% rispetto al 2017, più sostenuta per il mercato estero (+3,5%) rispetto a quello interno (+1,8%). Al netto dell’energia, la crescita si riduce all’1,7%, risultando più ampia della media solo per i beni intermedi (+2,4%).”

“Il Paese deve reagire”

I dati, che riportano un andamento dell’economia preoccupante, anche in linea con la recessione tecnica in cui l’italia si trova, sono stati commentati da Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria. “Sono dati che fanno riflettere e che impongono un dovere ed una responsabilità di tutto il Paese a reagire ad un contesto economico che sta rallentando che è arrivato anche in casa essendo il nostro un paese ad alta vocazione all’Export. Una delle proposte che abbiamo avanzato è quella di aprire immediatamente i cantieri che sono elementi cosiddetti anticiclici che comporterebbero occupazione e più crescita. La questione temporale diventa importante. In quanto tempo lo facciamo diventa diramante”
Vincenzo Boccia
fonte: www.laconceria.it

I dati di Dicembre 2018 mostrano un preoccupante andamento dell’economia italiana, in linea con la recessione tecnica in cui il Paese si trova. Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria ha così commentato i dati Istat:

“Sono dati che fanno riflettere e che impongono un dovere ed una responsabilità di tutto il Paese a reagire ad un contesto economico che sta rallentando che è arrivato anche in casa essendo il nostro un paese ad alta vocazione all’Export. Una delle proposte che abbiamo avanzato è quella di aprire immediatamente i cantieri che sono elementi cosiddetti anticiclici che comporterebbero occupazione e più crescita. La questione temporale diventa importante. In quanto tempo lo facciamo diventa diramante”