Apple annulla 5 contratti: “non rispettavano il codice di conformità”
L’ultimo report sull’utilizzo dei minerali pubblicato da Apple rivela che l’azienda ha rimosso dai suoi fornitori cinque fonderie che non hanno rispettato gli standard sui diritti umani richiesti dalla società di Tim Cook. Attualmente la società è tra i leader dell’approvvigionamento responsabile.
Cosa troverai in questo articolo:
Apple, stop a 5 società minerarie
Apple ha interrotto i rapporti di fornitura con 5 società minerarie (fonderie e raffinerie) nel 2018, per non aver rispettato le sue condizioni sull’approvvigionamento responsabile dei minerali. È il dato saliente che emerge dall’ultima versione del Conflict Minerals Report, documento che Apple deposita annualmente presso la SEC (commissione di vigilanza della borsa valori, analoga alla nostra Consob) negli Stati Uniti.
Queste le parole di Apple:
Apple è profondamente impegnata a difendere i diritti umani anche nella sua rete globale di fornitori che gestiscono la produzione dei dispositivi di comunicazione e multimediali, personal computer e relativi accessori. Apple lavora per salvaguardare il benessere delle persone coinvolte nella catena di approvvigionamento e per proteggere i luoghi in cui i materiali vengono acquistati.
Le restanti società sono idonee
La società fa sapere che le restati 253 società che si occupano della fornitura dei minerali necessari alla realizzazione di componenti utilizzati sui prodotti dell’azienda hanno rispettato i requisiti richiesti.
Gli standard di Apple
Una delle condizioni più importanti è che il processo di estrazione dei materiali non debba portare benefici economici a gruppi armati guerrafondai, problema importante nel Congo e stati limitrofi dove spesso esistono i principali giacimenti dei minerali utili all’industria hi-tech.
Apple è stata la la prima azienda del settore a fissare standard severi per i fornitori e nel 2010 ha iniziato a controllare la provenienza di stagno, tantalio, tungsteno e oro risalendo fino alle fonderie.
Dal 2014 l’azienda ha iniziato a studiare i rischi legati all’approvvigionamento
del cobalto e nel 2015 ha cominciato a controllare la provenienza lungo tutta la filiera, fino alle miniere, di questa materia prima, indicando ogni anno l’elenco delle fonderie e raffinerie utilizzate.
Nel 2016 ha aggiunto alla lista anche il cobalto.
Come viene effettuato il controllo da parte di Apple?
Apple lavora insieme a consulenti esterni per assicurarsi che le fonderie rispettino severi requisiti etici e operativi. La partecipazione ai programmi di auditing ha un ruolo fondamentale nel garantire che fonderie e raffinerie adottino sistemi adeguati per controllare le loro fonti di approvvigionamento e valutare i potenziali rischi.