Non molto tempo fa, vi abbiamo parlato delle vendite da record di Tesla nel 2018. Come vi avevamo detto, anche in Europa le vendite sono aumentate, soprattutto grazie alla Model S e alla Model X.
Adesso, Tesla vuole ridurre il prezzo della Model 3, con l’obiettivo di aumentarne la produzione e venderne molte di più. Questo provvedimento, come ogni decisione aziendale, ha un costo e, ancora una volta, a pagarlo sono i dipendenti dell’azienda di Elon Musk.
Tesla taglierà il 7% dei dipendenti a tempo pieno, circa 3.150 persone. La comunicazione è arrivata ai lavoratori tramite una lettera, in cui si evince come la strada sia ancora “molto difficile” per la produzione delle auto elettriche.
Non è la prima volta che l’azienda effettua un taglio dei dipendenti. Infatti, nel mese di giungo, Elon Musk aveva già spedito a casa il 9% dei propri dipendenti, che corrispondono a circa 3.500 persone. Ad oggi, Tesla conta circa 45.000 dipendenti totali.
Elon Musk, il noto co-fondatore e attuale amministratore delegato di Tesla, ha comunicato attraverso il blog che nel Q4 2018, ovvero l’ultimo trimestre dell’anno da poco terminato, l’azienda ha registrato una riduzione del profitto rispetto al Q3 2018, ovvero il trimestre precedente, quando il profitto era stato pari al 4%. Durante il Q1 2018, ci fu un’altra importante perdita.
La soluzione per tornare far tornare a crescere il profitto, secondo Elon Musk, è quella di produrre e vendere più Tesla Model 3, che ritiene un’auto di fascia media, proponibile alla maggior parte dei consumatori, soprattutto se l’azienda riuscirà a ridurre il prezzo. Al tutto contribuisce anche una diminuzione degli incentivi, a partire da luglio 2019, per l’acquisto delle auto elettriche.
Attualmente, il prezzo minore con il quale si può portare a casa una Tesla Model 3 è pari a 44.000 dollari. Elon Musk vuole ridurre questa cifra, fino a portarla a 35.000 dollari, in modo da aumentare la domanda. Vi lasciamo con le dichiarazioni di Elon Musk.
Sono stati fatti grandi progressi, ma i nostri prodotti sono ancora troppo cari per la maggior parte delle persone. Sfortunatamente non abbiamo altra scelta che ridurre i nostri dipendenti full time di circa il 7% (l’anno scorso siamo cresciuti del 30%, più di quello che possiamo sostenere) e confermare solo i più importanti collaboratori e contratti a tempo.