Già dalla particolare scelta del nome non è difficile comprendere che Google ha voluto fare qualcosa di straordinario. Googleplex, questo il nome del campus che fa da quartier generale di Big G, è un gioco di parole tra “Google-plex” (“complesso Google“) e “googolplex”, che in matematica indica il numero 10 alla googol, cioè 10 elevato alla 10¹⁰⁰ . In sostanza un 1 seguito da 100 zeri. Un numero piuttosto elevato che allude alle dimensioni del progetto. Il googleplex, situato al 1600 di Amphitheatre Parkway a Mountain view (California), prima di essere acquistato dal colosso del web, apparteneva alla società di grafica “Silicon Graphics” (SGI), ma non aveva nulla a che vedere con ciò che è oggi.
Google ha ottenuto il leasing per il complesso architettonico nel 2003, affidando allo studio di architetti Cive Wilkinson Architets la totale ristrutturazione degli interni. Nel 2006 la compagnia ha definitivamente acquistato, per la cifra di 319 milioni di dollari, i terreni su cui giacevano gli uffici. La superficie complessiva era di 110 mila metri quadri. Solo 7 anni dopo, è stato deciso di espandere il campus per oltre 92 mila metri quadri, in un’area adiacente al complesso originario che affaccia sulla baia di San Francisco. Costo stimato: 120 milioni di dollari. L’ultima spesa registrata per l’espansione del quartier generale risale a Novembre 2018. La compagnia ha acquistato un intero parco, anch’esso adiacente all’area, per 1 miliardo di dollari. Il Britannia Shoreline Tecnology park (210 mila metri quadrati) è recentemente diventato parte integrante del Googleplex. L’area conteneva già una decina di edifici, già precedentemente occupati da uffici Google.
Il googleplex è probabilmente l’ufficio più originale al mondo. Sicuramente il più colorato. Al suo interno sono presenti tutti i servizi necessari ai dipendenti: Lavanderie gratuite, oltre venti punti ristoro con menu diversificati, aree di svago comprensive di campi da pallavolo, tavoli da ping pong, pianoforti situati qua e là, all’interno delle palazzine, spazi comuni dove confrontarsi con i colleghi. Per non parlare delle aree relax dove tra un codice e l’altro è possibile concedersi pause in tranquillità. Nella hall di alcuni degli edifici sono affissi maxi-schermi che mostrano in tempo reale le parole più ricercate sul web nel mondo. In altri sono presenti giganti statue a tema: la più celebre quella inaugurata ad Agosto di “Android 9 Pie”. Il dipendente, insomma, quando il Lunedì mattina deve alzarsi per andare in ufficio, lo fa sapendo che al suo arrivo troverà un luogo in grado di offrirgli ogni tipo di comfort.
Vi abbiamo già parlato di quanto Google abbia a cuore l’ambiente, in questo articolo. Anche per il suo Gooleplex la compagnia ha voluto mantenere una linea eco-friendly. Il campus è quasi del tutto indipendente, grazie all’utilizzo di fonti energetiche alternative. I tetti degli edifici principali sono interamente ricoperti da pannelli solari. Questi, insieme ad alcune bloom energy server (pile ad ossido di sodio che sfruttano biogas per generare energia), riescono a garantire quasi completamente l’autosufficienza per l’impianto. Per raggiungere il campus, Google garantisce la presenza di navette ecologiche. Per gli spostamenti interni al complesso, invece, Googleplex mette a disposizione le Google Bikes, biciclette che dipendenti e visitatori possono liberamente utilizzare.