Lavoro in Italia: 2019 difficile, assumerà meno del 20% delle aziende

Il lavoro è sempre un argomento importante e spesso, purtroppo, non bellissimo per i cittadini italiani. L’anno da poco iniziato, il 2019, sembra che non riuscirà a dare una svolta al mercato del lavoro in Italia, anzi sarà un anno difficile per chi cerca un’occupazione.

Secondo un’indagine condotta da InfoJobs, in collaborazione con Hara Risorse Umane, ha tirato fuori una serie di dati che non fanno ben sperare. InfoJobs è una piattaforma online che si occupa di recruiting e ha scelto come campione dell’indagine in questione, una serie di aziende iscritte al portale.

I dati dell’indagine sul lavoro 2019

Dall’indagine è saltato fuori che solo il 19,3% delle aziende assumerà nuovo personale nel 2019 come fatto lo scorso anno, contro il 42,8% del 2018. Un altro 50,2% di aziende, invece, ha dichiarato che le nuove assunzioni saranno “limitate” e molto ridotte rispetto al 2018. Il 25% del campione non assumerà nessuno all’interno dell’azienda, mentre il restante 5,5% ha addirittura dichiarato che prevede dei licenziamenti.

Le cause della “poca voglia di assumere” spiegate dalle aziende facenti parte del campione sono essenzialmente due. La prima è l’inutilità di inserire nuove figure a un solo anno di distanza, in quanto molte aziende nel 2018 (il 42,8%, come abbiamo visto in precedenza) hanno assunto molti nuovi dipendenti, mentre la seconda è la situazione economico-politica incerta presente attualmente in Italia.

Il vecchio è meglio del nuovo

Allora, su cosa punteranno le aziende nel 2019? Per migliorare il loro lavoro, il 75,5% del campione ritiene fondamentale attuare un piano di formazione per coloro che sono già presenti all’interno dell’azienda. Lo scopo è quello di lavoro sulle soft skills, soprattutto flessibilità e capacità di innovazione. Inoltre, in questo 75,5% ci sono aziende che vogliono lavorare anche su altri aspetti e possiamo raggrupparle nel seguente modo:

  • Il 22,2% vuole puntare sull’employer branding, ovvero la reputazione dell’azienda come datore di lavoro;
  • Il 21,6% vuole lavorare sull’intelligenza artificiale, soprattutto in ambito “Ricerca & Sviluppo”;
  • Il 20,3% vuole sviluppare programmi di wellness, per aumentare il benessere dei propri dipendenti;
  • Il restante 11,4% vuole inserire una nuova figura per le Risorse Umane, che riesca a migliorare il teamworking e ad aumentare la produttività.

Non ci resta che augurare buona fortuna a tutti i nostri lettori che sono alla ricerca di un lavoro in Italia.