È stata ufficializzata la rivoluzione nella scuderia Ferrari. Maurizio Arrivabene, al timone della scuderia dal 2014, ha abbandonato il team in questi primi giorni del 2019. Il comunicato ufficiale si legge nella nota pubblicata dal gruppo il 7 gennaio 2019: “Dopo quattro anni di impegno e instancabile dedizione Maurizio Arrivabene lascia la Scuderia. La decisione è stata presa di comune accordo con i vertici dell’azienda dopo una profonda riflessione in relazione alle esigenze personali di Maurizio e a quelle della Scuderia. […] A far data da oggi Mattia Binotto assume il ruolo di Team Principal della Scuderia Ferrari. A Mattia continueranno a rispondere tutte le funzioni tecniche”
La notizia non costituisce una sorpresa. L’aria che tirava in casa Ferrari faceva pensare già da tempo ad un rinnovamento del team sportivo. Secondo quanto si legge su un articolo di “Motorsport Magazine”, Sergio Marchionne nel suo piano di rinnovamento di FCA aveva già stabilito chi avrebbe dovuto sostituire Arrivabene, che secondo molti non ha mai ricoperto il ruolo adatto alla sua persona. Secondo fonti interne alla squadra, il suo carattere poco collaborativo e, a dire il vero più da despota che da vero e proprio leader, avrebbe ampiamente determinato la sua uscita dal team. Dal ritiro di Schumacher, peraltro, la scuderia non ha mai goduto di particolari successi. Il titolo Ferrari (race.mi), che aveva cominciato a risollevarsi già da inizio anno accompagnato da tutto il settore automotive, ha continuato a crescere dopo la notizia del cambio di manager. Il valore di un’azione è passato da circa 85 euro ad oltre 96 euro in poco più di una settimana. Ottimo segnale da parte degli investitori che hanno apprezzato la ventata di aria fresca nella gestione del team.
Ad assumere dal 7 Gennaio 2019 il ruolo di Team Principal della scuderia è Mattia Binotto, già designato tempo fa da Sergio Marchionne come colui che avrebbe dovuto sostituire, prima o poi, Arrivabene. Nato a Losanna nel 1969, è entrato nella scuderia del cavallino come ingegnere motorista nella squadra prove. Dal 2004 diventa ingegnere motorista della squadra corse, poi dal 2007 assume il ruolo di Capo ingegnere. Dal Luglio 2016 è inoltre Chief Technical Officer della scuderia, incarico che fino a nuovo ordine continuerà a mantenere come specificato nel comunicato ufficiale. Un tecnico dunque, ben diverso professionalmente dalla figura dell’uscente Arrivabene, formato in ambito prettamente economico-manageriale. Questo è il motivo per cui senza dubbio in termini di decisioni tecniche il nuovo arrivato si sentirà totalmente a proprio agio. Lo stesso non si può garantire per quanto riguarda le decisioni strategiche, nelle quali probabilmente dovrà essere affiancato da qualcuno di più esperto.