Tecnologia

Facebook pubblica dati significanti su fake e spam

Facebook ha pubblicato il rapporto Trasparency, esistente dal 2013, insieme al Rapporto sull’applicazione degli Standard della Comunità che viene invece pubblicato per la prima volta e mostra dati davvero interessanti. Si parla della rimozione di 538 milioni di profili falsi e 879 milioni di contenuti spam, ovvero contenuti che violano gli “Standard della Comunità”. Vengono anche citate le richieste di accesso da parte dei Governi Internazionali. I dati sono commentati da Alex Schultz, Vice President of Facebook Analytics.

Schultz ha cercato di spiegare, nel modo più chiaro possibile, quali siano stati gli interventi e quali siano i criteri di scelta dei contenuti, rispondendo alle domande più “gettonate” dagli utenti, pubblicate a questo link.

Cosa e quanto stato fatto da Facebook nel Q1 2018

Logo Facebook con grafici Analytics. Fonte: AdLeaks

Il rapporto pubblicato si interessa del periodo temporale che va da ottobre 2017marzo 2018, con contenuti che riguardano gli standard su:

  • Violenza
  • Nudità e attività sessuale
  • Propaganda terroristica
  • Incitamento all’odio
  • Spam
  • Account Fake

I dati pubblicati mostrano una serie di numeri che l’azienda di Zuckerberg stesso riassume in tre punti chiave, che vi riportiamo qui in basso:

  • Quante persone hanno visto i contenuti che violano gli standard
  • Quanti contenuti sono stati rimossi
  • Quanti contenuti sono stati preventivamente rimossi, grazie alla tecnologia proactive, prima che gli utenti lo segnalassero
Facebook Transparency Report.
Facebook Transparency Report.
Facebook Transparency Report.
Facebook Transparency Report.
Facebook Transparency Report.
Facebook Transparency Report.
Facebook Transparency Report.
Facebook Transparency Report.
Facebook Transparency Report.
Facebook Transparency Report.
Facebook Transparency Report.
Facebook Transparency Report.
Facebook Transparency Report.
Facebook Transparency Report.

Al riguardo sono state eseguite questa serie di azioni:

  • Abbiamo tolto 837 milioni di spam nel primo trimestre del 2018 – quasi il 100% dei quali è stato rilevato e segnalato prima che qualcuno lo segnalasse; e
  • La chiave per combattere lo spam sta eliminando i falsi account che lo diffondono. Nel primo trimestre abbiamo disattivato circa 583 milioni di account falsi, molti dei quali sono stati disattivati ​​in pochi minuti dalla registrazione. Questo è in aggiunta ai milioni di tentativi di account falsi che impediamo ogni giorno di registrarsi con Facebook. Complessivamente, stimiamo che circa il 3-4% degli account attivi sul sito durante questo periodo di tempo fossero ancora falsi.
  • Sono stati rimossi 21 milioni di post sulla nudità e attività sessuale nel primo trimestre del 2018, il 96% dei quali è stato trovato e segnalato dalla nostra tecnologia prima che fosse segnalato dagli utenti. Nel complesso, stimiamo che su ogni 10.000 contenuti visualizzati, da 7 a 9 abbiano violato i nostri standard di nudità e pornografia per adulti.
  • Per la violenza, abbiamo rimosso o applicato etichette di avvertimento a circa 3,5 milioni di contenuti nel primo trimestre del 2018, l’86% dei quali è stato identificato dalla nostra tecnologia prima che ci fosse segnalato.
  • Per quanto riguarda l’incitamento all’odio, la nostra tecnologia non funziona ancora così bene e quindi deve essere controllata dai nostri team di revisione. Abbiamo rimosso 2,5 milioni di discorsi di incitamento all’odio nel primo trimestre del 2018, il 38% dei quali è stato contrassegnato dalla nostra tecnologia.

Facebook e i Governi: arrivano i dati ufficiali

Vignetta che vuole ricordare il legame tra Facebook e lo spionaggio. Fonte: Computing Forever Archive & Sources

Sempre secondo il Transparency Report, le richieste di accesso ai dati sensibili da parte dei Governi sono aumentate nel primo trimestre del 2018. Le richieste di accesso ai profili registrano un +4%, arrivando così a 82.341. In particolare, quelle degli USA sono circa 32.742 (62%), mentre quelle dell’Italia sono 3.979. Sono stati forniti dei dati al 66% delle richieste totali. Chris SonderbyVP & Deputy General Counsel, ha dichiarato:

Controlliamo ogni richiesta governativa che riceviamo per accertarci che sia legalmente valida. Se appare carente o eccessivamente ampia, la respingiamo e combattiamo in tribunale se necessario.

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Published by
Angelo Falcone