Italo-NTV (Azionisti di Nuovo Trasporto Viaggiatori) diventerà americana. Il consiglio di amministrazione del gruppo ferroviario alla fine ha accettato l’offerta di acquisto, arrivata pochi giorni fa, da parte del fondo di investimenti americano Global Infrastructures Partners (GIP). L’offerta è stata accettata nella tarda serata di mercoledì, dopo cinque ore di consiglio di amministrazione. L’offerta finale pervenuta da parte di GIP era stata ritoccata verso l’alto arrivando a circa 2 miliardi di euro.
GIP si accollerà anche i debiti di Italo che ammontano a circa 400 milioni di euro. Il contratto di compravendita dovrà essere sottoscritto entro l’11 febbraio, previa approvazione dell’operazione da parte dell’Antitrust.
Il consiglio di amministrazione di Italo si è trovato di fronte a due binari: procedere con la quotazione in Borsa del gruppo o cedere all’allettante offerta da parte del gruppo americano. Sulla questione è sceso in campo anche il governo, che con una insolita nota congiunta da parte del ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e del ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, ha dichiarato:
“La quotazione in Borsa” di Italo-Ntv “rappresenterebbe il perfetto coronamento di una storia di successo”
Il governo quindi auspicava per Italo-Ntv uno sbarco a Piazza Affari piuttosto che la vendita al fondo americano, aggiungendo comunque che
“è molto positivo che vi sia un grande interesse da parte di potenziali investitori su Ntv”
La decisione finale è arrivata al termine di un consiglio di amministrazione durato circa cinque ore, ed è stata presa all’unanimità da parte tutti gli azionisti, ovvero:
Intesa Sanpaolo, Generali, Montezemolo, Della Valle, l’armatore Punzo, Cattaneo, Isabella Seragnoli, il patron della Brembo Bombassei e il fondo Peninsula.
L’offerta finale è stata di ben 2,5 miliardi di euro, di cui circa 2 miliardi per la società e circa 500 milioni per coprire i debiti. Si tratta dunque di un multiplo venti volte il margine operativo lordo. Il presidente Luca Cordero di Montezemolo si è detto soddisfatto per aver valorizzato Italo al meglio.
Il fondo americano si è anche impegnato a coprire il dividendo di 30 milioni di euro, che Italo-Ntv si è impegnata a pagare ai suoi azionisti a gennaio, oltre le spese per la mancata quotazione, che valgono circa 10 milioni di euro.
Il fondo GIP possiede una grande esperienza nel settore delle infrastrutture. In particolar modo nei porti, aeroporti, società ferroviarie cargo, energia anche rinnovabile. Il gruppo dispone di una potenza di fuoco grandissima.
Ha incassato grosse cifre di denaro nel biennio 2013-2015, a seguito della dismissione di diverse partecipazioni in vari gruppi di rilevo (settore energetico). Inoltre nell’ultimo semestre ha chiuso 5 acquisizioni di rilievo.
Il fondo gestisce ben 40 miliardi di dollari, producendo più di 5 miliardi di utili l’anno e ha all’interno circa 21mila dipendenti sparsi in tutto il mondo.
Si sono focalizzati particolarmente al mercato ferroviario italiano per alcune ragioni:
Proprio le conoscenze nel settore ferroviario potrebbero portare ad un futuro grosso investimento negli USA, importando quei segreti e quelle tecnologie dei binari che faciliterebbero il progetto di Donald Trump, che sogna una vera alta velocità nel suo paese.
Con lo sguardo volto al futuro questa acquisizione potrebbe dare il via ad una guerra su prezzi e qualità che alla fine avvantaggerebbe i passeggeri, con un servizio di qualità ancora più elevata a prezzi vantaggiosi.